73° anniversario del martirio del giovane corese Amerigo Sterpetti  Fu il primo caduto italiano per la difesa di Roma dall’occupazione nazista. Il 9 Settembre 1943, nell’affondamento della Corazzata ROMA perse la vita anche un altro giovane di Cori, Giovanni Ciammaruconi. 

73° anniversario del martirio del giovane corese Amerigo Sterpetti Fu il primo caduto italiano per la difesa di Roma dall’occupazione nazista. Il 9 Settembre 1943, nell’affondamento della Corazzata ROMA perse la vita anche un altro giovane di Cori, Giovanni Ciammaruconi. 

08/09/2016 1 Di Marco Castaldi

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Il 9 Set­tem­bre ricor­re il 73° anni­ver­sa­rio del mar­ti­rio di Ame­ri­go Ster­pet­ti (nel­la foto trat­ta da cadutidellapolizia.it) gio­va­ne mili­ta­re core­se che die­de la vita per l’ideale del­la liber­tà e garan­ti­re un futu­ro alla Repub­bli­ca. Ne man­tie­ne vivo il ricor­do nel­la sua cit­tà una lapi­de com­me­mo­ra­ti­va in via Lago Vete­re, a Cori val­le, dove è scol­pi­to il suo sacri­fi­cio nell’adempimento del pro­prio dove­re. Ame­ri­go Ster­pet­ti, clas­se 1922, guar­dia P.A.I. (Poli­zia Afri­ca Ita­lia­na) cad­de il 9 Set­tem­bre 1943, a soli 21 anni, com­bat­ten­do con­tro le trup­pe tede­sche nei pres­si del pon­te del­la Maglia­na. Fu il pri­mo cadu­to ita­lia­no nel­la bat­ta­glia per la dife­sa di Roma dall’occupazione tede­sca, tra l’8 e il 10 Set­tem­bre di quell’anno.

Era­no pas­sa­te solo poche ore dall’annuncio dell’armistizio tra l’Italia e gli angloa­me­ri­ca­ni, quan­do si sca­te­nò la rea­zio­ne tede­sca con­tro i reg­gi­men­ti ita­lia­ni in tut­ti i cen­tri più impor­tan­ti del Pae­se. La capi­ta­le fu accer­chia­ta e men­tre le alte cari­che del­lo Sta­to, i rea­li e i ver­ti­ci mili­ta­ri rinun­cia­va­no a difen­der­la, ripie­gan­do a Pesca­ra, i corag­gio­si sol­da­ti del regio eser­ci­to, del­la P.A.I. e del­le altre for­ze dell’ordine, affian­ca­ti da gene­ro­si cit­ta­di­ni, com­bat­te­ro­no valo­ro­sa­men­te con­tro un nemi­co pre­pon­de­ran­te, for­ni­to di mez­zi coraz­za­ti che non esi­ta­ro­no a sfon­da­re le linee difen­si­ve, pro­vo­can­do disa­stro­si bagni di san­gue. Fir­ma­ta la resa, ini­ziò l’occupazione nazi­sta di Roma, ter­mi­na­ta il 4 Giu­gno 1944 con la Libe­ra­zio­ne da par­te degli Allea­ti.

Ame­ri­go Ster­pet­ti, del Bat­ta­glio­ne P.A.I. «Lui­gi Ame­deo di Savo­ia», lot­tò fino alla fine per impe­di­re l’avanzata tede­sca ver­so Roma. I tede­schi cer­ca­ro­no di impa­dro­nir­si del­la sua mitra­glia­tri­ce, men­tre Ame­ri­go rima­ne­va incol­la­to all’arma. Cen­tra­to pri­ma da un col­po di pisto­la spa­ra­to a bru­cia­pe­lo, man­ten­ne la posi­zio­ne inflig­gen­do per­di­te agli assa­li­to­ri che lo fini­ro­no a pugna­la­te (come rap­pre­sen­ta­to nel­la stam­pa trat­ta da cadutidellapolizia.it).  Un gesto eroi­co, degno di esse­re imi­ta­to e meri­te­vo­le di pub­bli­co ono­re, che gli è val­so il con­fe­ri­men­to del­la Meda­glia d’Argento al Valor Mili­ta­re alla Memo­ria ed anche l’inti­to­la­zio­ne di una stra­da del­la capi­ta­le.

Il 9 Set­tem­bre 1943, in Sar­de­gna, nel­le acque del Gol­fo dell’Asinara, ci fu un altro tra­gi­co even­to: la For­za Nava­le da Bat­ta­glia, al coman­do dell’Amm. Car­lo Ber­ga­mi­ni, veni­va attac­ca­ta da for­ma­zio­ni di bom­bar­die­ri tede­schi. Nel cor­so dell’operazione fu col­pi­ta e affon­da­ta la Coraz­za­ta ROMA. Peri­ro­no tut­to lo Sta­to Mag­gio­re e una gran­de quan­ti­tà di Gra­dua­ti e Mari­nai, in tut­to 1.253 Uomi­ni. Tra que­sti il gio­va­ne Sot­touf­fi­cia­le Capo 3^ Clas­se di Cori Gio­van­ni Ciam­ma­ru­co­ni.

Mar­co Castal­di

Addet­to Stam­pa & OLMR

 

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