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Terremoto, aiuti umanitari e sangue da Cori
27/08/2016Questo articolo è stato letto 5377 volte!
Verrà consegnata domenica da una squadra della Protezione Civile di Cori e del Comando della Polizia Locale di Cori la prima raccolta sul territorio comunale di generi necessari nelle aree terremotate del centro Italia.
Il primo carico di donazioni pervenute in questi giorni al Comune di Cori è pronto a raggiungere Accumoli, epicentro del sisma che il 24 Agosto ha demolito l’Italia centrale. Verrà trasportato e consegnato nella giornata di domenica da una squadra formata dalla Protezione Civile di Cori e dal Comando della Polizia Locale di Cori.
Entrambi i corpi locali erano già stati in provincia di Rieti nelle primissime ore dopo la catastrofe, uniti alle migliaia di volontari provenienti da tutta la penisola per prestare i primi soccorsi ai terremotati e partecipare alle attività di ricerca e supporto nel pieno della fase di emergenza e al conseguente allestimento del campo base.
Fin da subito nel centro lepino è scattata la macchina della solidarietà. L’Assessorato alle Politiche Sociali e i Servizi Sociali hanno allestito il centro di raccolta nella sala consiliare del Municipio e nella Delegazione di Giulianello. In due giorni i cittadini hanno consegnato ai ragazzi del Servizio Civile un grosso quantitativo di generi secondo le necessità indicate direttamente sul posto.
Venerdì mattina la sezione Avis Cori ha raccolto 26 sacche di sangue, 9 da giovani alla prima donazione. Il sangue, confluito al Centro Trasfusionale dell’Avis Latina, verrà smistato laddove necessario attraverso il sistema regionale dei centri trasfusionali. 55 in tutto le persone in fila al punto prelievi: le altre 29 potranno donare venerdì prossimo, giacché di sangue c’è sempre bisogno, specie in estate.
D’altra parte i coresi non sono nuovi a simili gesti, sempre presenti nei più devastanti terremoti degli ultimi 50 anni. Da Belice (1968) all’Emilia Romagna (2012), passando per il Friuli (1976), l’Irpinia (1980), la Sicilia (1990), l’Umbria e le Marche (1997), il Molise (2002) e l’Abruzzo (2009). Da Cori sono partiti ogni volta rifornimenti materiali e umani che hanno contribuito alla ricostruzione.
Altre iniziative sono tutt’ora in corso sul territorio. I punti di raccolta sono operativi presso le sedi degli Sbandieratori Leone Rampante e della Federcaccia Cori. Secondo le ultime indicazioni c’è particolare bisogno di indumenti intimi, di varie taglie, soprattutto medio grandi per uomini, donne e bambini di ambo i sessi. Ovviamente nuovi, per comprensibili ragioni di igiene.