Terremoto, aiuti umanitari e sangue da Cori

Terremoto, aiuti umanitari e sangue da Cori

27/08/2016 0 Di Marco Castaldi

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Ver­rà con­se­gna­ta dome­ni­ca da una squa­dra del­la Pro­te­zio­ne Civi­le di Cori e del Coman­do del­la Poli­zia Loca­le di Cori la pri­ma rac­col­ta sul ter­ri­to­rio comu­na­le di gene­ri neces­sa­ri nel­le aree ter­re­mo­ta­te del cen­tro Ita­lia.

Il pri­mo cari­co di dona­zio­ni per­ve­nu­te in que­sti gior­ni al Comu­ne di Cori è pron­to a rag­giun­ge­re Accu­mo­li, epi­cen­tro del sisma che il 24 Ago­sto ha demo­li­to l’Italia cen­tra­le. Ver­rà tra­spor­ta­to e con­se­gna­to nel­la gior­na­ta di dome­ni­ca da una squa­dra for­ma­ta dal­la Pro­te­zio­ne Civi­le di Cori e dal Coman­do del­la Poli­zia Loca­le di Cori.

Entram­bi i cor­pi loca­li era­no già sta­ti in pro­vin­cia di Rie­ti nel­le pri­mis­si­me ore dopo la cata­stro­fe, uni­ti alle miglia­ia di volon­ta­ri pro­ve­nien­ti da tut­ta la peni­so­la per pre­sta­re i pri­mi soc­cor­si ai ter­re­mo­ta­ti e par­te­ci­pa­re alle atti­vi­tà di ricer­ca e sup­por­to nel pie­no del­la fase di emer­gen­za e al con­se­guen­te alle­sti­men­to del cam­po base.

Fin da subi­to nel cen­tro lepi­no è scat­ta­ta la mac­chi­na del­la soli­da­rie­tà. L’Assessorato alle Poli­ti­che Socia­li e i Ser­vi­zi Socia­li han­no alle­sti­to il cen­tro di rac­col­ta nel­la sala con­si­lia­re del Muni­ci­pio e nel­la Dele­ga­zio­ne di Giu­lia­nel­lo. In due gior­ni i cit­ta­di­ni han­no con­se­gna­to ai ragaz­zi del Ser­vi­zio Civi­le un gros­so quan­ti­ta­ti­vo di gene­ri secon­do le neces­si­tà indi­ca­te diret­ta­men­te sul posto.

Vener­dì mat­ti­na la sezio­ne Avis Cori ha rac­col­to 26 sac­che di san­gue, 9 da gio­va­ni alla pri­ma dona­zio­ne. Il san­gue, con­flui­to al Cen­tro Tra­sfu­sio­na­le dell’Avis Lati­na, ver­rà smi­sta­to lad­do­ve neces­sa­rio attra­ver­so il siste­ma regio­na­le dei cen­tri tra­sfu­sio­na­li. 55 in tut­to le per­so­ne in fila al pun­to pre­lie­vi: le altre 29 potran­no dona­re vener­dì pros­si­mo, giac­ché di san­gue c’è sem­pre biso­gno, spe­cie in esta­te.

D’altra par­te i core­si non sono nuo­vi a simi­li gesti, sem­pre pre­sen­ti nei più deva­stan­ti ter­re­mo­ti degli ulti­mi 50 anni. Da Beli­ce (1968) all’Emilia Roma­gna (2012), pas­san­do per il Friu­li (1976), l’Irpinia (1980), la Sici­lia (1990), l’Umbria e le Mar­che (1997), il Moli­se (2002) e l’Abruzzo (2009). Da Cori sono par­ti­ti ogni vol­ta rifor­ni­men­ti mate­ria­li e uma­ni che han­no con­tri­bui­to alla rico­stru­zio­ne.

Altre ini­zia­ti­ve sono tutt’ora in cor­so sul ter­ri­to­rio. I pun­ti di rac­col­ta sono ope­ra­ti­vi pres­so le sedi degli Sban­die­ra­to­ri Leo­ne Ram­pan­te e del­la Feder­cac­cia Cori. Secon­do le ulti­me indi­ca­zio­ni c’è par­ti­co­la­re biso­gno di indu­men­ti inti­mi, di varie taglie, soprat­tut­to medio gran­di per uomi­ni, don­ne e bam­bi­ni di ambo i ses­si. Ovvia­men­te nuo­vi, per com­pren­si­bi­li ragio­ni di igie­ne.

Mar­co Castal­di

Addet­to Stam­pa & OLMR

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