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Forte terremoto tra Lazio e Marche, 38 morti ma si scava tra le macerie
24/08/2016Questo articolo è stato letto 6281 volte!
Forte terremoto tra Lazio e Marche, 38 morti ma si scava tra le macerie. Amatrice, Arquata e Pescara del Tronto distrutte
Tre le scosse: la prima, la più forte, di magnitudo 6.0
FONTE ANSA — Violento terremoto nel centro Italia: il bilancio al momento è di 38 morti accertati. Vengono però segnalate molte persone sotto le macerie e il bilancio può salire. Delle vittime, dieci risultano ad Arquata e Pescara del Tronto (Ascoli Piceno) e 28 in quelli di Amatrice e Accumoli (Rieti).
Tre le scosse più forti. Una di magnitudo 6 è stata registrata alle 3:36. L’epicentro a 2 chilometri da Accumoli (Rieti) e 10 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) ed Amatrice (Rieti). L’ipocentro è stato a soli 4 km di profondità. Seconda e terza scossa sono state registrate alle 4:32 e 4:33. Hanno avuto epicentro in prossimità di Norcia (Perugia), Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Gli ipocentri sono stati tra gli 8 e i 9 km. Oltre 50 finora (alle 6:40) le repliche di magnitudo superiore a 2, cinque delle quali di magnitudo 4 o superiore.
14 salme in ospedale Ascoli, altre 3 in arrivo — Nell’obitorio dell’ospedale di Ascoli Piceno sono state composte 14 salme di altrettante persone uccise dal terremoto. Altre tre salme stanno per essere trasferite nel nosocomio. Tredici delle 14 vittime sarebbero marchigiane, la 14ma è la bimba di Amatrice.
Gravissimi danni ad Amatrice, dove il corso principale è devastato. “E’ un dramma. Il paese non c’è più”, ha detto il sindaco. L’ospedale è inagibile: feriti e barelle vengono curati in strada davanti al nosocomio. Le ambulanze stanno trasferendo i pazienti e i feriti a Rieti e in altre città. Una bambina di due anni non ancora compiuti è morta nell’ospedale di Ascoli. All’arrivo ad Amatrice, provenendo dall’Aquila, il Ponte chiamato ‘A tre occhi’ sopra il torrente Castellano è pericolante, si è affossato dopo il crollo di un muro sottostante. Già a 15 km da Amatrice, a Montereale (L’Aquila), la gente è scesa in strada. A 10 km sono visibili sugli edifici crepe e cadute di intonaco. Ad Amatrice si è recato immediatamente il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente in segno di solidarietà.
Situazione molto grave anche ad Accumoli, dove il bilancio è di 4 morti accertati e almeno 8 dispersi. Un uomo di 65 anni è stato estratto vivo dalle macerie. Il recupero è avvenuto in un altro punto rispetto a quello dove si sta cercando la famiglia composta da una giovane coppia e due bambini. Sono 2.500 gli sfollati in questo centro, ha detto il sindaco di Accumoli Stefano Petrucci, precisando che circa 2.000 di essi sono villeggianti per la stagione estiva: “Cercheremo di assisterli tutti ma è meglio se lasceranno il paese”. “La ferita dell’Aquila è ancora fresca e temiamo di essere dimenticati…”, ha aggiunto il sindaco.
Vittime anche a Pescara del Tronto, una frazione di Arquata vicina all’epicentro, pochi chilometri prima di Accumoli. Tra questi una coppia di anziani coniugi e una bambina di pochi mesi, sembra nove, che era nell’abitazione con i due genitori estratti ancora vivi e portati in ospedale. Un unico blocco di macerie sulla strada, si scava: questo quello che si vede all’arrivo del paese. Due bambini di 4 e 7 anni, fratellini, sono invece stati salvati in quanto la nonna li ha infilati insieme a lei sotto al letto. La donna risponde da sotto le macerie. Tutta la frazione continua ad essere inaccessibile dalla statale.
Questo terremoto “è paragonabile, per intensità, a quello dell’Aquila anche se lo scenario è diverso”, ha detto il capo del Dipartimento Protezione Civile Fabrizio Curcio.
Anche una nuova forte scossa, alle 4:34, è stata avvertita in tutto il centro Italia. In Abruzzo, all’Aquila, Teramo e Pescara la gente è scesa in strada. Forte rumore di crollo dalla parete est del Corno Piccolo sul Gran Sasso. A seguito del terremoto alcuni giunti di pilastri che sorreggono i viadotti della A25 tra Pratola e Cocullo (L’Aquila) si sarebbero mossi. Al momento sono in corso controlli, la circolazione resta comunque aperta e regolare.
Danni a numerose abitazioni, che sono state evacuate, e ad alcuni beni monumentali tra cui la chiesa di S. Benedetto a Norcia, si segnalano in Umbria. Danni anche alle mura benedettine e crolli in alcune abitazioni a Castelluccio di Norcia. Per quanto riguarda la viabilità, al momento è interrotta la strada tra Borgo Cerreto e Norcia. Nessun danno ad Assisi per le Basiliche di San Francesco.
E’ stato mobilitato l’Esercito per far fronte all’emergenza. Una componente del 6/o reggimento Genio di Roma, con mezzi speciali, è partita verso le zone colpite dal sisma.
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