Marino: Remo Pisani (FI) chiede la revoca del Divino Amore! Ecco la mozione.

Marino: Remo Pisani (FI) chiede la revoca del Divino Amore! Ecco la mozione.

11/08/2016 0 Di Redazione

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Remo Pisani

Remo Pisa­ni

Mari­no: Remo Pisa­ni (FI) chie­de la revo­ca del Divi­no Amo­re!

Con nota pro­to­col­la­re n°39739  del 11 Ago­sto 2016 invia­ta  al Comu­ne di Mari­no, all’attenzione del Sin­da­co Avv. Car­lo Coliz­za, del Pre­si­den­te del Con­si­glio Comu­na­le, Dott. San­te Nar­ci­si e del­la Segre­ta­ria Comu­na­le Dott.ssa Clau­dia Tara­scio, l’Avvocato Remo Pisa­ni coor­di­na­to­re di For­za Ita­lia Mari­no, elet­to nel­la lista di For­za Ita­lia con Cec­chi Sin­da­co, e mem­bro del coor­di­na­men­to pro­vin­cia­le di For­za Ita­lia, con­se­gna e pro­po­ne ai sen­si dell’articolo 17, com­ma 10 del vigen­te  Rego­la­men­to Comu­na­le una mozio­ne-pro­po­sta deli­be­ra­ti­va, che chia­ri­sce defi­ni­ti­va­men­te la posi­zio­ne, oltre ché  per­so­na­le, ma di tut­to il Par­ti­to, per la Revo­ca del­la lot­tiz­za­zio­ne  così det­ta del  “Divi­no Amo­re”.

Il Pre­am­bo­lo

Nel­la pre­mes­sa del­la mozio­ne “in vir­tù dei pote­ri, del­le fun­zio­ni e del­le pre­ro­ga­ti­ve allo stes­so con­ces­se dal­la Leg­ge, dal­lo Sta­tu­to del Comu­ne e dal Rego­la­men­to Comu­na­le, pone all’attenzione del Con­si­glio Comu­na­le la seguen­te mozio­ne-pro­po­sta di voto, diret­ta ad impe­gna­re, secon­do l’orientamento, più avan­ti illu­stra­to”.

L’Analisi Poli­ti­ca

“Che   uno dei pun­ti di for­za, pro­gram­ma­ti­ci del­la lista M5S a soste­gno del­la can­di­da­tu­ra del Sin­da­co Car­lo Coliz­za è sta­ta l’abrogazione di tut­ti gli atti ammi­ni­stra­ti­vi che han­no inte­res­sa­to la c.d. “zona del Divi­no Amo­re”.

“Che l’esito elet­to­ra­le ha visto al bal­lot­tag­gio com­pe­te­re il can­di­da­to del Movi­men­to 5 Stel­le e il can­di­da­to del Cen­tro Sini­stra Dott.ssa Eleo­no­ra Di Giu­lio, e che tale com­pe­ti­zio­ne ha visto con­ver­ge­re voti popo­la­ri, che nel pri­mo tur­no elet­to­ra­le era­no con­flui­ti nel cen­tro destra com­ples­si­va­men­te inte­so, nel Movi­men­to Cin­que Stel­le, poi net­ta­men­te vin­ci­to­re”.

La pre­sa d’atto

“Con­si­de­ra­to che l’elettorato, for­za matu­ra e con­sa­pe­vo­le, ritie­ne cor­ri­spon­da alla volon­tà gene­ra­le del­la Comu­ni­tà Mari­ne­se il non pre­ve­de­re alcu­na for­ma di edi­fi­ca­zio­ne attua­le e futu­ra nei ter­re­ni desti­na­ti all’urbanizzazione c.d. “Divi­no Amo­re”, even­to, que­sto, incon­tro­ver­ti­bi­le e che pone seri pro­ble­mi poli­ti­ci, in ter­mi­ni di auto­cri­ti­ca e resi­pi­scen­za, in mol­ti e sin­ce­ra­men­te da par­te anche del sot­to­scrit­to”.

 La veri­tà poli­ti­ca

Che in data 25 Giu­gno 2015 l’allora con­si­glie­re Comu­na­le Adol­fo Tam­ma­ro pre­sen­tò deli­be­ra per la revi­sio­ne accor­di con la Regio­ne Lazio sull’area del Divi­no Amo­re, deli­be­ra pre­sen­ta­ta con l’ausi­lio del con­si­glie­re Car­lo Coliz­za e del con­si­glie­re Eleo­no­ra Di Giu­lio”.

La sostan­za poli­ti­ca

Com­pren­den­do anche la anco­ra scar­sa espe­rien­za ammi­ni­stra­ti­va che carat­te­riz­za lar­ga par­te dei con­si­glie­ri di mag­gio­ran­za e il  com­pren­si­bi­le scet­ti­ci­smo poli­ti­co  che que­sti han­no del­la mino­ran­za, spe­cial­men­te di cen­tro destra e spe­cial­men­te par­ti­ti­ca, lo scri­ven­te con­si­glie­re ripro­po­ne, in manie­ra maga­ri irri­tua­le ma sicu­ra­men­te per­va­sa di spi­ri­to isti­tu­zio­na­lela pro­po­sta di deli­be­ra del Con­si­glie­re Tam­ma­ro, in data 25 Giu­gno 2015, oggi asses­so­re del­la nuo­va ammi­ni­stra­zio­ne, del Movi­men­to 5 Stel­le, ripro­dot­ta pedis­se­qua­men­te, con la sem­pli­ce e par­zia­le modi­fi­ca cui sopra si è fat­to cen­no e men­zio­ne, e fat­ti sal­vi gli ana­cro­ni­smi con­te­stua­li e  di cro­na­ca, oggi supe­ra­ti, al fine di ren­der­la anco­ra più ade­ren­te alla volon­tà espres­sa dai cit­ta­di­ni, e facil­men­te con­di­vi­si­bi­le e  quin­di “vota­bi­le”. In una paro­la ‘Revo­ca’.

IL TESTO COMPLETO DELLA MOZIONE

Al Sin­da­co del Comu­ne di Mari­no

Avv. Car­lo Coliz­za

Al Pre­si­den­te del Con­si­glio Comu­na­le

Dott. San­te Nar­ci­si

Alla Segre­ta­ria Comu­na­le

Dott.ssa Clau­dia Tara­scio

Sede

Ogget­to: Mozio­ne ex art.17, del   Rego­la­men­to Comu­na­le

                  Il sot­to­scrit­to Avv. Remo Pisa­ni, con­si­glie­re pres­so code­sto comu­ne del­la Lista For­za Ita­lia con Cec­chi Sin­da­co, in vir­tù dei pote­ri, del­le fun­zio­ni e del­le pre­ro­ga­ti­ve allo stes­so con­ces­se dal­la Leg­ge, dal­lo Sta­tu­to del Comu­ne e dal Rego­la­men­to Comu­na­le, pone all’attenzione del Con­si­glio Comu­na­le la seguen­te mozio­ne-pro­po­sta di voto, diret­ta ad impe­gna­re, secon­do l’orientamento, più avan­ti illu­stra­to, il Con­si­glio Comu­na­le:

Pre­mes­so

  • Che alle Ele­zio­ni 2016 in data 19 Giu­gno, si è svol­to il tur­no di bal­lot­tag­gio, che ha visto l’elezione alla cari­ca di Sin­da­co del Comu­ne di Mari­no l’avv. Car­lo Coliz­za per la lista Movi­men­to 5 stel­le;
  • Che  uno dei pun­ti di for­za, pro­gram­ma­ti­ci del­la lista M5S a soste­gno del­la can­di­da­tu­ra del Sin­da­co Car­lo Coliz­za è sta­ta l’abrogazione di tut­ti gli atti ammi­ni­stra­ti­vi che han­no inte­res­sa­to la c.d. “zona del Divi­no Amo­re” ;
  • Che l’esito elet­to­ra­le ha visto al bal­lot­tag­gio com­pe­te­re il can­di­da­to del Movi­men­to 5 Stel­le e il can­di­da­to del Cen­tro Sini­stra Dott.ssa Eleo­no­ra Di Giu­lio, e che tale com­pe­ti­zio­ne ha visto con­ver­ge­re voti popo­la­ri, che nel pri­mo tur­no elet­to­ra­le era­no con­flui­ti nel cen­tro destra com­ples­si­va­men­te inte­so, nel Movi­men­to Cin­que Stel­le, poi net­ta­men­te vin­ci­to­re;

Con­si­de­ra­to che l’elettorato, for­za matu­ra e con­sa­pe­vo­le, ritie­ne cor­ri­spon­da alla volon­tà gene­ra­le del­la Comu­ni­tà Mari­ne­se il non pre­ve­de­re alcu­na for­ma di edi­fi­ca­zio­ne attua­le e futu­ra nei ter­re­ni desti­na­ti all’urbanizzazione c.d. “Divi­no Amo­re”, even­to, que­sto, incon­tro­ver­ti­bi­le e che pone seri pro­ble­mi poli­ti­ci, in ter­mi­ni di auto­cri­ti­ca e resi­pi­scen­za, in mol­ti e sin­ce­ra­men­te da par­te anche del sot­to­scrit­to

In con­si­de­ra­zio­ne altre­sì:

  • Del fat­to che pen­do­no dian­zi al TAR nume­ro­si ricor­si sia pro­po­sti da Enti Pub­bli­ci che da asso­cia­zio­ni di cit­ta­di­ni e che sem­bre­reb­be l’iter esse­re vizia­to da caren­ze in fase pro­ce­di­men­ta­le;
  • Che in data 25 Giu­gno 2015 l’allora con­si­glie­re Comu­na­le Adol­fo Tam­ma­ro pre­sen­tò deli­be­ra per la revi­sio­ne accor­di con la Regio­ne Lazio sull’area del Divi­no Amo­re, deli­be­ra pre­sen­ta­ta con l’ausilio del con­si­glie­re Car­lo Coliz­za e del con­si­glie­re Eleo­no­ra Di Giu­lio;

Com­pren­den­do anche la anco­ra scar­sa espe­rien­za ammi­ni­stra­ti­va che carat­te­riz­za lar­ga par­te dei con­si­glie­ri di mag­gio­ran­za e il  com­pren­si­bi­le scet­ti­ci­smo poli­ti­co  che que­sti han­no del­la mino­ran­za, spe­cial­men­te di cen­tro destra e spe­cial­men­te par­ti­ti­ca, lo scri­ven­te con­si­glie­re ripro­po­ne, in manie­ra maga­ri irri­tua­le ma sicu­ra­men­te per­va­sa di spi­ri­to isti­tu­zio­na­le,  la pro­po­sta di deli­be­ra del Con­si­glie­re Tam­ma­ro, in data 25 Giu­gno 2015, oggi asses­so­re del­la nuo­va ammi­ni­stra­zio­ne, del Movi­men­to 5 Stel­le, ripro­dot­ta pedis­se­qua­men­te, con la sem­pli­ce e par­zia­le modi­fi­ca cui sopra si è fat­to cen­no e men­zio­ne, e fat­ti sal­vi gli ana­cro­ni­smi con­te­stua­li e  di cro­na­ca , oggi supe­ra­ti, al fine di ren­der­la anco­ra più ade­ren­te alla volon­tà espres­sa dai cit­ta­di­ni, e facil­men­te con­di­vi­si­bi­le e  quin­di “vota­bi­le”.

A tal pro­po­si­to si pone all’attenzione del Con­si­glio Comu­na­le e al suo voto fina­le la seguen­te

MOZIONE

Pre­mes­so :

che in data 14/06/2011 è sta­to fir­ma­to un pro­to­col­lo d’intesa tra la Regio­ne Lazio (a fir­ma del Pre­si­den­te Pol­ve­ri­ni) ed il sin­da­co di Mari­no (a fir­ma del sin­da­co Paloz­zi); che in data 3 ago­sto 2011 con deli­be­ra n. 35 il Con­si­glio Comu­na­le di Mari­no ha “pre­so atto” del Pro­to­col­lo d’intesa appro­va­to (come sche­ma sen­za alcu­na fir­ma) dal­la Giun­ta Regio­na­le e pub­bli­ca­to sul BURL con il n. 123 del 08/04/2011; che in con­se­guen­za dell’approvazione di tale deli­be­ra 35 del 3 ago­sto 2011 è sta­to avvia­to il così det­to “svi­lup­po del com­pren­so­rio del­le aree sospe­se del Divi­no Amo­re” e come pre­vi­sto nel­le deli­be­re n. 36,37,38,39 del 3 ago­sto 2011, appro­va­te insie­me alla “pre­sa d’atto”, è sta­to avvia­to l’iter ammi­ni­stra­ti­vo per rea­liz­za­re un inse­dia­men­to com­ples­si­vo di cir­ca nuo­vi 12.500 abi­tan­ti con costru­zio­ne di 1.325.516 mc al “net­to del tra­sfe­ri­men­to del­le cuba­tu­re ad ope­ra dell’Amministrazione Comu­na­le”;

 che la Giun­ta Comu­na­le di Mari­no con deli­be­ra n. 85 del 15/07/2013 ha appro­va­to il nuo­vo pro­get­to (a cau­sa di alcu­ni pare­ri nega­ti­vi rice­vu­ti nell’iter ammi­ni­stra­ti­vo) ed ha nuo­va­men­te pub­bli­ca­to il pro­get­to e tut­ti gli alle­ga­ti al Pro­gram­ma Inte­gra­to Eco­Vil­la­ge; che que­sti nuo­vi docu­men­ti annul­la­no e sosti­tui­sco­no quel­li pre­sen­ta­ti in sede di Con­si­glio Comu­na­le all’interno del­la deli­be­ra 37 del 3 ago­sto 2011. Tra que­sti docu­men­ti è pre­sen­te anche un nuo­vo sche­ma di Con­ven­zio­ne in con­tra­sto con il Pro­to­col­lo d’Intesa sot­to­scrit­to con la Regio­ne Lazio in data 14 giu­gno 2011 e con la deli­be­ra 36 del 3 ago­sto 2011. Tale nuo­vo sche­ma di con­ven­zio­ne tra­sfor­ma l’obbligo a “fare” ope­re pub­bli­che a tota­le cari­co dei pro­po­nen­ti in un sem­pli­ce obbli­go a “dare” una cifra mas­si­ma di Euro 18.000.000 + IVA (nel caso Eco­vil­la­ge srl). La Con­ven­zio­ne con le socie­tà Cri­sti­na srl e La Mole Due Srl non fa nes­sun rife­ri­men­to espli­ci­to ad ope­re pub­bli­che inclu­se nel Pro­to­col­lo d’Intesa e nel Master­plan. In par­ti­co­la­re l’art. 4 del Pro­to­col­lo d’intesa (che qui sot­to si ripor­ta inte­gral­men­te) pre­sen­ta­to ai Con­si­glie­ri Comu­na­li di Mari­no nel momen­to in cui si chie­de­va l’approvazione del­la “pre­sa d’atto” del Con­si­glio Comu­na­le in data 3 ago­sto 2011 dice testual­men­te: (Omis­sis ….) 4. A ride­fi­ni­re il pre­ce­den­te Pro­to­col­lo d’Intesa con l’elenco del­le ope­re ed inter­ven­ti atti a garan­ti­re la rea­liz­za­zio­ne di un coe­ren­te svi­lup­po infra­strut­tu­ra­le in gra­do di offri­re la mas­si­ma acces­si­bi­li­tà del­le fra­zio­ni esi­sten­ti e la soste­ni­bi­li­tà del­lo svi­lup­po urba­ni­sti­co rap­pre­sen­ta­to dal­le seguen­ti ope­re prin­ci­pa­li: o via­bi­li­tà di col­le­ga­men­to fra via del Divi­no Amo­re e Via Appia Nuo­va; o assi via­ri prin­ci­pa­li come evi­den­zia­to nel­la pla­ni­me­tria alle­ga­ta con la for­ma­zio­ne di rota­to­rie su via Ardea­ti­na e su via Net­tu­nen­se lun­go l’asse di via del Divi­no Amo­re, con col­le­ga­men­to su via Appia; o asse di col­le­ga­men­to tra San­ta Fumia tra­mi­te il com­pren­so­rio 167 e Cava­le­se, con allac­cio alla tan­gen­zia­le paral­le­la alla Net­tu­nen­se in fase pro­get­tua­le nei ter­ri­to­ri di Alba­no, Aric­cia e Castel Gan­dol­fo; o dota­zio­ne di tut­te le infra­strut­tu­re di quar­tie­re per ren­de­re auto­no­mi i com­pren­so­ri di pro­get­to e rin­for­za­re le dota­zio­ni dell’abitato esi­sten­te, nom­chè pre­vi­sio­ne del­la rea­liz­za­zio­ne del­la via­bi­li­tà neces­sa­ria a ser­vi­zio dei can­tie­ri; o par­co pub­bli­co comu­na­le attrez­za­to con ser­vi­zi socia­li, col­le­ga­men­ti ciclo pedo­na­li desti­na­ti all’aggregazione socio­culturale; o sta­zio­ne fer­ro­via­ria di scam­bio con ade­gua­ti par­cheg­gi; o sot­to­pas­so FF.SS. tra la loca­li­tà Bosca­re e com­pren­so­rio Divi­no Amo­re; o Audi­to­rium del­la Musi­ca per una capien­za di cir­ca 2000 posti. L’intero siste­ma infra­strut­tu­ra­le sarà com­ple­ta­men­te a cari­co dei pro­prie­ta­ri del­le aree di svi­lup­po, pro­por­zio­nal­men­te e coe­ren­te­men­te sud­di­vi­so tra le sem­pli­ci attua­zio­ne di PRG e le futu­re varian­ti gene­ran­ti plu­sva­lo­ri fon­dia­ri. Tut­te le ope­re pub­bli­che da rea­liz­zar­si con­te­stual­men­te alla ope­re pri­va­te saran­no ese­gui­te a cura e spe­se dei con­ces­sio­na­ri ivi com­pre­se le atti­vi­tà di pro­get­ta­zio­ne e col­lau­do, attra­ver­so le sot­to­scri­zio­ni di spe­ci­fi­che con­ven­zio­ni. Le atti­vi­tà di pro­get­ta­zio­ne dovran­no esse­re svol­te d’intesa con gli Uffi­ci tec­ni­ci comu­na­li a cui è deman­da­to il com­pi­to del coor­di­na­men­to e vigi­lan­za degli inter­ven­ti pub­bli­ci attra­ver­so la sot­to­scri­zio­ne di uno spe­ci­fi­co “cro­no­pro­gram­ma” col­le­ga­to alle con­ven­zio­ni. (Omis­sis .. ter­mi­ne cita­zio­ne del Pro­to­col­lo d’Intesa) che emer­go­no gra­vi pun­ti di con­tra­sto tra lo sche­ma di Con­ven­zio­ne con la Eco­vil­la­ge Srl (e con una secon­da socie­tà non men­zio­na­ta nel rila­scio del pro­gram­ma inte­gra­to da par­te del­la Regio­ne Lazio) pro­prio in rela­zio­ne alle ope­re pub­bli­che cita­te nel Pro­to­col­lo d’Intesa (e ogget­to del­la pre­sa d’atto dei Con­si­glie­ri Comu­na­li in data 3 ago­sto 2011) e quel­le elen­ca­te nel­la deli­be­ra 36 del 3 ago­sto 2011 (Master­Plan); che in tema di ope­re pub­bli­che e di pro­ble­mi lega­ti al traf­fi­co pesan­te la deli­be­ra 36 del 3 ago­sto 2011 dichia­ra­va quan­to segue: (omis­sis . segue testo inte­gra­le deli­be­ra 36 del 3 ago­sto 2011) · Che in segui­to alla sti­pu­la del­le con­ven­zio­ni degli accor­di di pro­gram­ma sarà neces­sa­rio pro­gram­ma­re le seguen­ti ope­re: · via­bi­li­tà di col­le­ga­men­to fra Via del Divi­no Amo­re e Via Appia Nuo­va; · assi via­ri prin­ci­pa­li come evi­den­zia­to nel­la pla­ni­me­tria alle­ga­ta con la for­ma­zio­ne di rota­to­rie su via Ardea­ti­na e su via Net­tu­nen­se lun­go l’asse di via del Divi­no Amo­re, con col­le­ga­men­to su Via Appia; · asse di col­le­ga­men­to tra San­ta Fumia tra­mi­te il com­pren­so­rio 167 e Cava­le­se, con allac­cio alla tan­gen­zia­le paral­le­la alla Net­tu­nen­se in fase pro­get­tua­le nei ter­ri­to­ri di Alba­no, Aric­cia e Castel­gan­dol­fo; · dota­zio­ne di tut­te le infra­strut­tu­re di quar­tie­re da pia­ni­fi­ca­re per ren­de­re auto­no­mi i com­pren­so­ri di pro­get­to e rin­for­za­re le dota­zio­ni dell’abitato esi­sten­te, ed in par­ti­co­la­re: · palaz­zet­to del­lo sport per una capien­za di cir­ca 1000 spet­ta­to­ri; · nuo­va sede per uffi­ci pub­bli­ci; · audi­to­rium per la musi­ca di cir­ca 2000 posti; · sta­zio­ne fer­ro­via­ria di scam­bio con ade­gua­ti par­cheg­gi; · sot­to­pas­so FF.SS, tra la loca­li­tà Bosca­re e com­pren­so­rio Divi­no Amo­re; · par­co pub­bli­co comu­na­le attrez­za­to con ser­vi­zi socia­li, col­le­ga­men­ti ciclo pedo­na­li desti­na­ti all’aggregazione socio­cul­tu­ra­le tra i par­chi acqui­si­ti , l’abitato con­so­li­da­to di San­ta Maria del­le Mole, Frat­to­chie ed i nuo­vi inse­dia­men­ti deri­van­ti dagli accor­di di pro­gram­ma; · ristrut­tu­ra­zio­ne dei casa­li ( deno­mi­na­ti Negro­ni) del­la con­si­sten­za di 6500 mc da adi­bi­re a cen­tro poli­va­len­te di aggre­ga­zio­ne cul­tu­ra­le; · valo­riz­za­zio­ne del­le vesti­ge archeo­lo­gi­che del­la Mugil­la, attra­ver­so un per­cor­so didat­ti­co com­pe­ne­tra­to con la strut­tu­ra dell’auditorium, di con­cer­to con la soprin­ten­den­za ai beni archeo­lo­gi­ci del Lazio; · Isti­tu­ti sco­la­sti­ci com­pren­den­ti (il dimen­sio­na­men­to vie­ne ese­gui­to in rela­zio­ne agli abi­tan­ti inse­dia­bi­li pari a 12.500, vedi la rela­zio­ne alle­ga­ta): Un pri­mo isti­tu­to 10 aule da 15 uten­ti + ser­vi­zi di asi­lo nido. 5 aule da 25 uten­ti + ser­vi­zi di mater­na. 10 aule da 25 uten­ti di ele­men­ta­ri + ser­vi­zi. 6 aule da 25 uten­ti di media + ser­vi­zi. Un secon­do isti­tu­to 10 aule da 15 uten­ti + ser­vi­zi di asi­lo nido 5 aule da 25 uten­ti + ser­vi­zi di mater­na 10 aule da 25 uten­ti di ele­men­ta­ri + ser­vi­zi 6 aule da 25 uten­ti di media + ser­vi­zi. Un ter­zo isti­tu­to 10 aule da 15 uten­ti + ser­vi­zi di asi­lo nido 10 aule da 25 uten­ti + ser­vi­zi di mater­na 5 aule da 25 uten­ti di ele­men­ta­ri + ser­vi­zi 3 aule da 25 uten­ti di media + ser­vi­zi Che il C.C. recu­pe­re­rà le risor­se neces­sa­rie alla costru­zio­ne di tut­te le ope­re, attra­ver­so i cor­ri­spet­ti­vi deri­van­ti dagli accor­di di pro­gram­ma da sot­to­scri­ve­re con i pri­va­ti e se neces­sa­rio per il com­ple­ta­men­to § attra­ver­so lo scom­pu­to del­le urba­niz­za­zio­ni secon­da­rie. Il cor­ri­spet­ti­vo che i pri­va­ti si impe­gna­no a cede­re per con­sen­ti­re la costru­zio­ne di tut­te le ope­re ammon­ta ad euro 50/mc( cin­quan­ta) di cuba­tu­ra resi­den­zia­le rila­scia­ta; § Tut­te le ope­re indi­vi­dua­te nel Master Plan devo­no esse­re ogget­to di pro­get­ta­zio­ne pre­li­mi­na­re da sot­to­por­re alla appro­va­zio­ne comu­na­le suc­ces­si­va­men­te alla ado­zio­ne degli accor­di di pro­gram­ma di Eco­vil­la­ge e Cristina_La Mole due srl. Pri­ma del­la sti­pu­la del­la con­ven­zio­ne, tut­te le pro­get­ta­zio­ni pre­vi­ste dal­la A.C. per lo svi­lup­po ter­ri­to­ria­le ed indi­ca­te nel Master Plan devo­no esse­re ogget­to di appro­va­zio­ne nel­la fase ese­cu­ti­va, com­pre­se le varian­ti urba­ni­sti­che che inte­res­sa­no gli assi infra­strut­tu­ra­li ed i pia­ni par­ti­cel­la­ri di espro­prio che inte­res­sa­no anche le aree ester­ne al ter­ri­to­rio comu­na­le. Con la chiu­su­ra del pro­gram­ma di edi­li­zia pri­va­ta tut­to il pro­gram­ma pre­vi­sto di ope­re pub­bli­che dovrà com­ple­tar­si. La com­mis­sio­ne urba­ni­sti­ca, inol­tre pre­ve­de che ven­ga isti­tui­to un comi­ta­to con­giun­to tec­ni­co, poli­ti­co che sovrin­ten­da all’esito fina­le degli accor­di di pro­gram­ma. A tute­la del tes­su­to via­rio esi­sten­te, non potran­no esse­re uti­liz­za­te nel­la fase di can­tie­re le arte­rie inter­ne agli abi­ta­ti di S. Maria del­le Mole e Frat­toc­chie, favo­ren­do il deflus­so lun­go Via del Divi­no Amo­re ver­so la Via Ardea­ti­na in dire­zio­ne Roma o l’utilizzo dei nuo­vi trac­cia­ti del­le infra­strut­tu­re da rea­liz­za­re.

 EMENDAMENTO PROT. N. 3450 DEL 03.08.2011 LETT. A § Che il Comu­ne di Mari­no inten­de ade­ri­re ad un pro­to­col­lo ambien­ta­le del tipo Leed (Lea­der­ship in Ener­gy end Envi­ron­ment Desi­gn), al qua­le devo­no atte­ner­si i costrut­to­ri impe­gna­ti negli accor­di di pro­gram­ma, e che potrà esse­re uti­liz­za­to sul ter­ri­to­rio comu­na­le non appe­na ven­ga reso ope­ra­ti­vo. Tale pro­to­col­lo non dovrà solo esse­re un indi­ce di soste­ni­bi­li­tà ener­ge­ti­ca dell’edificio, ma più ampia­men­te dovrà occu­par­si di tute­la­re l’ambiente, al fine di crea­re dei quar­tie­ri Eco­so­ste­ni­bi­li; (ter­mi­ne testo inte­gra­le Deli­be­ra 36 del 3 ago­sto 2011).

 Si evi­den­zia ai Sigg.ri Con­si­glie­ri Comu­na­li come mol­ti degli impe­gni pre­sen­ti nel­la deli­be­ra 36 del 3 ago­sto 2011 sia­no sta­ti del tut­to igno­ra­ti a comin­cia­re dal­la sot­to­scri­zio­ne degli Accor­di di Pro­gram­ma (con con­se­guen­ti Con­fe­ren­ze dei Ser­vi­zi), la isti­tu­zio­ne del Comi­ta­to tec­ni­co­po­li­ti­co di con­trol­lo sugli accor­di di pro­gram­ma da sti­pu­la­re e ovvia­men­te la lista del­le ope­re pub­bli­che pre­vi­ste del tut­to diver­sa da quel­la inse­ri­ta nel­la Con­ven­zio­ne con la Eco­vil­la­ge srl. Men­tre nel­la con­ven­zio­ne con le Socie­tà Cri­sti­na srl e La Mole Due srl non si fa men­zio­ne di alcu­na ope­ra pub­bli­ca. Al tem­po stes­so nel­le con­ven­zio­ni fir­ma­te vie­ne del tut­to igno­ra­to l’obbligo di ade­sio­ne al pro­to­col­lo ambien­ta­le del tipo Leed e sue con­se­guen­ti nor­me di rispet­to. In aggiun­ta è sta­to del tut­to IGNORATO l’emendamento che dice­va espres­sa­men­te: § Tut­te le ope­re indi­vi­dua­te nel Master Plan devo­no esse­re ogget­to di pro­get­ta­zio­ne pre­li­mi­na­re da sot­to­por­re alla appro­va­zio­ne comu­na­le suc­ces­si­va­men­te alla ado­zio­ne degli accor­di di pro­gram­ma di Eco­vil­la­ge e Cristina_La Mole due srl. Così non è sta­to. Gli accor­di di pro­gram­ma non sono sta­ti fat­ti (facen­do sal­ta­re tut­to l’impianto del Master­plan sul qua­le era sta­ta chie­sta l’approvazione del Con­si­glio Comu­na­le) sono sta­te fir­ma­te le Con­ven­zio­ni sen­za cita­re mol­te del­le con­di­zio­ni pre­vi­ste e sono sta­ti anche rila­scia­ti dei per­mes­si a costrui­re sen­za ave­re anco­ra mai fat­to (e pre­sen­ta­to al Con­si­glio Comu­na­le) la pro­get­ta­zio­ne pre­li­mi­na­re del­le ope­re pub­bli­che indi­ca­ta nel Master­plan (vedi rispo­sta inter­ro­ga­zio­ne Prot. 11435 del 09/03/2015). che – in aggiun­ta a quan­to sopra ­ la Con­ven­zio­ne fir­ma­ta con la Eco­vil­la­ge srl (e altri) non ripor­ta gli impe­gni deri­van­ti dal­la dichia­ra­ta neces­si­tà di fare rife­ri­men­to ad un impian­to di depu­ra­zio­ne pri­va­to, diver­so da quel­lo attua­le di San­ta Maria del­le Mole. Tale impe­gno deve esse­re spe­ci­fi­ca­to come aggiun­ti­vo a quan­to indi­ca­to in Con­ven­zio­ne. Si ricor­da che in rispo­sta ad un’apposita inter­ro­ga­zio­ne l’Assessore dell’epoca Bar­to­lo­ni ha affer­ma­to che “nes­sun costo sarà a cari­co dei Cit­ta­di­ni di Mari­no sia per il nuo­vo depu­ra­to­re, sia per l’infrastruttura idri­ca che sarà a tota­le cari­co di ACEA”; che (ACEA prot. 25006 del 27/07/2012 al riguar­do dice: “In rife­ri­men­to al pro­get­to di cui sopra tra­smes­so con nota n. 30083 del 12/06/2012 que­sta Socie­tà fa pre­sen­te che NON è pos­si­bi­le con­fe­ri­re al depu­ra­to­re “SANTA MARIA DELLE MOLE” la por­ta­ta risul­tan­te dal futu­ro inse­dia­men­to. Per cui si sug­ge­ri­sce di rea­liz­za­re un impian­to di depu­ra­zio­ne a gestio­ne pri­va­ta in atte­sa dei futu­ri lavo­ri di amplia­men­to del sopra­ci­ta­to depu­ra­to­re “SANTA MARIA DELLE MOLE”); La Regio­ne Lazio al riguar­do con Deter­mi­na­zio­ne A09870 del 1 otto­bre 2012 con la pre­scri­zio­ne n. 15 ordi­na che: “ Sia pre­vi­sto un ade­gua­to ed effi­ca­ce trat­ta­men­to pres­so l’impianto di depu­ra­zio­ne a gestio­ne pri­va­ta così come richia­ma­to nel­la det. A08292 del 09/08/2012; che ACEA nell’incontro avu­to alla pre­sen­za di tut­ti i Con­si­glie­ri Comu­na­li di Mari­no con il Pre­si­den­te ACEA e tut­ti i Diri­gen­ti ACEA coin­vol­ti in data 24 Mar­zo 2015 ha spe­ci­fi­ca­to che per quan­to riguar­da l’ampliamento del depu­ra­to­re di San­ta Maria del­le Mole “l’inizio lavo­ri” è pre­vi­sto per il 2017; che ACEA nell’incontro sopra indi­ca­to ha spe­ci­fi­ca­to che ATO2 è a cono­scen­za che le fal­de acqui­fe­re dei Castel­li Roma­ni “sono in esau­ri­men­to” e che non sono in gra­do di reg­ge­re il con­ti­nuo aumen­to del peso inse­dia­ti­vo dell’area dei Castel­li Roma­ni e che tut­ti i futu­ri lavo­ri di “appor­to” di risor­se idri­che pre­ve­do­no l’arrivo dell’acqua dall’Appennino (Peschie­ra). Al tem­po stes­so l’Ing. Petri­ni ha affer­ma­to che è sta­ta data “dele­ga” ai pro­po­nen­ti dei pro­gram­mi inte­gra­ti di pren­de­re accor­di diret­ti con ACEA per por­ta­re avan­ti i lavo­ri pre­vi­sti dal­la Regio­ne; che in rela­zio­ne alle pri­me con­ces­sio­ni edi­li­zie rila­scia­te in zona Mugil­la alle socie­tà Cri­sti­na srl e La Mole Due srl l’allaccio in fogna è sta­to comun­que pre­vi­sto sul­la infra­strut­tu­ra attua­le sen­za con­si­de­ra­re le indi­ca­zio­ni di ACEA rispet­to ai rischi col­le­ga­ti all’aumento del peso inse­dia­ti­vo sul depu­ra­to­re attua­le di San­ta Maria del­le Mole; che si ricor­da che il Comu­ne di Mari­no ha già ampia­men­te supe­ra­to l’incremento com­ples­si­vo di 7200 abi­tan­ti pre­vi­sto dal­le diret­ti­ve per il dimen­sio­na­men­to dei nuo­vi PUGC di cui all’art. 55 del­le NA del PTPG; che ­ limi­ta­ta­men­te alla deli­be­ra 37 del 3 ago­sto 2011 ­ non risul­ta rea­liz­za­ta la ridu­zio­ne del­la volu­me­tria dichia­ra­ta (del 55%) nel Pro­to­col­lo d’Intesa in quan­to a fron­te di una pos­si­bi­le volu­me­tria di cir­ca 889.307 mc (fon­te Deter­mi­na­zio­ne Regio­na­le A09870 del 01/10/2012 pag. 3 di 7) sono sta­ti con­ces­si 480.000 mc (360.000 resi­den­zia­li, 20.000 resi­den­zia­le pub­bli­ca, 100.000 com­mer­cia­le) pari ad una dimi­nu­zio­ne di appe­na il 46% cir­ca. Tale evi­den­za di man­ca­to rispet­to   del­le dimi­nu­zio­ne pat­tui­te è sta­ta sot­to­li­nea­ta per­so­nal­men­te anche dall’Assessore Regio­na­le Miche­le Civi­ta nel­la ulti­ma riu­nio­ne del­la Com­mis­sio­ne Ambien­te e Urba­ni­sti­ca del­la Regio­ne Lazio; che tra le 28 pre­scri­zio­ni indi­ca­te nel­la Deter­mi­na­zio­ne Regio­na­le A09870 del 1 otto­bre 2012 si leg­ge: Pre­scri­zio­ne 22. Dovrà esse­re deter­mi­na­ta pre­li­mi­nar­men­te, l’idroesigenza deri­van­te dall’attuazione del Pia­no, la pos­si­bi­li­tà di approv­vi­gio­na­men­to non­ché veri­fi­ca­ta la pos­si­bi­li­tà di sod­di­sfa­re i fab­bi­so­gni pre­vi­sti con la rete acque­dot­ti­sti­ca idro­po­ta­bi­le Pre­scri­zio­ne 25. Sia veri­fi­ca­ta la com­pa­ti­bi­li­tà, al momen­to non accer­ta­ta, del­le por­ta­te dei cor­pi idri­ci ricet­to­ri con l’aumento dei deflus­si, cau­sa­ti dal­la sen­si­bi­le imper­mea­bi­liz­za­zio­ne a segui­to del­la pre­vi­sta urba­niz­za­zio­ne per even­ti con un tem­po di ritor­no pari a 200 anni; ­ che la ASL RM H in data 14 ago­sto 2013 (con pare­re nega­ti­vo rei­te­ra­to in data 28/10/2014) , a fir­ma del diri­gen­te del SISP (Ser­vi­zio Igie­ne Pub­bli­ca) D.ssa Cate­ri­na Aiel­lo, ha indi­riz­za­to una let­te­ra al Sin­da­co di Mari­no (insie­me al Sin­da­co di Ciam­pi­no) dove ha espres­so pare­re nega­ti­vo a nuo­vi inse­dia­men­ti, argo­men­tan­do tale rifiu­to a diver­se cri­ti­ci­tà che insi­sto­no sul ter­ri­to­rio che sono: o pre­sen­za dell’aeroporto GB Pasti­ne con con­se­guen­te inqui­na­men­to da rumo­re; o la ema­na­zio­ne di gas peri­co­lo­si dal sot­to­suo­lo, in par­ti­co­la­re CO e SO2, oltre che radon, dovu­ta al fat­to che tut­ta l’area dei Castel­li Roma­ni è di natu­ra vul­ca­ni­ca; o la con­sta­ta­zio­ne sem­pre più fre­quen­te di risul­ta­ti ana­li­ti­ci del­le acque dei poz­zi desti­na­te al con­su­mo uma­no non in linea con i valo­ri con­sen­ti­ti dall’attuale legi­sla­zio­ne; o le dif­fi­col­tà nel repe­ri­re siti ido­nei per lo smal­ti­men­to dei rifiu­ti La nota del­la Diri­gen­te del­la ASL RM H ter­mi­na come segue: “E’ per­tan­to oppor­tu­no alla luce di tut­to ciò, ripen­sa­re for­te­men­te alle linee che dovreb­be­ro gover­na­re e gui­da­re lo svi­lup­po futu­ro del ter­ri­to­rio, ne con­se­gue che , allo sta­to attua­le, il pare­re del­lo scri­ven­te Ser­vi­zio di Igie­ne Pub­bli­ca, su tut­ti i nuo­vi inse­dia­men­ti, pro­prio per la loro par­ti­co­la­re nume­ro­si­tà, è da inten­der­si in linea di mas­si­ma come NEGATIVO, per non aggra­va­re ulte­rior­men­te la già pre­ca­ria situa­zio­ne esi­sten­te che in data 16 Giu­gno 2015 si è svol­ta alla Regio­ne Lazio una ses­sio­ne di Com­mis­sio­ne Ambien­te ed Urba­ni­sti­ca spe­ci­fi­ca­ta­men­te dedi­ca­ta alla veri­fi­ca del­la pos­si­bi­li­tà o meno di poter pro­ce­de­re con la REVOCA uni­la­te­ra­le da par­te del­la Regio­ne Lazio del Pro­to­col­lo d’intesa e dei pro­gram­mi inte­gra­ti riguar­dan­ti l’area del Divi­no Amo­re nel Comu­ne di Mari­no. Tale REVOCA era sta­ta richie­sta dal­la mozio­ne regio­na­le n. 186 del 17 apri­le 2014. La rela­zio­ne dell’avvocato Nico­la Saba­to (inca­ri­ca­to dal­la Regio­ne Lazio e che qui alle­ghia­mo a sup­por­to infor­ma­ti­vo di tut­ti i Con­si­glie­ri Comu­na­li) ha mes­so in evi­den­za che tale REVOCA – nel caso sia effet­tua­ta sen­za l’accordo con il Comu­ne di Mari­no – espo­ne a rischi di richie­ste risar­ci­to­rie. Al tem­po stes­so il pare­re dell’Avv.to Saba­to met­te in evi­den­za l’opportunità di agi­re con­giun­ta­men­te (Regio­ne Lazio e Comu­ne di Mari­no in que­sto caso) per eser­ci­ta­re il dirit­to di auto­tu­te­la; Nel­la stes­sa data l’Assessore Regio­na­le all’Urbanistica Miche­le Civi­ta indi­vi­dua­va l’allargamento dei con­fi­ni del Par­co dell’Appia Anti­ca come stru­men­to per poter fer­ma­re la cemen­ti­fi­ca­zio­ne dell’area del Divi­no Amo­re pia­ni­fi­ca­ta dal Comu­ne di Mari­no. Al tem­po stes­so veni­va anti­ci­pa­to dall’Assessore la volon­tà di for­ma­re una Com­mis­sio­ne di Con­trol­lo sul­la cor­ret­tez­za del rispet­to dei diver­si atti ammi­ni­stra­ti­vi con­se­guen­ti al Pro­to­col­lo d’Intesa. Inol­tre – rimar­can­do l’affermazione che in caso di REVOCA uni­la­te­ra­le da par­te del­la Regio­ne Lazio ci sareb­be­ro dei rischi risar­ci­to­ri – apri­va alla pos­si­bi­li­tà di rive­de­re il pro­to­col­lo d’intesa in col­la­bo­ra­zio­ne con il Comu­ne di Mari­no; Che a Mar­zo 2015 la Giun­ta Comu­na­le ha segna­la­to agli Enti pre­po­sti la volon­tà di acqui­si­re al con­trol­lo comu­na­le alcu­ne stra­de al fine di poter rego­la­men­ta­re l’insostenibile traf­fi­co di mez­zi pesan­ti pre­sen­te sul­la Via del Divi­no Amo­re. Era sta­ta anche con­cor­da­ta la volon­tà di con­vo­ca­re una Con­fe­ren­za dei Ser­vi­zi al fine di limi­ta­re il traf­fi­co pesan­te su Via del Divi­no Amo­re. Tale deci­sio­ne è chia­ra­men­te del tut­to incoe­ren­te con la volon­tà di far par­ti­re una impo­nen­te cemen­ti­fi­ca­zio­ne dell’area con il con­se­guen­te traf­fi­co pesan­te negli anni neces­sa­ri alle ope­re edi­li­zie pre­vi­ste; Al ter­mi­ne del­le Pre­mes­se si ricor­da infi­ne che con chia­rez­za il sin­da­co Sil­va­gni (attual­men­te agli arre­sti domi­ci­lia­ri dal 9 Apri­le 2015) si pro­nun­ciò chia­ra­men­te a favo­re del­lo STOP al pro­get­to Divi­no Amo­re nel caso in cui la Regio­ne Lazio aves­se pre­so in cari­co il pro­ble­ma.

Tut­to ciò pre­mes­so si chie­de che:

IL CONSIGLIO COMUNALE

1) Sospen­da imme­dia­ta­men­te tut­te le atti­vi­tà ammi­ni­stra­ti­ve in cor­so rispet­to alla rea­liz­za­zio­ne dei pro­get­ti così come ipo­tiz­za­ti nel­le deli­be­re del 3 ago­sto 2011;

2) Annul­li e Revo­chi in auto­tu­te­la Dele­ghi la Com­mis­sio­ne Urba­ni­sti­ca comu­na­le a pren­de­re imme­dia­ti con­tat­ti con l’Assessore regio­na­le Civi­ta per iden­ti­fi­ca­re – insie­me alla strut­tu­ra Regio­na­le ­ le atti­vi­tà da svol­ge­re di comu­ne accor­do per la revi­sio­ne tota­le del pro­get­to anche in pre­vi­sio­ne del­la nuo­va volon­tà espres­sa di pro­ce­de­re con l’allargamento del peri­me­tro del par­co dell’Appia Anti­ca;

3) Veri­fi­chi l’esistenza di una comu­ne volon­tà con la Regio­ne al fine di pro­ce­de­re di con­cer­to all’annullamento in auto­tu­te­la degli atti “com­ples­si” rela­ti­vi all’oggetto del­la pre­sen­te mozio­ne;

4) Chie­da alla Regio­ne Lazio la isti­tu­zio­ne imme­dia­ta del­la Com­mis­sio­ne di Con­trol­lo sugli atti ammi­ni­stra­ti­vi anti­ci­pa­ta anche dall’Assessore Civi­ta in sede di Com­mis­sio­ne Ambien­te ed Urba­ni­sti­ca del­la Regio­ne Lazio del 16 Giu­gno 2015.

Data 11 Ago­sto 2016                                                                                       Fir­ma Remo Pisa­ni

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