Marino, ADA: sul Divino Amore ora sospensiva e annullamento Il comitato Argine via Divino…
Marino, i Comitati contro il Cemento sollecitano il Sindaco sul Divino Amore
09/08/2016Questo articolo è stato letto 6371 volte!
AVANZA IL CEMENTO A S.MARIA DELLE MOLE, DECINE DI PERSONE ALLA PASSEGGIATA AL CANTIERE DI MUGILLA.
L’AMMINISTRAZIONE MARINESE PROMETTE UNA “SOSPENSIVA” MA I LAVORI INTANTO VANNO AVANTI.
Mercoledì 3 agosto si è svolta l’assemblea pubblica in piazza Togliatti a S.Maria delle Mole sui temi della cementificazione alla quale hanno partecipato una cinquantina di persone molte delle quali si sono poi avviate verso i cantieri di Mugilla dove i costruttori locali stanno tirando su i primi dei 17 palazzi previsti nel loro progetto approvato dalla giunta dell’ex sindaco Adriano Palozzi cinque anni fa.
Durante l’iniziativa pubblica, gli interventi dell’Assemblea contro la Cementificazione, quelli di ADA, Legambiente e Italia Nostra hanno fatto riferimento alle dichiarazioni dell’amministrazione comunale a guida “5 stelle” rilasciate durante l’incontro pubblico svoltosi a “Palazzo Colonna” venerdì 29 luglio.
In particolare, l’Assemblea contro la Cementificazione ha chiesto al sindaco Colizza di annullare/revocare le delibere del Consiglio Comunale del 3 agosto 2011 che davano il via, illegittimo, all’enorme speculazione edilizia del Masterplan “Divino Amore-Mazzamagna-Mugilla”: un milione e trecentomila metri cubi di cemento per 12.500 nuovi abitanti.
Si è suggerito di riprendere la mozione presentata dal “Movimento 5 Stelle”, “Movimento Noi Cambiamo” e “Unione di Centro Sinistra” nel consiglio comunale del 27 novembre 2014, che chiedeva appunto l’annullamento in autotutela delle delibere riguardanti il “Masterplan” e che il centro-destra di Silvagni riuscì a non far mettere ai voti, prolungando la seduta fino all’una e trenta di notte dopo ore di dibattito.
Il sindaco Colizza ha dichiarato che a settembre voterà in Giunta una delibera di “sospensiva” del “Masterplan” per poi presentare la stessa in Consiglio Comunale e avviare un percorso verso la revoca/annullamento di quegli atti che prefigurano una devastazione programmata del nostro territorio.
Sulla questione del cantiere di Mugilla, prossimo alle scuole elementari e per l’infanzia di via Maroncelli, c’è stato risposto che anche tale situazione rientra nell’iter amministrativo di cui sopra. Ci sono però due palazzi ormai costruiti e altrettanti li abbiamo scoperti in costruzione proprio il 3 agosto passeggiando ai limiti del cantiere.
Urge qualcosa di rapido, anche perché sembrerebbe certa la mancanza dei rilievi di flusso di anidride carbonica obbligatori per una determina regionale del 2011 e senza la quale sono stati comunque rilasciati i permessi a costruire dall’ing. Petrini, ex-dirigente dell’Area Urbanistica del Comune di Marino, santo patrono dei palazzinari.
Inoltre, in zona Tudini, ampia porzione di Agro Romano tra S.Maria delle Mole e via Divino Amore, decine di ettari sono stati da poco recintati da una palizzata con rete alta circa 2 metri: su quell’area ricadono gli appetiti della Ecovillage e di Idea Fimit (partecipata INPS), comunque facenti riferimento al palazzinaro romano Parnasi.
Anche in quel caso il sindaco Colizza ha tentato di rassicurare i presenti all’incontro dicendo che si tratta “solo” di una perimetrazione dei confini ma, sovrapponendo quello che abbiamo visto alle mappe del progetto, quei confini sono ricadenti in un terreno di 50 ettari di Agro Romano, dove Parnasi vorrebbe edificare 480.000 mc di palazzi per quasi 5.000 abitanti e un centro commerciale. C’è quindi poco da stare tranquilli.
Il sindaco ci ha poi parlato dello “stop” ad un atto dell’ing. Petrini, ancora lui, che ha provato a chiedere all’ENAC di ridurre i vincoli di altezza sugli edifici per favorire appunto il progetto speculativo di Parnasi e della richiesta dell’amministrazione ad ACEA di non intervenire sul depuratore di S.Maria che farebbe comodo al medesimo progetto. Abbiamo inoltre saputo che l’ex commissario prefettizio al Comune di Marino, dott.ssa Enza Caporale, ha svolto una Conferenza dei Servizi nel periodo di aprile proprio sul Masterplan ma che gli atti di questa riunione sono ancora inaccessibili: ciò dimostra come il commissario prefettizio abbia di fatto svolto un ruolo a tutela degli interessi dei soggetti privati che ci sono dietro la speculazione edilizia facendo una riunione tenutasi in gran segreto pur sapendo che la popolazione era (ed è) in gran parte contraria alla cementificazione.
Andrebbe fatto qualcosa subito per fermare i palazzi in costruzione a Mugilla vicino le scuole e far smontare la “perimetrazione dei confini” al Tudini. Da parte nostra continuiamo a mantenere alta la mobilitazione sul territorio e contestualmente presenteremo a breve un esposto alle autorità competenti sulla cementificazione a Mugilla.
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