A Cori C.A.L.A., nuova generazione di coreografi italiani e stranieri

A Cori C.A.L.A., nuova generazione di coreografi italiani e stranieri

28/07/2016 0 Di Marco Castaldi

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Il 28 e 29 Luglio al Giar­di­no del­la cit­tà e del ter­ri­to­rio dop­pio appun­ta­men­to con gli arti­sti inter­na­zio­na­li del Con­tem­po­ra­ry Actions Loo­se Aesthe­tics. Fino al 3 Ago­sto inol­tre le Col­la­bo­rAc­tions – One-to-One expe­rien­ces. 

Nei gior­ni 28 e 29 Luglio, alle ore 21:30, pres­so il Giar­di­no del Museo del­la Cit­tà e del Ter­ri­to­rio di Cori, C.A.L.A. — Con­tem­po­ra­ry Actions Loo­se Aesthe­tics — pre­ce­de­rà  l’a­per­tu­ra uffi­cia­le del Latium World Fol­klo­ric Festi­val 2016, pro­po­nen­do per la pri­ma vol­ta sul ter­ri­to­rio una nuo­va gene­ra­zio­ne di coreo­gra­fi ita­lia­ni e stra­nie­ri. C.A.L.A. uni­sce tra­di­zio­ne e moder­ni­tà, l’una attin­ge all’altra e vice­ver­sa, in un dia­lo­go dove i con­te­nu­ti sono simi­li ma è la for­ma che cam­bia e il modo in cui que­sto con­te­nu­to vie­ne con­di­vi­so con il pub­bli­co. L’intento è quel­lo di sti­mo­la­re la let­tu­ra e l’interpretazione di sim­bo­li e for­me con­cre­te e astrat­te.

Arti­sti pro­ve­nien­ti da per­cor­si e Pae­si diver­si, ver­ran­no ospi­ta­ti dal Latium Festi­val per mostra­re i loro recen­ti spet­ta­co­li già accol­ti in diver­si pal­co­sce­ni­ci Euro­pei e non solo. Tra loro Jija Sohn (Giap­po­ne), Alek­san­dra Lemm (Polo­nia), Pau­la Cha­ves (Colom­bia), Davi­de De Lil­lis (Ita­lia-Ger­ma­nia) e Ric­car­do Gurat­ti (Ita­lia-Olan­da).  Il pro­gram­ma ver­rà inau­gu­ra­to gio­ve­dì 28  Luglio con i pri­mi tre spet­ta­co­li. 1/7 di e con Alek­san­dra Lemm. La doman­da prin­ci­pa­le di que­sta ricer­ca è: qua­li sono le con­di­zio­ni necessarie/richieste per un danzatore/performer per libe­rar­si dal con­trol­lo e dal­la pro­pria auto­ri­tà?

Rhi­zo­pho­ra di Davi­de De Lil­lis, Julia Metz­ger-Tra­ber e Seeds of Pos­sA­bi­li­ty si con­cen­tra sul tema dei resi­dui tos­si­ci pro­ve­nien­ti dal­le armi chi­mi­che uti­liz­za­te duran­te la guer­ra del Viet­nam e che dopo 40 anni non si sono anco­ra dis­sol­ti. Una rifles­sio­ne sugli effet­ti del­la guer­ra e un’ode alla vita, che rie­sce a fio­ri­re anche nel­le cir­co­stan­ze più tos­si­che. Tama­go (uovo) di e con Jija Sohn è una deli­ca­ta e allo stes­so tem­po ter­ri­bi­le per­for­man­ce. Che da una sta­tua fino alla sua esplo­sio­ne gui­da il pub­bli­co in un viag­gio arti­co­la­to, pas­san­do con­ti­nua­men­te dal rea­le al vir­tua­le. Assi­ster­vi è come anda­re sul­le mon­ta­gne rus­se, par­te­ci­pa­re ad una lot­ta e can­ta­re una nin­na nan­na.

Vener­dì 29 Luglio si pro­se­gue con altri due appun­ta­men­ti.  Cosmo­di­fy­me di e con Pau­la Cha­ves dove l’artista, dall’iniziale dico­to­mia tra iden­ti­tà euro­pea e lati­noa­me­ri­ca­na, di colo­niz­za­to­re e colo­niz­za­to, rie­sce a crea­re un nuo­vo mon­do dove i entram­bi i patri­mo­ni smet­to­no di esse­re l’uno anta­go­ni­sta dell’altro. Back di e con Ric­car­do Gurat­ti in col­la­bo­ra­zio­ne con Alek­san­dra Lemm è un luo­go poten­zia­le dove il movi­men­to vie­ne trat­ta­to come la crea­zio­ne di una lin­gua, un voca­bo­la­rio in dive­ni­re, in cui la sto­ria dei cor­pi e la loro sim­bo­lo­gia appa­re sen­za mai sosta­re.

Fino a mar­te­dì 3 Ago­sto Davi­de De Lil­lis pro­por­rà le Col­la­bo­rAc­tions – One-to-One expe­rien­ces, espe­rien­ze alle qua­li chiun­que può par­te­ci­pa­re e che avven­go­no tra per­for­mer e spet­ta­to­re. I due sta­bi­li­sco­no insie­me ruo­li da rico­pri­re, azio­ni da intra­pren­de­re e script da segui­re duran­te l’esperienza stes­sa. La crea­ti­vi­tà e la capa­ci­tà di col­la­bo­ra­zio­ne dei due Col­la­bor-Actors deter­mi­na­no la natu­ra e il “pro­dot­to fina­le” di ogni Col­la­bor-Action. Per que­sto even­to è neces­sa­rio pre­no­tar­si via mail al seguen­te indi­riz­zo: starway85@gmail.com oppu­re al nume­ro 334.2600341.

Mar­co Castal­di

Addet­to Stam­pa & OLMR

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