Assemblea sindaci Ato4 Acqualatina. Nettuno, Casto: azzerare e sostituire i componenti di parte pubblica del CdA

Assemblea sindaci Ato4 Acqualatina. Nettuno, Casto: azzerare e sostituire i componenti di parte pubblica del CdA

19/07/2016 0 Di Redazione

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 5159 vol­te!

CastoAlBallottaggioAssem­blea sin­da­ci Ato4 Acqua­la­ti­na. Net­tu­no, Casto: azze­ra­re e sosti­tui­re i com­po­nen­ti di par­te pub­bli­ca del CdA
Azze­ra­re e sosti­tui­re i com­po­nen­ti di par­te pub­bli­ca del con­si­glio di ammi­ni­stra­zio­ne di Acqua­la­ti­na ed eli­mi­na­re ogni emo­lu­men­to ai con­si­glie­ri di par­te pub­bli­ca del Cda che rive­sta­no, o che abbia­mo rive­sti­to inca­ri­chi e/o man­da­ti di natu­ra poli­ti­ca. E’ la richie­sta che il sin­da­co di Net­tu­no Ange­lo Casto ha for­mu­la­to duran­te la con­fe­ren­za dei sin­da­ci dell’Ato4 e ha suc­ces­si­va­men­te invia­to al pre­si­den­te del­la Pro­vin­cia di Lati­na non­ché sin­da­co di Cister­na Eleo­no­ra Del­la Pen­na. La pro­po­sta fa par­te di quel­le che i sin­da­ci dell’Ato 4 stan­no invian­do alla Del­la Pen­na che prov­ve­de­rà poi a ela­bo­ra­re un docu­men­to uni­ta­rio che ha la fina­li­tà di get­ta­re le basi per il cam­bia­men­to di visio­ne poli­ti­ca anche all’in­ter­no del cda di Acqua­la­ti­na.
Tra le pro­po­ste che sono emer­se nel­la con­fe­ren­za dei sin­da­ci di Acqua­la­ti­na l’azzeramento del­la par­te pub­bli­ca del con­si­glio di ammi­ni­stra­zio­ne e degli emo­lu­men­ti. “Nell’assemblea del­la scor­sa set­ti­ma­na — spie­ga il sin­da­co Casto — abbia­mo ragio­na­to e ci sia­mo con­fron­ta­ti sul­le cri­ti­ci­tà del ser­vi­zio svol­to da Acqua­la­ti­na e sul­la neces­si­tà che ogni Comu­ne abbia i giu­sti inve­sti­men­ti per miglio­ra­re la pro­pria rete idri­ca. In que­sto con­te­sto, anche in base alla volon­tà popo­la­re espres­sa dai risul­ta­ti del­le ulti­me ele­zio­ni ammi­ni­stra­ti­ve a Net­tu­no, ho volu­to sol­le­va­re l’anacronistica elar­gi­zio­ne di emo­lu­men­ti per i rap­pre­sen­tan­ti di par­te pub­bli­ca nel cda di Acqua­la­ti­na che, al momen­to, sono lon­ta­ni dagli inte­res­si dei cit­ta­di­ni la cui pro­pen­sio­ne è sicu­ra­men­te ver­so la richia­ma­ta volon­tà refe­ren­da­ria dell’acqua pub­bli­ca”.
Aggiun­ge infi­ne Casto che “nel­l’in­con­tro è anche emer­so che uno degli inve­sti­men­ti di Acqua­la­ti­na sareb­be quel­lo del­l’ac­qui­sto di una sede da 26 milio­ni di euro e tut­to ciò con la giu­sti­fi­ca­zio­ne che ades­so si paga­no poco più di 300 mila euro all’an­no per l’af­fit­to di par­te del­la Tor­re 10 a Lati­na Fio­ri”. “Lo riten­go paz­ze­sco” dice Casto che sul­la richie­sta di aumen­to del­la bol­let­ta del 9% pro­se­gue dicen­do di ave­re “l’im­pres­sio­ne che in que­sto modo si ren­da appe­ti­bi­le la socie­tà a even­tua­li acqui­ren­ti qua­li ACEA e di cui ormai mol­te voci gira­no”. “Il pro­ble­ma — aggiun­ge il sin­da­co di Net­tu­no — è la rete idri­ca e i rela­ti­vi e rea­li inve­sti­men­ti sul ter­ri­to­rio che dovreb­be­ro esse­re mag­gior­men­te omo­ge­nei per ragio­na­re in modo prag­ma­ti­co sul­le richie­ste di Acqua­la­ti­na”. “In ogni caso — con­clu­de — ho avu­to la net­ta sen­sa­zio­ne che nel­la con­fe­ren­za dei sin­da­ci la musi­ca è cam­bia­ta e che la poli­ti­ca ha ormai intra­pre­so la dire­zio­ne del­la mag­gio­re tute­la del­la volon­tà refe­ren­da­ria”.

Related Images: