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ALBANO LAZIALE: DEPOSITATO UN ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PER FARE CHIAREZZA SULL’INCENDIO DI RONCIGLIANO
19/07/2016Questo articolo è stato letto 3883 volte!
ALBANO LAZIALE: DEPOSITATO UN ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PER FARE CHIAREZZA SULL’INCENDIO DI RONCIGLIANO
Il Sindaco in data 1.07.2016, nelle ore successive al divampare dell’incendio della discarica di Roncigliano, “al fine di determinare la consistenza e l’estensione degli eventuali fenomeni di contaminazione” e “in caso di contaminazione, al fine di valutare le azioni da attivare rivolte a tutelare la salute pubblica indirizzando i dovuti interventi di mitigazione del danno e eventuale bonifica del territorio interessato”, ha formalizzato una richiesta alla Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio affinché fosse fornita “comunicazione di tutti i dati ambientali rilevati e rilevabili e le modalità di indagine volta ad indagare ed interpretare i fenomeni di dispersione e ricaduta al suolo dei prodotti di combustione ingenerati e le loro caratteristiche di pericolosità e persistenza.
La risposta di Arpalazio arrivata l’otto luglio, si limitava a comunicare all’Amministrazione che “per quanto concerne la richiesta di dati relativi alla ricaduta al suolo di prodotti di combustione generati dall’incendio di Roncigliano, si fa presente che nel tavolo tecnico tenuto in Regione in data 04-07-2016 è stato deciso di verificare la presenza degli stessi su colture a foglia larga da prelevare nelle aree circostanti l’impianto della Pontina Ambiente. In data 07-07-2016 personale della ASL locale ha prelevato in loco dei campioni da consegnare ad Arpalazio per le opportune determinazioni analitiche”. La settimana successiva Arpalazio ha inviato al comune di Genzano di Roma una “ricostruzione modellistica volta a determinare con buona approssimazione l’evoluzione dell’evento e l’area che presumibilmente è stata interessata dall’incidente” ovvero la ricostruzione attraverso una simulazione di come la nube si era spostata nel territorio “finalizzata a ricostruire la probabile distribuzione al suolo delle sostanze rilasciate durante l’incendio”.
L’Amministrazione comunale è quindi a tutt’oggi in attesa di risultati “reali” che facciano riferimento a rilevazioni sul territorio sia per quanto riguarda la qualità dell’aria e quindi il rischio inalatorio che per la contaminazione del suolo nell’area di ricaduta dei fumi di combustione. Stessa sorte per gli stessi campionamenti conoscitivi del fogliame nelle aree circostanti la discarica annunciati da Arpalazio nella risposta del l’otto luglio: il Comune di Genzano di Roma è ancora in attesa dei risultati.
Inoltre, nel consiglio straordinario avvenuto ieri in Regione Lazio si è cercato di minimizzare una situazione che invece è evidentemente al collasso e che mette in serie difficoltà cittadini e amministratori locali che si ritrovano in una situazione di reale emergenza per la quale le possibilità di movimento sono esigue.
A questo punto si è reso necessario depositare un esposto presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Velletri affinché vengano disposti “gli opportuni accertamenti” “valutando gli eventuali profili di illiceità e mancanza civile e penale degli stessi e, nel caso, individuare i possibili responsabili e procedere nei loro confronti”.
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