MARINO, IL DISCORSO DI INSEDIAMENTO DI CARLO COLIZZA

MARINO, IL DISCORSO DI INSEDIAMENTO DI CARLO COLIZZA

12/07/2016 0 Di Redazione

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colizza_giuraMARINO, IL DISCORSO DI INSEDIAMENTO DI CARLO COLIZZA

LE LINEE PROGRAMMATICHE IN SINTESI ESPOSTE DAL SINDACO NEL CORSO DEL PRIMO CONSIGLIO COMUNALE

La Cam­pa­gna elet­to­ra­le è fini­ta, a par­ti­re da ora costruia­mo la comu­ni­tà.

Sarà nostro inte­res­se prio­ri­ta­rio che l’Amore per la cit­tà tor­ni a esse­re visi­bi­le nel­la con­di­vi­sio­ne del ter­ri­to­rio. Per nasci­ta o ado­zio­ne, que­sto ter­ri­to­rio è nostro, sta a noi tut­ti difen­der­lo.

La nostra cit­tà  meri­ta rispet­to, quel rispet­to che per anni, da par­te del­la clas­se poli­ti­ca e del­la Cit­ta­di­nan­za, è evi­den­te­men­te man­ca­to.

Nes­su­no è supe­rio­re, il sot­to­scrit­to ha impa­ra­to l’u­mil­tà  dei suoi avi dagli inse­gna­men­ti di suo padre. In par­ti­co­la­re vor­rei ricor­da­re la memo­ria di Car­lo e Dan­te Coliz­za: il pri­mo, mio non­no, noto a tut­ti per la pas­sio­ne di atti­vi­sta e per l’incondizionata uma­ni­tà; il secon­do che rifiu­tò un posto da sena­to­re per  con­ti­nua­re a lavo­ra­re e fare il Con­si­glie­re comu­na­le ad Alba­no.

Sia­mo e restia­mo uma­ni, per sti­mo­la­re un cam­bia­men­to ormai neces­sa­rio ci inte­res­se­re­mo alle idee, indi­pen­den­te­men­te da chi le pro­por­rà.

Ricor­do la pre­ce­den­te Ammi­ni­stra­zio­ne e un Con­si­glio comu­na­le di diver­sa com­po­si­zio­ne.

Il rin­gra­zia­men­to va oggi innan­zi­tut­to ai Cit­ta­di­ni e ai Con­si­glie­ri di Mag­gio­ran­za, miei com­pa­gni di viag­gio, ma andrà  anche ai Con­si­glie­ri di Mino­ran­za: nel­la misu­ra in cui saran­no inte­res­sa­ti ad agi­re nell’interesse dei Cit­ta­di­ni, a risol­ve­re pro­ble­ma­ti­che, a garan­ti­re dirit­ti, a resti­tui­re l’Amore per Mari­no ai mari­ne­si.

 Il Movi­men­to oggi ha l’o­no­re di rap­pre­sen­ta­re la Cit­ta­di­nan­za, ma ricor­do a tut­ti che gli Ammi­ni­stra­to­ri pas­sa­no: è la nostra cit­tà  che resta e, negli ulti­mi anni, pur­trop­po risen­te del­la qua­li­tà  di un’Amministrazione qua­si mal­va­gia.

Non lascia­te­ci soli, lo chie­do innan­zi­tut­to ai Cit­ta­di­ni, non date­ci dele­ghe in bian­co, non vi fida­te e aiu­ta­te­ci a con­trol­la­re: ad apri­re i cas­set­ti di que­sto Comu­ne. Apri­re­mo quei cas­set­ti per resti­tui­re a tut­ti i Cit­ta­di­ni i sogni che meri­ta­no. Quel­lo che pos­so garan­ti­re è che quei cas­set­ti saran­no acces­si­bi­li a tut­ti: anche alla Cor­te dei Con­ti e alla Pro­cu­ra del­la Repub­bli­ca.

Mol­ti sono i pun­ti in cui Mari­no è arre­tra­ta: i rifiu­ti, la gestio­ne del ter­ri­to­rio e la pia­ni­fi­ca­zio­ne urba­ni­sti­ca, il dirit­to a un’ac­qua pota­bi­le e acces­si­bi­le. Ci impe­gne­re­mo con la mas­si­ma atten­zio­ne per la riqua­li­fi­ca­zio­ne del­le enor­mi ric­chez­ze che detie­ne que­sta cit­tà , che i mari­ne­si tor­ne­ran­no ad ama­re.

Rin­gra­zio anco­ra i Cit­ta­di­ni per il soste­gno che han­no dimo­stra­to duran­te la cri­si, degli scor­si gior­ni, gene­ra­ta dal rogo di Ron­ci­glia­no.

A noi sta cam­bia­re, segna­re la discon­ti­nui­tà , da clas­se poli­ti­ca diver­sa e nuo­va. Voglia­mo rilan­cia­re il Pae­se, sen­za mai riven­di­ca­re la nostra con­di­zio­ne di Mag­gio­ran­za e nel mas­si­mo del rispet­to di ogni posi­zio­ne.

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