Marino, dopo la vittoria M5S, il PCI: andremo avanti anche senza e contro il PD!

Marino, dopo la vittoria M5S, il PCI: andremo avanti anche senza e contro il PD!

20/06/2016 0 Di Redazione

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 4453 vol­te!

Maurizio Aversa

Mau­ri­zio Aver­sa

MARINO GOVERNERANNO I CINQUE STELLE. IL PCI CONFERMA ED ESTENDE IL PROPRIO RADICAMENTO.INDICA LA SOLUZIONE A SINISTRA: PIU’ PCI, MENO PD!

In occa­sio­ne del­le riu­nio­ni di par­ti­to e assem­blee che svol­ge­re­mo dal­le pros­si­me set­ti­ma­ne, appro­fon­di­re­mo il nostro pun­to di vista cir­ca l’analisi del­la situa­zio­ne poli­ti­ca qua­le si sta deter­mi­nan­do in Ita­lia e a Mari­no.

Intan­to va pre­so atto che la denun­cia del voto mar­ca­ta­men­te con­tro il Gover­no Ren­zi e con­tro il PD cat­ti­vo inter­pre­te – agli occhi di milio­ni di elet­to­ri – del­la solu­zio­ne da dare a Roma dopo Mafia Capi­ta­le, ha tra­sci­na­to il voto in tut­ta la pro­vin­cia roma­na, e segna­ta­men­te, per quel che ci riguar­da diret­ta­men­te, il comu­ne di Mari­no. Il tra­sci­na­men­to del voto, (dive­nu­to così, test poli­ti­co e non ammi­ni­stra­ti­vo) a span­ne, è un chia­ro voto anti­ren­zia­no che, al di là del meri­to del­le allean­ze, ha puni­to quel­le buo­ne ed otti­me pro­po­ste poli­ti­che e ammi­ni­stra­ti­ve – per non cita­re tut­ti, dicia­mo come Gen­za­no e Mari­no – tut­te gene­ro­sa­men­te offer­te ai cit­ta­di­ni per il miglior bene comu­ne in cui la sini­stra e i comu­ni­sti si sono impe­gna­ti. Pur­trop­po, una pau­ro­sa onda qua­lun­qui­sta, uni­ta alla insop­por­ta­bi­le pro­so­po­pea ren­zia­na del “va tut­to bene”, ha con­tri­bui­to a dare car­te buo­ne in mano a chi “appa­ren­te­men­te” si pre­sen­ta come anti­si­ste­ma. Anche se noi comu­ni­sti rite­nia­mo che così non è.

A livel­lo loca­le, insie­me a tut­to ciò, è con­ta­to senz’altro (ci sono varia­zio­ni per­cen­tua­li che aiu­ta­no a leg­ge­re ciò) lo spi­ri­to di rival­sa del­la destra cac­cia­ta da Palaz­zo Colon­na, che inve­ce di esse­re per le sche­de bian­che (come annun­cia­to pub­bli­ca­men­te) ha lavo­ra­to sodo a por­ta­re acqua al vin­ci­to­re del pri­mo tur­no, con la spe­ran­za, rea­liz­za­ta, di non con­sen­ti­re una alter­na­ti­va con­cre­ta per la gui­da del­la cit­tà. Augu­ria­mo ai cit­ta­di­ni – invi­tan­do­li a seguir­ci nel­la nostra azio­ne di pro­po­sta, di lot­ta e di vigi­lan­za – di ave­re azio­ni posi­ti­ve dal sin­da­co Car­lo Coliz­za e dal­la sua giun­ta, anche se abbia­mo ver­so il M5S for­ti pre­giu­di­zi nega­ti­vi cir­ca il non aver espres­sa­men­te respin­to il voto di destra che gli è sta­to offer­to e pra­ti­ca­to, come testi­mo­nia­no le pre­sen­ze di segua­ci dell’ex sin­da­co reo­con­fes­so alle pub­bli­che mani­fe­sta­zio­ni del M5S (le stes­se in cui era­no i par­la­men­ta­ri M5S).

La nostra pre­sen­za e la nostra azio­ne futu­ra, rin­gra­zian­do tut­te le for­ze poli­ti­che e civi­che che ci han­no visto affia­ta­ti in que­sta espe­rien­za elet­to­ra­le – in modo par­ti­co­la­re Sel ed Eleo­no­ra Di Giu­lio – sarà d’ora in avan­ti, insie­me alla linea gene­ra­le che stia­mo per deter­mi­na­re a livel­lo nazio­na­le con la rico­sti­tu­zio­ne del PCI a fine mese a Bolo­gna, impron­ta­ta a dimo­stra­re che occor­re più poli­ti­ca e più sini­stra. Sem­pli­fi­can­do in una paro­la d’ordine per la sini­stra: occor­re Più PCI e meno PD! Rin­gra­zia­mo con un abbrac­cio fra­ter­no i 314 elet­to­ri comu­ni­sti che ora sono una base più ampia del­la nostra for­za ini­zia­le dal­la qua­le ripar­ti­re­mo per ren­de­re con­cre­to e quo­ti­dia­no il ruo­lo dei comu­ni­sti a Mari­no, nei Castel­li roma­ni e nel Pae­se.

Le sem­pli­ci­sti­che e liqui­da­to­rie paro­le d’ordine (né destra e né sini­stra) che il nuo­vo qua­lun­qui­smo met­te in cam­po fa il paio per met­te­re a dispo­si­zio­ne del libe­ri­smo e del capi­ta­li­smo in Ita­lia, due “par­ti­ti del­la nazio­ne”: quel­lo ren­zia­no e quel­lo pen­ta­stel­la­to. Per que­sto la scor­cia­to­ia movi­men­ti­sta o la costru­zio­ne in labo­ra­to­rio di fan­ta­sio­si par­ti­ti di sini­stra sono un’arma spun­ta­ta. I lavo­ra­to­ri, gli oppres­si e i cit­ta­di­ni han­no biso­gno di inter­pre­ti veri dei pro­pri biso­gni pri­ma­ri. Han­no biso­gno del­le idee comu­ni­ste, del Par­ti­to Comu­ni­sta. A livel­lo loca­le, chi si attar­da in ana­li­si e pro­po­si­zio­ni per­so­na­li­sti­che del­la vicen­da elet­to­ra­le e poli­ti­ca fug­ge dal­la real­tà e dal­le respon­sa­bi­li­tà e vuo­le oscu­ra­re il ruo­lo del PCI che inve­ce tor­na pre­po­ten­te­men­te: non per nul­la, il PCI, in que­sto sfa­ce­lo del cen­tro­si­ni­stra pid­di­no, è l’unica for­za ad aver più che rad­dop­pia­to i pro­pri con­sen­si! Andre­mo avan­ti anche sen­za e con­tro il PD!

Related Images: