MARINO; DI GIULIO SUL DIVINO AMORE: E’ UNA QUESTIONE DI COMPETENZA E DI CHIAREZZA.

MARINO; DI GIULIO SUL DIVINO AMORE: E’ UNA QUESTIONE DI COMPETENZA E DI CHIAREZZA.

13/06/2016 0 Di Redazione

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Di GiulioMARINO; DI GIULIO SUL DIVINO AMORE: E’ UNA QUESTIONE DI COMPETENZA E DI CHIAREZZA.

La cam­pa­gna elet­to­ra­le a Mari­no sem­bra ave­re un tema sem­pre mol­to cal­do, che accen­de i toni e, spes­so, infiam­ma gli ani­mi. Stia­mo par­lan­do del­la lot­tiz­za­zio­ne del Divi­no Amo­re, o meglio: tut­ti par­la­no del Divi­no Amo­re. Pro­va a riba­di­re la sua posi­zio­ne e avan­za una pro­po­sta Eleo­no­ra Di Giu­lio, can­di­da­ta a Sin­da­co del cen­tro­si­ni­stra nel pros­si­mo bal­lot­tag­gio di dome­ni­ca 19 giu­gno. ” Io sono sta­ta in pri­ma fila con­tro la lot­tiz­za­zio­ne del Divi­no Amo­re. Ho fir­ma­to il ricor­so al TAR e la mozio­ne in Con­si­glio Comu­na­le. Sfi­do chiun­que a smen­ti­re que­sto mio per­cor­so. E, aggiun­go in maiu­sco­lo e sot­to­li­nea­to IO NON HO CAMBIATO IDEA. Det­to ciò, io so benis­si­mo che la vicen­da è com­ples­sa: basti pen­sa­re che in Comu­ne, sot­to la voce ” Divi­no Amo­re “, ci sono miglia­ia di pagi­ne di atti e docu­men­ti.  Per que­sto sosten­go che occor­re andar­le a vede­re tut­te. E que­sto per­ché le miglia­ia di paro­le che stia­mo ascol­tan­do in que­sti ulti­mi gior­ni di cam­pa­gna elet­to­ra­le, sono vaghe, con­fu­se e, nel­la mag­gior par­te dei casi, infon­da­te. La dif­fe­ren­za tra me ed altri  è che le mie affer­ma­zio­ni sono pub­bli­che, alla luce del sole, scrit­te in mol­ti comu­ni­ca­ti e affer­ma­te in tut­ti i comi­zi e gli incon­tri che ten­go quo­ti­dia­na­men­te. Altri, maga­ri in pri­va­to dico­no che ho ragio­ne, sal­vo  poi, da qual­che pal­co o — peg­gio — sui social, esi­bir­si nel­l’ar­te del­le  pro­mes­se, come i più fan­ta­sio­si scrit­to­ri  di favo­le. Que­sti signo­ri pro­met­to­no che, se andran­no a Palaz­zo Colon­na, con un col­po di spu­gna siste­me­ran­no tut­to. Nei docu­men­ti con­te­nu­ti nei fal­do­ni che sono den­tro Palaz­zo Colon­na, ci saran­no  atti vizia­ti in ori­gi­ne, e quin­di facil­men­te annul­la­bi­li, e altri più com­ples­si, che van­no stu­dia­ti bene per esse­re resi inno­cui.  Io riman­go del­la mia idea: non abbia­mo biso­gno di altre case. E su que­sto vor­rei chia­ma­re tut­ti quel­li che la pen­sa­no come me: con­di­vi­dia­mo que­sta respon­sa­bi­li­tà.

Pro­por­rò, al pri­mo Con­si­glio Comu­na­le uti­le, la costi­tu­zio­ne di una Com­mis­sio­ne Spe­cia­le, così come pre­ve­de lo Sta­tu­to Comu­na­le all’art. 15 com­ma 3. Reci­ta l’ar­ti­co­la­to del­lo Sta­tu­to: le com­mis­sio­ni, per­ma­nen­ti o spe­cia­li, pos­so­no svol­ge­re inda­gi­ni cono­sci­ti­ve su que­stio­ni di pro­pria com­pe­ten­za e dispor­re l’au­di­zio­ne di diri­gen­ti del Comu­ne, di isti­tu­zio­ni non­ché di rap­pre­sen­tan­ti di orga­niz­za­zio­ni, asso­cia­zio­ni ed enti e acqui­si­re pare­ri e osser­va­zio­ni di esper­ti cit­ta­di­ni e orga­niz­za­zio­ni socia­li. In que­sto modo, la Com­mis­sio­ne for­ma­ta da con­si­glie­ri comu­na­li di tut­ti i grup­pi, potreb­be visio­na­re tut­te le car­te e far par­te­ci­pa­re alla costru­zio­ne del­la deli­be­ra da por­ta­re in Con­si­glio esper­ti, asso­cia­zio­ni che per anni sono sta­te in cam­po su que­sta vicen­da. Di più: potreb­be dare voce a tut­ti colo­ro che oggi non han­no voce in Con­si­glio. E’ una pro­po­sta che sta nel sol­co del­la mia idea di Comu­ne: un Ente par­te­ci­pa­to, che com­pie scel­te impor­tan­ti con­sa­pe­vo­le che le stra­de da intra­pren­de­re sono deci­se dal­la mag­gio­ran­za dei cit­ta­di­ni e non solo da quel­li che sie­do­no a Palaz­zo Colon­na. ”

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