A Castelnuovo (Tn) per loro libro su profughi prima guerra mondiale gli alunni delle scuole di Carpineto

A Castelnuovo (Tn) per loro libro su profughi prima guerra mondiale gli alunni delle scuole di Carpineto

01/06/2016 0 Di Redazione

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Castelnuovo - da sx Matteo Battisti, Elena Demonte 103 anni ultima profuga in vita, Ivano Lorenzin 1A Castel­nuo­vo (Tn) per loro libro su pro­fu­ghi pri­ma guer­ra mon­dia­le gli alun­ni del­le scuo­le di Car­pi­ne­to

A Castel­nuo­vo in Val­su­ga­na è sta­to pre­sen­ta­to il pro­get­to “Cet­to, chi­sti sò com­me nnu! – 1916/1919 i pro­fu­ghi di Castel­nuo­vo Val­su­ga­na a Car­pi­ne­to Roma­no”, cura­to dagli stu­den­ti del­la scuo­la secon­da­ria di pri­mo gra­do dell’I.C.Statale “Leo­ne XIII” e del­la Scuo­la Pri­ma­ria Pari­ta­ria “Leo­ne XIII” di Car­pi­ne­to Roma­no e dagli stu­den­ti del­la Scuo­la Pri­ma­ria “Tito Goz­zer” di Castel­nuo­vo, segui­ti dagli inse­gnan­ti Ornel­la Ste­ni­co, Nico­let­ta Maca­li e Ste­fa­no Gel­so­mi­ni, alla pre­sen­za del­la Pre­si­den­te del Con­si­glio Regio­na­le del Tren­ti­no Alto Adi­ge, on. Chia­ra Avan­zo: “la Guer­ra è sem­pre nega­ti­va, ma qual­co­sa di posi­ti­vo lo ha lascia­to: ha fat­to nasce­re ami­ci­zia. Oggi, cen­t’an­ni dopo, sie­te voi i pro­ta­go­ni­sti”, ha det­to l’on.Avanzo agli 84 alun­ni di Castel­nuo­vo e Car­pi­ne­to Roma­no, che han­no affol­la­to il tea­tro comu­na­le di Castel­nuo­vo. Una sto­ria che si è incro­cia­ta nel­l’a­go­sto 1916 quan­do 90 pro­fu­ghi di Castel­nuo­vo, pro­ve­nien­ti dal­la loro pri­ma desti­na­zio­ne Poten­za, giun­se­ro a Car­pi­ne­to Roma­no e vi sog­gior­na­ro­no fino al 1919. Del­la loro per­ma­nen­za rima­ne trac­cia nel­le mol­te let­te­re e docu­men­ti con­ser­va­ti nel­l’Ar­chi­vio Sto­ri­co e nei regi­stri ana­gra­fi­ci di Car­pi­ne­to Roma­no. Pro­prio da qui, cen­t’an­ni dopo è par­ti­ta la volon­tà di rial­lac­cia­re i fili.

Castelnuovo - gli alunni da sx Gioia Di Clemente, Carlo Brendolise, Ivano Lorenzin, Chiara Avanzo e Matteo BattistiNe è nato un libro, che rac­co­glie que­ste testi­mo­nian­ze, con l’in­tro­du­zio­ne di Fran­ce­sco Friz­ze­ra dell’Università di Tren­to e Dona­to Ver­ra­stro dell’Università di Saler­no e che ha avu­to il logo ed il patro­ci­nio oltre che dei Comu­ni di Car­pi­ne­to Roma­no e di Castel­nuo­vo, anche del­la Regio­ne Tren­ti­no Alto Adi­ge (che ha anche finan­zia­to il pro­get­to) ed il Logo uffi­cia­le del Cen­te­na­rio del­la pri­ma guer­ra mon­dia­le da par­te del­la Strut­tu­ra di Mis­sio­ne per gli Anni­ver­sa­ri di inte­res­se nazio­na­le del­la Pre­si­den­za del Con­si­glio dei Mini­stri.

Gli alun­ni han­no sapu­to rico­strui­re i nomi dei pro­fu­ghi val­su­ga­not­ti, e tra que­sti Ele­na Demon­te, 103 anni, l’unica di loro anco­ra in vita, era sedu­ta in pri­ma fila ad ascol­ta­re i can­ti e la let­tu­ra del­le let­te­re da par­te dei bam­bi­ni di oggi. Ave­va 3 anni Ele­na quan­do arri­vò a Car­pi­ne­to con mam­ma Caro­li­na Loren­zi, papà Lui­gi Demon­te e le quat­tro sorel­le. Tra le otto per­so­ne di Castel­nuo­vo che mori­ro­no a Car­pi­ne­to anche la sua mam­ma e la figlia che por­ta­va in grem­bo.

Castelnuovo - il libro presentato dai ragazziNel­le let­te­re emer­ge la man­can­za di gene­ri di pri­ma neces­si­tà, non afflui­va­no gra­no e fari­na. Abbia­mo anche sco­per­to l’u­ti­liz­zo del­le orti­che per cuci­na­re, da noi non si usa­va­no o l’introduzione del­le pan­to­fo­le di pez­za”, ha spie­ga­to il pro­fes­sor Gel­so­mi­ni, ricor­dan­do che i pro­fu­ghi a Car­pi­ne­to han­no lascia­to un segno tan­gi­bi­le: un pon­te in fer­ro che col­le­ga due quar­tie­ri.

Non solo un libro, anche la mostra “Vet­tu­ra pro­fu­ghi pron­ta” con la ripro­du­zio­ne del­le lettere/cartoline più signi­fi­ca­ti­ve è sta­ta dona­ta dal­le Scuo­le al Comu­ne di Castel­nuo­vo: il tito­lo ripren­de le paro­le scrit­te nel tele­gram­ma invia­to dal Capo­sta­zio­ne di Segni Sca­lo (oggi Col­le­fer­ro) al Sin­da­co di Car­pi­ne­to per infor­mar­lo che i vago­ni dei tre­ni per ripor­ta­re a casa i pro­fu­ghi era­no pron­ti. Con i tre pan­nel­li è sta­ta dona­ta al Comu­ne di Castel­nuo­vo la ripro­du­zio­ne in digi­ta­le di tut­ti i docu­men­ti.

Malga Civeron - il cimitero di guerra austriaco (2)Un pro­get­to che ripor­ta ricor­di e memo­ria nel­la ter­ra da cui sono par­ti­ti i nostri pro­fu­ghi, ren­den­do pie­na digni­tà ai loro sacri­fi­ci”, ha com­men­ta­to il sin­da­co di Castel­nuo­vo, Iva­no Loren­zin, “Un seco­lo fa i nostri avi furo­no accol­ti come fra­tel­li, ora sia­mo riu­si­ti a recu­pe­ra­re que­sta sto­ria e rico­strui­re un lega­me. Per noi è solo il pun­to di par­ten­za”.

Abbia­mo cer­ca­to di ospi­tar­li nel modo miglio­re pos­si­bi­le. Par­tia­mo ora da que­sta ricer­ca per far rina­sce­re la nostra ami­ci­zia, rian­no­dan­do il filo”, ha aggiun­to il sin­da­co di Car­pi­ne­to Mat­teo Bat­ti­sti pro­po­nen­do l’av­vio di scam­bi sco­la­sti­ci tra i due comu­ni e la crea­zio­ne di una pic­co­la bor­sa di stu­dio per tesi di lau­rea su que­sto argo­men­to: “Il libro rac­co­glie un deci­mo del­le testi­mo­nian­ze tro­va­te, sareb­be bel­lo che qual­cu­no appro­fon­dis­se e com­ple­tas­se la ricer­ca”, ha con­clu­so Gel­so­mi­ni.

Monte Civerone - statua del soldato italiano all'inizio del percorso per il Monte OrtigaraUn lavo­ro cora­le di  due comu­ni­tà” ha sot­to­li­nea­to l’Assessore alle Poli­ti­che Socia­li, Gio­ia Di Cle­men­te, che ha accom­pa­gna­to i ragaz­zi a Castel­nuo­vo “voglio anche rin­gra­zia­re in par­ti­co­lar modo tut­to il per­so­na­le dell’Amministrazione Comu­na­le che ha aiu­ta­to gli alun­ni nel­le ope­ra­zio­ni di ricer­ca sia nell’Archivio Sto­ri­co che in Ana­gra­fe”.

Ceri­mo­nie come que­sta” ha con­clu­so il prof. Friz­ze­ra “sono impor­tan­ti per ricon­se­gna­re la memo­ria e far­ci capi­re l’importanza del­la acco­glien­za”.

La mat­ti­na­ta è pro­se­gui­ta con un’escursione sul Mon­te Cive­ro­ne sot­to il Mon­te Orti­ga­ra, l’omaggio degli alun­ni al cimi­te­ro di guer­ra austria­co di Mal­ga Cive­ron ed il pran­zo pre­pa­ra­to dal loca­le grup­po alpi­ni per i ragaz­zi.

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