Marino, Di Giulio: Avviciniamo il Comune ai cittadini

Marino, Di Giulio: Avviciniamo il Comune ai cittadini

30/05/2016 0 Di Redazione

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eleonora_di_giulio_4-680x365Mari­no, Di Giu­lio: Avvi­ci­nia­mo il Comu­ne ai cit­ta­di­ni

“Ho incon­tra­to tan­ti cit­ta­di­ni in que­sto mese di cam­pa­gna elet­to­ra­le. Ho par­la­to con tut­ti, a Mari­no e in tut­te le fra­zio­ni — dichia­ra Eleo­no­ra Di Giu­lio, can­di­da­ta del cen­tro sini­stra del­la cit­ta­di­na dei Castel­li Roma­ni — e vi pos­so dire che la doman­da più ricor­ren­te è sta­ta quel­la rela­ti­va agli uffi­ci comu­na­li. Ho ricor­da­to a tut­ti, per dove­re di cro­na­ca, che l’am­mi­ni­stra­zio­ne pas­sa­ta — inten­do il cen­tro destra — nel­le sue legi­sla­tu­re ha pen­sa­to bene di spo­sta­re gli uffi­ci comu­na­li pre­sen­ti nel­le fra­zio­ni in un uni­co edi­fi­cio. Di più: un uni­co edi­fi­cio lon­ta­no dal cen­tro abi­ta­to, con impos­si­bi­li­tà di par­cheg­gio e sen­za alcun col­le­ga­men­to con i mez­zi pub­bli­ci. Ades­so, ma la cam­pa­gna elet­to­ra­le non smet­te di stu­pir­mi, pen­sa­no pure di spo­sta­re alcu­ni uffi­ci di Palaz­zo Colon­na. Dove? Rispo­sta vaga: dico­no in un’al­tra par­te — non ben defi­ni­ta — del ter­ri­to­rio. Al momen­to, altre voci di espo­nen­ti poli­ti­ci sin­to­niz­za­te su que­sto pro­ble­ma non ce ne sono. Gli altri can­di­da­ti sem­pli­ce­men­te, non ne par­la­no. Per qual­cu­no, anzi, è suf­fi­cien­te risol­ve­re que­sto pro­ble­ma par­lan­do del­le poten­zia­li­tà del­la Rete e di Inter­net.

Bene, io pen­so che occor­ra da subi­to cer­ca­re un nuo­vo edi­fi­cio nel­le fra­zio­ni, per sosti­tui­re la sede attua­le. Un edi­fi­cio che sia cen­tra­le; che abbia un par­cheg­gio; che garan­ti­sca la pos­si­bi­li­tà di esse­re rag­giun­to dai mez­zi pub­bli­ci. Per fare que­sto c’è biso­gno di tem­po, di risor­se eco­no­mi­che e atti ammi­ni­stra­ti­vi com­ples­si. Sareb­be faci­le dire che si fa tut­to subi­to: sareb­be però una favo­la, e io di favo­le non ne rac­con­to.  E vi spie­go per­ché: pro­met­te­re un nuo­vo gran­de edi­fi­cio comu­na­le uni­co su tutat Mari­no, come pro­met­te  qual­cu­no pesa un sac­co di sol­di e il tema del­le risor­se eco­no­mi­che è spes­so elu­so dal­la cam­pa­gna elet­to­ra­le. Infat­ti, gli altri can­di­da­ti non ne par­la­no. Eppu­re, il cen­tro destra ne pro­met­te  uno. Io chie­do: ma dove? E con qua­li risor­se? E poi: é prio­ri­ta­rio costrui­re scuo­le e pale­stre oppu­re una cat­te­dra­le comun­que lon­ta­na dai cit­ta­di­ni di Mari­no cen­tro?

Chie­do fin d’o­ra tut­ta la com­pe­ten­za e le ener­gie dei dipen­den­ti comu­na­li, per tro­va­re le solu­zio­ni giu­ste, per sem­pli­fi­ca­re al mas­si­mo la mac­chi­na buro­cra­ti­ca, per esse­re dav­ve­ro dal­la par­te dei cit­ta­di­ni. E’ mia inten­zio­ne, in qua­li­tà di Sin­da­co, pre­mia­re quei dipen­den­ti che ci pro­pon­go­no pro­get­ti con­cre­ti per vin­ce­re que­sta sfi­da. L’i­dea ini­zia­le è quel­la di ave­re altri uffi­ci infor­ma­zio­ni dislo­ca­ti sul ter­ri­to­rio. Un uffi­cio, chia­mia­mo­lo di pri­mo livel­lo, dove il cit­ta­di­no va a chie­de­re infor­ma­zio­ni e dove sia pos­si­bi­le — per esem­pio — ave­re un cer­ti­fi­ca­to a vista oppu­re ave­re la pos­si­bi­li­tà di pre­no­tar­lo. Mas­si­ma atten­zio­ne anche per i pro­fes­sio­ni­sti, le azien­de e i cit­ta­di­ni più esper­ti da un pun­to di vista tec­no­lo­gi­co. Pen­so alla pos­si­bi­li­tà di met­te­re a dispo­si­zio­ne, pre­via pre­no­ta­zio­ne, un col­le­ga­men­to anche video con i fun­zio­na­ri. Insom­ma cer­chia­mo, nei limi­ti di risor­se finan­zia­rie mol­to ristret­te, di por­ta­re gli uffi­ci vici­no ai cit­ta­di­ni e non il con­tra­rio. L’o­biet­ti­vo è quel­lo di una cono­scen­za più capil­la­re del ter­ri­to­rio, dei suoi abi­tan­ti, dei suoi pro­ble­mi, del­le sue poten­zia­li­tà e la valo­riz­za­zio­ne e la sti­mo­la­zio­ne del­la rete di rela­zio­ni, for­ma­li e infor­ma­li, che si instau­ra attra­ver­so l’in­te­ra­zio­ne con la rete dei ser­vi­zi isti­tu­zio­na­li. Uti­liz­zan­do — con­clu­de la Di Giu­lio — la leva tec­no­lo­gi­ca con la sem­pli­fi­ca­zio­ne del sito comu­na­le e l’u­ti­liz­zo isti­tu­zio­na­le dei social, ma ricor­dan­do sem­pre che non si può sosti­tui­re com­ple­ta­men­te il con­tat­to uma­no.”

 

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