Marino, Girotti (Costruiamo il Decentramento): “Riportare l’attenzione sulle piccole frazioni di Marino, Castelluccia, Due Santi e Fontana Sala, e ascoltare i cittadini. La politica riparta da questo.”

Marino, Girotti (Costruiamo il Decentramento): “Riportare l’attenzione sulle piccole frazioni di Marino, Castelluccia, Due Santi e Fontana Sala, e ascoltare i cittadini. La politica riparta da questo.”

30/05/2016 1 Di Redazione

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Gabriele Girotti

Gabrie­le Girot­ti

Mari­no, Girot­ti (Costruia­mo il Decen­tra­men­to): “Ripor­ta­re l’attenzione sul­le pic­co­le fra­zio­ni di Mari­no, Castel­luc­cia, Due San­ti e Fon­ta­na Sala, e ascol­ta­re i cit­ta­di­ni. La poli­ti­ca ripar­ta da que­sto.”

         “Ho accet­ta­to la pro­po­sta di Ste­fa­no Cec­chi di can­di­dar­mi per­ché cre­do che Mari­no abbia biso­gno che ognu­no di noi si ado­pe­ri per ren­der­la miglio­re”. Que­ste le moti­va­zio­ni che han­no spin­to ad accet­ta­re la sua pri­ma can­di­da­tu­ra come Con­si­glie­re Comu­na­le nel­la lista ‘Costruia­mo il Decen­tra­men­to’ a soste­gno di Ste­fa­no Cec­chi, Gabrie­le Girot­ti.

         Inge­gne­re spe­cia­liz­za­to, da anni vive a Castel­luc­cia e cono­sce bene i pro­ble­mi del­la fra­zio­ne. “Per anni sia­mo sta­ti dimen­ti­ca­ti da tut­te le ammi­ni­stra­zio­ni, l’unico che ci ha ascol­ta­to ed aiu­ta­to è sta­to Ste­fa­no Cec­chi e que­sto non lo dimen­ti­chia­mo. Qui man­ca­no le stra­de asfal­ta­te, i mar­cia­pie­di e l’illuminazione pub­bli­ca. Met­to a dispo­si­zio­ne la mia per­so­na e le mie com­pe­ten­ze uma­ne e pro­fes­sio­na­li per dare voce a que­sta par­te del ter­ri­to­rio trop­po spes­so ina­scol­ta­ta.

         Abbia­mo biso­gno di stra­de più sicu­re, pas­sag­gi pedo­na­li e sema­fo­ri, par­chi ed aree ver­di in cui far gio­ca­re i bam­bi­ni. Anche la gestio­ne dei rifiu­ti in que­ste zone deve esse­re rivi­sta, non solo per­ché è ina­de­gua­ta alle esi­gen­ze dei cit­ta­di­ni, ma anche per­ché una gestio­ne più ocu­la­ta ed orga­niz­za­ta non può che far bene per le tasche di tut­ti noi.

         Appog­gio Ste­fa­no per­ché la sua è una for­te pas­sio­ne e non avreb­be avu­to neces­si­tà di vive­re attra­ver­so la poli­ti­ca per vive­re, ha una sua atti­vi­tà ed è un pic­co­lo impren­di­to­re cono­sciu­to nel­la zona. Pen­so che la poli­ti­ca dovreb­be esse­re fat­ta da per­so­ne che non abbia­no inte­res­si nasco­sti, men­tre trop­pi arri­va­no a ven­der­si anche l’a­ni­ma. Ven­go da geni­to­ri ope­rai e ne sono orgo­glio­so, lavo­ro dal­le 10 alle 14 ore al gior­no e mi divi­do tra pro­get­ta­zio­ne ricer­ca e svi­lup­po nel­la vita lavo­ra­ti­va in azien­da ed inse­gna­men­to alle scuo­le supe­rio­ri, dove for­mo i ragaz­zi futu­ri tec­ni­ci o inge­gne­ri mec­ca­ni­ci.

         La poli­ti­ca dovreb­be esse­re que­sto: met­te­re le pro­prie com­pe­ten­ze e pro­fes­sio­na­li­tà al ser­vi­zio del­la comu­ni­tà per far cre­sce­re tut­ti e io mi met­to in gio­co, con un occhio di riguar­do a quan­to cono­sco e vivo in pri­ma per­so­na, quin­di dico: ripar­tia­mo dal­le zone tra­scu­ra­te, ripar­tia­mo dall’ascolto del­la gen­te.

         Come cit­ta­di­no mi sono sen­ti­to spes­so abban­do­na­to ed igno­ra­to dal­le isti­tu­zio­ni e dai poli­ti­ci, ecce­zion fat­ta per Ste­fa­no Cec­chi. Ecco, io vor­rei far sì che tut­ti i cit­ta­di­ni aves­se­ro una voce e che le deci­sio­ni in poli­ti­ca si pren­des­se­ro par­ten­do dai loro biso­gni e dal­le loro segna­la­zio­ni. La poli­ti­ca dovreb­be ser­vi­re a que­sto: a risol­ve­re i pro­ble­mi e io vor­rei met­ter­mi a dispo­si­zio­ne per por­ta­re dei cam­bia­men­ti con­cre­ti comin­cian­do da chi è sem­pre venu­to per ulti­mo.”

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