LAZIO; INFRASTRUTTURE, SIMEONE (FI): “STRADE COLABRODO, ZINGARETTI SOSTITUISCA AI PROCLAMI LA SOMMA URGENZA”

LAZIO; INFRASTRUTTURE, SIMEONE (FI): “STRADE COLABRODO, ZINGARETTI SOSTITUISCA AI PROCLAMI LA SOMMA URGENZA”

25/05/2016 0 Di Redazione

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Giuseppe Simeone

Giu­sep­pe Simeo­ne

LAZIO; INFRASTRUTTURE, SIMEONE (FI): “STRADE COLABRODO, ZINGARETTI SOSTITUISCA AI PROCLAMI LA SOMMA URGENZA”

“L’emergenza del­le stra­de del Lazio, in pri­mis la Pon­ti­na, non ha biso­gno di annun­ci ma di inter­ven­ti imme­dia­ti. Una situa­zio­ne dram­ma­ti­ca, segna­ta da inci­den­ti quo­ti­dia­ni e spes­so mor­ta­li ed ina­spri­ta dall’assenza di rispo­ste chia­re ed imme­dia­te da par­te di chi gover­na que­sta Regio­ne. Quel­lo che i cit­ta­di­ni, e non una par­te poli­ti­ca, chie­do­no è che a que­sti pro­ble­mi sia data rapi­da solu­zio­ne. Per que­sta ragio­ne, dopo l’inconsistenza del­la rispo­sta rice­vu­ta in aula alla mia inter­ro­ga­zio­ne sul­la Pon­ti­na, ho invia­to una nota al pre­si­den­te Zin­ga­ret­ti, all’assessore Refri­ge­ri e all’amministratore uni­co di Astral, Mal­la­mo, chie­den­do­gli di ricor­re­re, in atte­sa degli inter­ven­ti annun­cia­ti, alla som­ma urgen­za per met­te­re in atto gli inter­ven­ti indi­spen­sa­bi­li e non più riman­da­bi­li per sal­va­guar­da­re la vita dei cit­ta­di­ni. Oggi il ricor­so all’istituto del­la som­ma urgen­za, con­tem­pla­to dal codi­ce degli appal­ti, è l’unico modo per met­te­re in sicu­rez­za la rete infra­strut­tu­ra­le regio­na­le a par­ti­re dal­la S.R.148 Pon­ti­na. Una pro­po­sta che sca­tu­ri­sce dal­la con­sa­pe­vo­lez­za che la sca­den­za, luglio 2016, indi­ca­ta da Zin­ga­ret­ti e Refri­ge­ri per effet­tua­re i lavo­ri sul­la Pon­ti­na non sarà e non può esse­re rispet­ta­ta. I tem­pi tec­ni­ci, tra indi­zio­ne del­la gara dell’appalto, esple­ta­men­to del­le pro­ce­du­re buro­cra­ti­che ine­ren­ti, aggiu­di­ca­zio­ne dei lavo­ri, sot­to­scri­zio­ne del con­trat­to, mes­sa in ope­ra ed ese­cu­zio­ne di tali inter­ven­ti, richie­do­no, e voglia­mo esse­re otti­mi­sti, alme­no qual­che mese. Ad oggi, tra l’altro, non risul­ta che la Regio­ne abbia tra­sfe­ri­to ad Astral le risor­se neces­sa­rie per pro­ce­de­re ad avvia­re l’iter per effet­tua­re tali lavo­ri. Sia­mo a fine mag­gio e, a meno che Zin­ga­ret­ti non abbia la bac­chet­ta magi­ca, quan­to ha dichia­ra­to è pri­vo di qual­sia­si fon­da­men­to. Le stra­de del Lazio sono, come sot­to­li­nea­to anche da tut­te le for­ze dell’ordine, un’arma cari­ca pun­ta­ta sul­la vita dei cit­ta­di­ni e rin­via­re anche di un solo gior­no il loro ade­gua­men­to non è più pos­si­bi­le. Le stra­de su cui viag­gia­no i cit­ta­di­ni e le impre­se non cre­do meri­ti­no nean­che di esse­re defi­ni­te tali. Stia­mo par­lan­do di arte­rie in evi­den­te e pro­lun­ga­to sta­to di abban­do­no. In cui non i chi­lo­me­tri, ma i metri, si pos­so­no con­ta­re sul nume­ro di buche esi­sten­ti. In cui la segna­le­ti­ca oriz­zon­ta­le e ver­ti­ca­le sono solo uno sbia­di­to ricor­do, in cui l’illuminazione è ine­si­sten­te, in cui i guard rail sono per lo più divel­ti o spor­gen­ti, in cui l’asfalto è un cola­bro­do e in cui anche le più sem­pli­ci e bana­li nor­me sul­la sicu­rez­za non sono attua­te. A peg­gio­ra­re la situa­zio­ne si aggiun­ge il gra­ve peri­co­lo cau­sa­to dall’erba che, a cau­sa del­la man­can­za di manu­ten­zio­ne, è cre­sciu­ta a dismi­su­ra sui mar­gi­ni del­le stra­de, sugli spar­ti­traf­fi­co, a ridos­so degli incro­ci, del­le cur­ve, del­le roton­de e degli svin­co­li. Vere e pro­prie fore­ste che copro­no la segna­le­ti­ca, inva­do­no i guard rail ren­den­do di fat­to la visi­bi­li­tà nul­la, anzi assen­te, tan­to da aumen­ta­re in modo espo­nen­zia­le il nume­ro di inci­den­ti e crean­do un peri­co­lo con­cre­to per gli incen­di. Fat­to­ri peri­co­lo­si di gior­no e che di not­te, stan­do anche la man­can­za tota­le di illu­mi­na­zio­ne, sono un osta­co­lo “invi­si­bi­le” che cau­sa inci­den­ti anche mor­ta­li. Oggi que­sta situa­zio­ne deve fini­re e non inten­dia­mo sopras­se­de­re sul fat­to che l’unica rispo­sta pos­si­bi­le, e per­cor­ri­bi­le, sono inter­ven­ti imme­dia­ti e riso­lu­ti­vi. Ulte­rio­ri rin­vii non sono e non saran­no accet­ta­bi­li. E se Zin­ga­ret­ti, Refri­ge­ri e Mal­la­mo si sot­trar­ran­no ad inter­ve­ni­re, e al ruo­lo che gli è sta­to deman­da­to dai cit­ta­di­ni, le tra­ge­die che quo­ti­dia­na­men­te si veri­fi­ca­no su que­ste stra­de e l’inaccettabile tri­bu­to di vite uma­ne che com­por­ta­no avran­no qua­li uni­ci respon­sa­bi­li solo loro. Per una vol­ta alme­no abbia­no il corag­gio di sce­glie­re. Lo stru­men­to per far­lo, la som­ma urgen­za, c’è. Devo­no solo attuar­lo”.

Lo dichia­ra in una nota il con­si­glie­re regio­na­le di For­za Ita­lia, Giu­sep­pe Simeo­ne

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