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Marinelli contro antenne potenzialmente pericolose ai Castelli
24/05/2016Questo articolo è stato letto 3960 volte!
Marinelli contro antenne potenzialmente pericolose ai Castelli
Il vice responsabile regionale dell’Italia dei Diritti si esprime sui rischi delle apparecchiature a Montecompatri, località Pratarena
Riguardo all’installazione, ormai già avviata nella località Pratarena di Montecompatri, di apparati El Towers S.p.A., arriva l’intervento del vice responsabile regionale per l’Italia dei Diritti Vittorio Marinelli che ha voluto commentare il problema delle antenne, in merito alle quali si sono già espressi comitati civici locali, preoccupati sia per i rischi verso la salute dei cittadini che per il danno paesaggistico. “Sembra che il problema si trasferisca da un sito all’altro, ma finché non ci sarà consapevolezza della necessità di cambiare tecnologie, la questione appare irrisolvibile. Viviamo sotto un continuo bombardamento elettromagnetico, partendo dal phon sino all’apparentemente innocuo forno a microonde, già bandito in Russia, vittime di una schizofrenia collettiva. Vediamo da una parte utenti inferociti per il segnale debole sul telefonino, dall’altra mamme sul piede di guerra per il traliccio di fronte alla scuola. A noi sembra uno scontro epocale tra la salute delle persone e gli interessi di un’economia malata e che, anziché deturpare i Castelli Romani o i Colli Albani, sia necessario pensare a soluzioni satellitari. Perciò ben vengano le spedizioni su Marte e Plutone – ha dichiarato ironicamente l’avvocato romano esponente dell’IDD -. Tuttavia, senza aspettare i tempi della NASA, esistono già tecnologie meno invasive, così come scelte economiche di limitazione del danno, tra cui il roaming o la trasmissione via cavo. Per esempio – si domanda — che fine ha fatto il progetto Fido-DECT degli anni ’90, le cui antenne sembravano emettere onde elettromagnetiche meno dannose e che ancora non sono state smantellate? Auspichiamo che l’amministrazione di Montecompatri si informi su queste tecnologie organizzando convegni a tema che sveglino, prima che le cellule tumorali, le coscienze”.
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