Marino, Santarelli ai Comitati di Quartiere: al centro la partecipazione dei cittadini

Marino, Santarelli ai Comitati di Quartiere: al centro la partecipazione dei cittadini

19/05/2016 0 Di Redazione

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IMG_0768S.MARIA DELLE MOLE, GIULIO SANTARELLI  (PSI) AI COMITATI DI QUARTIERE:  “SERVE UN’AMMINISTRAZIONE CHE RIMETTA AL CENTRO LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI.  RIPARTIAMO DALLO STATUTO COMUNALE. FINO AD OGGI VI HANNO CALPESTATO”   
Rispet­to del­le leg­gi urba­ni­sti­che, nuo­va via­bi­li­tà, par­cheg­gi e un duro attac­co alle ulti­me Ammi­ni­stra­zio­ni sul­lo spo­sta­men­to del­la dele­ga­zio­ne :”Vi han­no trat­ta­to come peco­re deci­den­do sul­le vostre teste Man­da­te­li a casa”

San­ta Maria del­le Mole ha biso­gno di ritro­va­re un rap­por­to di fidu­cia e par­te­ci­pa­zio­ne alla vita dell’istituzione comu­na­le. E’ que­sto il dato chia­ro emer­so dall’incontro che il can­di­da­to sin­da­co del Psi, Giu­lio San­ta­rel­li ha avu­to nel pome­rig­gio di ieri pres­so la sede del Cir­co­lo Legam­bien­te Appia Sud “Il Ric­cio” al Par­co Fal­co­ne. Mode­ra­to dal signor Anto­nio Cal­ca­gni, por­ta­vo­ce di varie ini­zia­ti­ve sor­te sul ter­ri­to­rio qua­li il Pro­get­to Uomo Ambien­te, l’associazione Agma e il Comi­ta­to di Quar­tie­re di San­ta Maria del­le Mole, San­ta­rel­li ha illu­stra­to i temi del pro­gram­ma del Par­ti­to Socia­li­sta per Mari­no che mag­gior­men­te inter­cet­ta­no le neces­si­tà del con­te­sto socia­le e ter­ri­to­ria­le del­le fra­zio­ni, incon­tran­do la rispo­sta e il con­fron­to con i resi­den­ti, a pochi gior­ni dall’altro impor­tan­te incon­tro (di cui abbia­mo rife­ri­to in altra nota nda) che è sta­to il sit-in di via Capan­ne di Mari­no, pres­so l’area indi­vi­dua­ta e desti­na­ta da un’altra deli­be­ra del com­mis­sa­rio come iso­la eco­lo­gi­ca. Una zona asso­lu­ta­men­te pros­si­ma ai con­fi­ni del Par­co Fal­co­ne.

FullSizeRenderGiu­lio San­ta­rel­li è quin­di par­ti­to da un tema a lui caro e ripro­po­sto nel suo pro­gram­ma per le Ammi­ni­stra­ti­ve 2016: l’applicazione del­lo Sta­tu­to comu­na­le.
“Nel­lo Sta­tu­to sono dise­gna­ti tut­ti gli isti­tu­ti attra­ver­so i qua­li rea­liz­za­re la par­te­ci­pa­zio­ne dei cit­ta­di­ni alla vita dell’Amministrazione comu­na­le” ha det­to.” Addi­rit­tu­ra, li ho cita­ti nel mio pro­gram­ma, c’erano tre pon­ti fon­da­men­ta­li: in uno si dice­va che pri­ma dell’approvazione del Bilan­cio l’Amministrazione deve con­sul­ta­re i cit­ta­di­ni per spie­ga­re che tipo di Bilan­cio si inten­de appro­va­re e vede­re se ci sono osser­va­zio­ni o pro­po­ste da par­te dei cit­ta­di­ni. La stes­sa cosa in occa­sio­ne di deli­be­re in mate­ria d’urbanistica. Si trat­ta, infat­ti, di un tema che toc­ca così tan­to da vici­no le vite dei cit­ta­di­ni che non è pos­si­bi­le pen­sa­re che se la veda il sin­da­co al chiu­so di una stan­za con un archi­tet­to. La ter­za que­stio­ne è l’istituzione del difen­so­re civi­co, inven­ta­to dal­le demo­cra­zie del nord Euro­pa, di nor­ma un magi­stra­to in pen­sio­ne assun­to dall’Amministrazione comu­na­le che va a occu­pa­re una posi­zio­ne ter­za tra Comu­ne e cit­ta­di­ni tenu­to a rispon­de­re ai cit­ta­di­ni entro un mese alle richie­ste. Tut­ti prov­ve­di­men­ti mai attua­ti a Mari­no da nes­su­no in ven­ti­cin­que anni”.
IMG_0770“D’altra par­te negli ulti­mi ven­ti­tre anni si è com­ple­ta­men­te squa­li­fi­ca­ta la clas­se poli­ti­ca che ha vota­to deli­be­re su prov­ve­di­men­ti urba­ni­sti­ci ille­ga­li sen­za fare la mini­ma obie­zio­ne, sen­za con­si­de­ra­re nep­pu­re che – ha sot­to­li­nea­to San­ta­rel­li rife­ren­do­si nel­lo spe­ci­fi­co alla deli­be­ra com­mis­sa­ria­le sul­la cura del Par­co Fal­co­ne – Mari­no negli ulti­mi ven­ti­cin­que anni non ha acqui­si­to nep­pu­re un metro qua­dra­to di ver­de in più. Sia­mo fer­mi al 1991. Per tut­te que­ste ragio­ni cre­do sia arri­va­to il momen­to di vol­ta­re pagi­na: affi­dan­do l’Amministrazione comu­na­le a per­so­ne che cono­sco­no le leg­gi e cono­sco­no ciò di cui si devo­no occu­pa­re. Negli ulti­mi vent’anni sono sta­te man­da­te inve­ce al Comu­ne per­so­ne che si sono ser­vi­te dell’Amministrazione e non han­no ser­vi­to la col­let­ti­vi­tà” ha pro­se­gui­to San­ta­rel­li.
Le sol­le­ci­ta­zio­ni dei cit­ta­di­ni sono giun­te poi sui pro­ble­mi più strin­gen­ti: via­bi­li­tà e par­cheg­gi oltre alla deci­sio­ne dell’ultima Ammi­ni­stra­zio­ne comu­na­le di chiu­de­re la dele­ga­zio­ne comu­na­le di S.Maria del­le Mole, spo­stan­do­la in vico­lo del Divi­no Amo­re.
FullSizeRender“Le stra­de non basta­no più – ha rispo­sto San­ta­rel­li – per­ché si è deli­be­ra­to con­tro la leg­ge in mate­ria urba­ni­sti­ca. Io non sono con­tro l’edilizia, sia chia­ro, ma sono per­ché si costrui­sca in modo ordi­na­to. A .S. Maria, l’ho scrit­to nel pro­gram­ma, ser­ve un nuo­vo pia­no di via­bi­li­tà e par­cheg­gi, pro­ba­bil­men­te sot­ter­ra­nei per­ché aree da sfrut­ta­re in tal sen­so non ce ne sono ma la via­bi­li­tà è la con­se­guen­za del­la for­te den­si­tà di popo­la­zio­ne deri­va­ta da un’edilizia sba­glia­ta, con­tro le nor­me di leg­ge”.
Sul­lo spo­sta­men­to del­la dele­ga­zio­ne da S. Maria del­le Mole a vico­lo del Divi­no Amo­re, San­ta­rel­li è sta­to duris­si­mo: ”Vi han­no trat­ta­to come peco­re, non vi han­no nem­me­no con­sul­ta­to. Han­no deci­so sul­le vostre teste. Chi ha fat­to que­sto scem­pio ai dan­ni dei cit­ta­di­ni lo cono­sce­te. Han­no nomi e cogno­mi. Ora ave­te l’arma più for­te per man­da­re a casa sia la vec­chia mag­gio­ran­za, sia la vec­chia oppo­si­zio­ne”.

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