MARINO.  BASILICA A PEZZI, SANTARELLI: “LA CAPORALE SI OCCUPA DEL PARROCO; MA NON MI RISPONDE DA 7 MESI SU MAZZAMAGNA”

MARINO. BASILICA A PEZZI, SANTARELLI: “LA CAPORALE SI OCCUPA DEL PARROCO; MA NON MI RISPONDE DA 7 MESI SU MAZZAMAGNA”

16/05/2016 0 Di Redazione

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Marino rmMARINO.  BASILICA A PEZZI, SANTARELLI: “CURIOSO CHE LA CAPORALE USI IL PUGNO DURO CON IL PARROCO MA DA SETTE MESI NON MI RISPONDA SUGLI ATTI ILLEGALI DEL COMUNE NELLE LOTTIZZAZIONI DI VIA MAZZAMAGNA”
“E’ curio­so come il com­mis­sa­rio pre­fet­ti­zio di Mari­no, Enza Capo­ra­le ci ten­ga a far sape­re a tut­ti l’utilizzo del pugno duro, con ordi­nan­ze coer­ci­ti­ve con­tro il par­ro­co, men­tre da set­te mesi non rispon­de alle mie sol­le­ci­ta­zio­ni sul­la natu­ra ille­ga­le del­le lot­tiz­za­zio­ni di via Maz­za­ma­gna”.
Con que­ste paro­le l’onorevole Giu­lio San­ta­rel­li, can­di­da­to sin­da­co di Mari­no per il Par­ti­to Socia­li­sta Ita­lia­no, com­men­ta la noti­zia dell’ordinanza sul ripri­sti­no dell’intonaco del­la fac­cia­ta del­la basi­li­ca di San Bar­na­ba, pub­bli­ca­ta nei gior­ni scor­si sul sito web isti­tu­zio­na­le del Comu­ne di Mari­no.
“Fer­ma restan­do la neces­si­tà e il dove­re da par­te del Comu­ne di inter­ve­ni­re e sol­le­ci­ta­re la mes­sa in sicu­rez­za con la dovu­ta urgen­za di quel­le situa­zio­ni che si rive­la­no di even­tua­le peri­co­lo, riten­go quan­to meno sin­go­la­re se non addi­rit­tu­ra pre­oc­cu­pan­te il silen­zio insen­si­bi­le del­la com­mis­sa­ria di fron­te alle mie nume­ro­se e cir­co­stan­zia­te segna­la­zio­ni rela­ti­ve agli atti ille­ga­li com­mes­si nel Comu­ne di Mari­no in mate­ria urba­ni­sti­ca dal­le pre­ce­den­ti ammi­ni­stra­zio­ni. Nel­lo stes­so tem­po – va avan­ti San­ta­rel­li — cre­do che mon­si­gnor Pie­tro Mas­sa­ri sia un cit­ta­di­no suf­fi­cien­te­men­te respon­sa­bi­le, oltre che un pre­la­to auto­re­vo­le e sti­ma­to, da non meri­ta­re ordi­nan­ze coer­ci­ti­ve da par­te dell’istituzione civi­le.
A Mari­no, del resto, tra i rap­pre­sen­tan­ti del­le Ammi­ni­stra­zio­ni comu­na­li e i vari par­ro­ci che si sono sus­se­gui­ti negli anni, pen­so in par­ti­co­la­re e con affet­to a due figu­re come quel­le di mon­si­gnor Gio­van­ni Lovro­vich e mon­si­gnor Elio Abri, alla gui­da del­la basi­li­ca negli anni in cui sono sta­to sin­da­co io – con­clu­de San­ta­rel­li — c’è sta­to sem­pre un rap­por­to di cor­dia­li­tà e col­la­bo­ra­zio­ne che negli anni Novan­ta è diven­ta­to ancor più con­cre­to nel­la sot­to­scri­zio­ne tra cit­ta­di­ni ser­vi­ta pro­prio alla ristrut­tu­ra­zio­ne dell’intonaco sul­la fac­cia­ta e sul cam­pa­ni­le.
Momen­ti di par­te­ci­pa­zio­ne e uni­tà di inten­ti tra cit­ta­di­ni, fede­li, isti­tu­zio­ni lai­che e reli­gio­se che andreb­be­ro recu­pe­ra­ti e incen­ti­va­ti anzi­ché gela­ti da atteg­gia­men­ti solo buro­cra­ti­ci e a sen­so uni­co che si dimo­stra­no disin­te­res­sa­ti al neces­sa­rio dia­lo­go tra real­tà socia­li così rile­van­ti qua­li sono il Comu­ne e la Chie­sa”.

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