MARINO, SILVANI (PD): “CENTRO ANZIANI DI CAVA DEI SELCI SFRATTATO. SCELTA SBAGLIATA NEI TEMPI E NEI MODI CHE RICADRÀ SULLA NUOVA AMMINISTRAZIONE”

MARINO, SILVANI (PD): “CENTRO ANZIANI DI CAVA DEI SELCI SFRATTATO. SCELTA SBAGLIATA NEI TEMPI E NEI MODI CHE RICADRÀ SULLA NUOVA AMMINISTRAZIONE”

09/05/2016 0 Di Redazione

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Franca Silvani

Fran­ca Sil­va­ni

MARINO, SILVANI (PD): “CENTRO ANZIANI DI CAVA DEI SELCI SFRATTATO. SCELTA SBAGLIATA NEI TEMPI E NEI MODI CHE RICADRÀ SULLA NUOVA AMMINISTRAZIONE”

         Il Cen­tro Anzia­ni di Cava dei Sel­ci ha rice­vu­to il 3 mag­gio scor­so una mis­si­va dal­la Diri­gen­te del Comu­ne di Mari­no che chie­de al Cen­tro Anzia­ni di lascia­re i loca­li entro il 15 giu­gno 2016, ricon­se­gnan­do le chia­vi al Set­to­re Patri­mo­nio del Comu­ne, per con­sen­ti­re l’ampliamento del­la scuo­la dell’infanzia Ippo­li­to Nie­vo a Via Fan­ti­no­li, i cui loca­li con­fi­na­no con la strut­tu­ra.

         “La let­te­ra del Comu­ne mi lascia mol­to per­ples­sa su alcu­ne moda­li­tà appli­ca­te,” affer­ma Fran­ca Sil­va­ni, Segre­ta­ria del Pd di Mari­no. “Innan­zi tut­to, i tem­pi di que­sta let­te­ra han­no poco sen­so: dopo più di un anno che è qui, il Com­mis­sa­rio Pre­fet­ti­zio, a pochi gior­ni dal­la fine del suo man­da­to pres­so il nostro Comu­ne si accor­ge del­la situa­zio­ne del Cen­tro Anzia­ni e del­la scuo­la d’infanzia? Tut­ta que­sta fac­cen­da desta seri inter­ro­ga­ti­vi,” con­ti­nua la Sil­va­ni.

“Appa­re chia­ro che il Comu­ne non abbia affat­to pre­so in con­si­de­ra­zio­ne che i sud­det­ti loca­li furo­no desti­na­ti, con la con­ces­sio­ne per il Pala­ghiac­cio, pro­prio a sco­pi socia­li, quin­di dove­va­no esse­re occu­pa­ti dal Cen­tro Anzia­ni, che è lì appun­to dal 1989 anno del­la sua inau­gu­ra­zio­ne con il Sin­da­co Gio­van­ni­ni, o dal­le asso­cia­zio­ni.

Ovvia­men­te l’ampliamento del­la capa­ci­tà del­la scuo­la d’infanzia a cau­sa dell’aumento del­la popo­la­zio­ne è una prio­ri­tà per il nostro Comu­ne, ma riten­go assur­do che per far spa­zio ad un ser­vi­zio, si tol­ga­no i loca­li ad un’al­tra real­tà impor­tan­te e radi­ca­ta nel­la comu­ni­tà da qua­si 30 anni.

In que­ste ore a Cava dei Sel­ci, a segui­to del­la noti­zia, si sia for­ma­to un Comi­ta­to spon­ta­neo di cit­ta­di­ni, di cui mi ono­ro di far par­te, a soste­gno del Cen­tro Anzia­ni. La nostra comu­ni­tà è già pri­va, come la mag­gior par­te del ter­ri­to­rio mari­ne­se, di pun­ti d’incontro per i resi­den­ti, chiu­de­re il Cen­tro Anzia­ni all’improvviso, richia­man­do una gene­ri­ca discus­sio­ne sul tro­va­re una loca­zio­ne alter­na­ti­va al Cen­tro Anzia­ni, sen­za però indi­ca­re even­tua­li luo­ghi indi­vi­dua­ti né dare garan­zie e tem­pi di ricol­lo­ca­zio­ne cer­ta, ser­ve a poco, se non a taglia­re anco­ra di più gli spa­zi a dispo­si­zio­ne dei cit­ta­di­ni.

Tra l’altro, i loca­li in que­stio­ne, usa­ti per tut­ti que­sti anni dal Cen­tro Anzia­ni, non sono cer­to adat­ti ad ospi­ta­re dei bim­bi pic­co­li, ne con­se­gue la neces­si­tà di lavo­ri di ristrut­tu­ra­zio­ne e adat­ta­men­to, un ban­do di gara, e quin­di tut­ti one­ri che reste­ran­no a cari­co del­la pros­si­ma ammi­ni­stra­zio­ne comu­na­le. Che sen­so ha allo­ra que­sta deci­sio­ne?

Il fat­to che per tut­ti que­sti anni, nes­su­no abbia regi­stra­to un atto patri­mo­nia­le (come si evin­ce dal­la mis­si­va del 3 mag­gio di cui sopra) che attri­buis­se i loca­li al Cen­tro Anzia­ni, sarà for­se dovu­to al fat­to che anco­ra esi­ste un con­ten­zio­so con i costrut­to­ri del Pala­ghiac­cio? Su tale, even­tua­le man­can­za le respon­sa­bi­li­tà sono cer­ta­men­te da accer­ta­re, ma mi chie­do come pos­sa­no, in que­sti 27 anni, le deli­be­re comu­na­li a soste­gno e con­trol­lo del Cen­tro Anzia­ni non vale­re nien­te.

Non si può pen­sa­re che per risol­ve­re un pro­ble­ma se ne crei un altro e soprat­tut­to è dav­ve­ro discu­ti­bi­le che si crei una ‘guer­ra tra debo­li’ del­la socie­tà e si indu­ca a dover deci­de­re a chi dare gli spa­zi tra gli anzia­ni e i bim­bi del­la comu­ni­tà. A che ser­ve que­sto pastic­cio se non a scon­ten­ta­re tut­ti?”

 

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