MARINO, SANTARELLI: ”LE LOTTIZZAZIONI DI VIA DEL DIVINO AMORE E VIA MAZZAMAGNA SONO IL MOTIVO DEL MANCATO ACCORDO TRA PSI E PD”

MARINO, SANTARELLI: ”LE LOTTIZZAZIONI DI VIA DEL DIVINO AMORE E VIA MAZZAMAGNA SONO IL MOTIVO DEL MANCATO ACCORDO TRA PSI E PD”

09/05/2016 2 Di Redazione

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Giulio Santarelli

Giu­lio San­ta­rel­li

AMMINISTRATIVE MARINO, SANTARELLI:”LE LOTTIZZAZIONI DI VIA DEL DIVINO AMORE E VIA MAZZAMAGNA SONO IL MOTIVO DEL MANCATO ACCORDO TRA PSI E PD”

Tra Psi e Pd è man­ca­to l’accordo sull’annullamento del­le lot­tiz­za­zio­ni di via del Divi­no Amo­re e via Maz­za­ma­gna. Sono que­sti i moti­vi che han­no impe­di­to al Par­ti­to Socia­li­sta Ita­lia­no di san­ci­re l’accordo col Par­ti­to Demo­cra­ti­co a Mari­no in vista del­le ele­zio­ni ammi­ni­stra­ti­ve.
Giu­lio San­ta­rel­li, can­di­da­to sin­da­co del Psi, all’indomani del­la pre­sen­ta­zio­ne del­la lista auto­no­ma, tor­na sull’argomento con una det­ta­glia­ta nota.
“Nei gior­ni scor­si su richie­sta del diri­gen­te Pd, Ales­san­dro Colo­ni, nel­la sede del Par­ti­to Demo­cra­ti­co di San­ta Maria del­le Mole si è svol­to l’incontro tra il sot­to­scrit­to e il segre­ta­rio pro­vin­cia­le Roc­co Mau­glia­ni per veri­fi­ca­re in extre­mis l’adesione del Psi alla coa­li­zio­ne mes­sa in atto dal Par­ti­to Demo­cra­ti­co” scri­ve San­ta­rel­li sul­la sua pagi­na Face­book.
“Nono­stan­te le riser­ve più vol­te mani­fe­sta­te da par­te mia sul­la con­dot­ta del Pd e sul rifiu­to ad acco­glie­re le nume­ro­se pro­po­ste dei socia­li­sti per ren­de­re pos­si­bi­le una coa­li­zio­ne ampia e coe­sa, ho rap­pre­sen­ta­to a Mau­glia­ni che il Psi non ave­va da avan­za­re né richie­ste di inca­ri­chi né di altra natu­ra rela­ti­va al pote­re. Di segui­to, quan­do ormai non c’era più tem­po per nego­zia­re, il Psi si è det­to pron­to ad accet­ta­re tut­to, com­pre­sa la natu­ra del­la coa­li­zio­ne e del can­di­da­to sin­da­co scel­ti dal Pd ma su un pun­to non avreb­be potu­to asso­lu­ta­men­te indie­treg­gia­re: quel­lo rela­ti­vo alle lot­tiz­za­zio­ni ille­ga­li del Divi­no Amo­re e di via Maz­za­ma­gna che, se non fer­ma­te, distrug­ge­reb­be­ro 70 etta­ri di suo­lo agri­co­lo del­la zona del vino doc Mari­no e fareb­be­ro sal­ta­re l’equilibrio dell’ecosistema di quel­la par­te di agro roma­no che dal ter­ri­to­rio di Mari­no si insi­nua in quel­lo di Roma”.
“Il pre­si­den­te del­la Regio­ne, Nico­la Zin­ga­ret­ti del Pd – spie­ga con dovi­zia di par­ti­co­la­ri San­ta­rel­li —  dovreb­be ade­ri­re alla pro­po­sta dei socia­li­sti e sospen­de­re la ese­cu­ti­vi­tà del­le deli­be­re, quel­la del Divi­no Amo­re appro­va­ta dal­la Pol­ve­ri­ni e quel­la di via Maz­za­ma­gna appro­va­ta dal­la giun­ta Zin­ga­ret­ti, rimet­ten­do gli atti al Comu­ne di Mari­no affin­ché sia la nuo­va Ammi­ni­stra­zio­ne comu­na­le a veri­fi­car­ne  la legit­ti­mi­tà e la con­for­mi­tà al Pia­no ter­ri­to­ria­le di coor­di­na­men­to, appro­va­to dall’allora giun­ta pro­vin­cia­le pre­sie­du­ta pro­prio da Zin­ga­ret­ti e in vigo­re dal 2010 che per quel­le aree con­tie­ne pre­scri­zio­ni e vin­co­li di ine­di­fi­ca­bi­li­tà asso­lu­ta e che i comu­ni avreb­be­ro dovu­to rece­pi­re nei loro Pia­ni rego­la­to­ri entro due anni, ren­den­do così asso­lu­ta­men­te impro­po­ni­bi­le qua­lun­que ipo­te­si edi­fi­ca­to­ria”.
“La Regio­ne, sia sot­to la pre­si­den­za Pol­ve­ri­ni sia con Zin­ga­ret­ti, anzi­ché appro­va­re le lot­tiz­za­zio­ni ille­ga­li avreb­be dovu­to man­da­re a Mari­no il com­mis­sa­rio ad acta sin dal 2012 affin­ché prov­ve­des­se a deli­be­ra­re nel meri­to e di con­se­guen­za a boc­cia­re sen­za esi­ta­zio­ni le lot­tiz­za­zio­ni in que­stio­ne.  La nostra richie­sta, quin­di, non dovreb­be esse­re nem­me­no sol­le­ci­ta­ta per­ché si trat­ta sem­pli­ce­men­te di garan­ti­re il rispet­to del­le leg­gi e del­le nor­ma­ti­ve degli stru­men­ti urba­ni­sti­ci di area vasta nel gover­no del­le isti­tu­zio­ni pub­bli­che. Tan­to più che, caso uni­co in Ita­lia cre­do, a pre­sen­ta­re il ricor­so al Tar per l’annullamento del­la lot­tiz­za­zio­ne di via Maz­za­ma­gna non è sta­to un pri­va­to cit­ta­di­no ma la Cit­tà metro­po­li­ta­na, ente tito­la­re di com­pe­ten­ze in mate­ria d’urbanistica – aggiun­ge il can­di­da­to sin­da­co socia­li­sta — con moti­va­zio­ni che non lascia­no dub­bi sul­la ille­git­ti­mi­tà e non con­for­mi­tà  al Pia­no ter­ri­to­ria­le di coor­di­na­men­to, che la giun­ta regio­na­le Zin­ga­ret­ti ha appro­va­to per­fi­no sor­vo­lan­do su un pun­to deci­si­vo del­la nor­ma­ti­va urba­ni­sti­ca che impo­ne­va al Comu­ne, tra le altre cose, di chie­de­re il pare­re alla Cit­tà metro­po­li­ta­na del­la Valu­ta­zio­ne Ambien­ta­le Stra­te­gi­ca (VAS), il tut­to age­vo­la­to dai pare­ri tec­ni­ci dei diri­gen­ti di Comu­ne e Regio­ne che ave­va­no inve­ce l’obbligo di espri­me­re, pro­prio in sede tec­ni­ca, il pare­re nega­ti­vo all’approvazione del­le lot­tiz­za­zio­ni in ogget­to.
Per cui è oltre­mo­do gra­ve che la giun­ta regio­na­le in cari­ca, dopo un anno dal ricor­so del­la Cit­tà metro­po­li­ta­na, non abbia avver­ti­to la neces­si­tà di ripa­ra­re all’errore com­piu­to, ripri­sti­nan­do – come avreb­be dovu­to —  l’imperio del­la leg­ge”.
“Il segre­ta­rio pro­vin­cia­le del Pd, Mau­glia­ni – va avan­ti il rac­con­to di San­ta­rel­li —  mi  ha quin­di rispo­sto che su que­sta mate­ria il pre­si­den­te Zin­ga­ret­ti non ascol­ta nep­pu­re il suo par­ti­to.  A que­sto pun­to la con­ver­sa­zio­ne si è gio­co­for­za inter­rot­ta con il mio ram­ma­ri­co pro­prio per­ché il Psi sostie­ne leal­men­te e cor­ret­ta­men­te il gover­no Ren­zi e i rap­por­ti a livel­lo nazio­na­le tra Psi e Pd sono di lea­le e cor­ret­ta col­la­bo­ra­zio­ne, come del resto in sede loca­le nei mesi tra­scor­si, dove nel cor­so degli incon­tri avve­nu­ti era sta­to pro­prio il Psi il più con­vin­to asser­to­re del ruo­lo cen­tra­le che nel­la coa­li­zio­ne spet­ta­va al Pd”.
“Que­ste le ragio­ni per cui la coa­li­zio­ne del Pd non ha potu­to avva­ler­si dell’adesione del Psi che per­ciò ha pre­sen­ta­to la sua lista e il suo pro­gram­ma con l’indicazione del sot­to­scrit­to come can­di­da­to sin­da­co che a que­sto pun­to può van­ta­re una costan­te e inin­ter­rot­ta oppo­si­zio­ne ai disa­stri com­piu­ti dal cen­tro­de­stra a Mari­no che fin dall’inizio ha potu­to con­ta­re sul­la con­ni­ven­za di Astor­re e Mon­ti­no, allo­ra rispet­ti­va­men­te pre­si­den­te del Con­si­glio regio­na­le e asses­so­re all’Urbanistica del­la Regio­ne Lazio, e ora del pre­si­den­te Zin­ga­ret­ti” aggiun­ge
“La sor­di­tà di Zin­ga­ret­ti è ancor più da rimar­ca­re se si pen­sa che alla mia richie­sta di revo­ca del­la deli­be­ra sul Divi­no Amo­re del 10 apri­le 2014 lui stes­so mi rispo­se: “Sia­mo con­cen­tra­ti a tro­va­re una solu­zio­ne che rispet­ti la leg­ge e le rego­le”, con ciò ammet­ten­do che quel­la lot­tiz­za­zio­ne non rispet­ta­va né leg­gi né rego­le. Nono­stan­te le mie suc­ces­si­ve rei­te­ra­te sol­le­ci­ta­zio­ni per invi­tar­lo a prov­ve­de­re di con­se­guen­za – con­clu­de la nota di Giu­lio San­ta­rel­li —   Zin­ga­ret­ti non ha più dato alcu­na  rispo­sta né per comu­ni­car­mi even­tua­li erro­ri nel­la mia valu­ta­zio­ne, né per prov­ve­de­re a revo­ca­re o quan­to­me­no a sospen­de­re la ese­cu­ti­vi­tà di que­gli atti ille­ga­li”.

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