Con il M5S l’onestà è tornata di moda. Casto: “Noi abbiamo le mani libere. Pronti ad amministrare per far risorgere Nettuno”

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Con il M5S l’o­ne­stà è tor­na­ta di moda. Casto: “Noi abbia­mo le mani libe­re. Pron­ti ad ammi­ni­stra­re per far risor­ge­re Net­tu­no”

Il can­di­da­to sin­da­co del M5S, Ange­lo Casto, che sta incon­tran­do su invi­to i cit­ta­di­ni di Net­tu­no, casa per casa, è orgo­glio­so di come la cit­tà e anche par­te del­la poli­ti­ca ha rece­pi­to il gri­do di ONESTÀ, pro­nun­cia­to piu’ vol­te lo scor­so vener­dì 22 apri­le in Piaz­za Cesa­re Bat­ti­sti. Ange­lo Casto dichia­ra: “ero cer­to che le paro­le del gran­de Bep­pe Gril­lo, di due anni fa, quan­do annun­cio’ “L’ONESTA’ TORNERÀ DI MODA”, sareb­be­ro entra­te nel cuo­re di tut­ti gli ita­lia­ni. E ades­so ecco­ci qua, con il pro­get­to del M5S e le solu­zio­ni ai tan­ti pro­ble­mi che si sono sem­pre più aggra­va­ti in que­sti ulti­mi 20 anni di ammi­ni­stra­zio­ne di Net­tu­no, pron­ti ad ammi­ni­stra­re con l’o­ne­stà, con le com­pe­ten­ze di una squa­dra di con­si­glie­ri straor­di­na­ria e soprat­tut­to con le MANI LIBERE di chi NON E’ MAI sta­to all’in­ter­no del Con­si­glio Comu­na­le. Sono que­ste le pre­mes­se con­cre­te e rea­li per ripor­ta­re un’ec­cel­len­te vivi­bi­li­tà e qua­li­tà del­la vita in una Net­tu­no che con il nostro impe­gno risor­ge­rà! Una Cit­tà, a 5 stel­le, nel­la qua­le non saran­no rea­liz­za­te cen­tra­li bio­gas e che dirà NO a tut­te le lob­by dei rifiu­ti, mol­to atti­ve anche in que­sta cam­pa­gna elet­to­ra­le. Gra­zie a tut­ti colo­ro - con­clu­de Casto - che, deci­de­ran­no di vota­re solo dopo esser­si infor­ma­ti! La con­sa­pe­vo­lez­za è un dono, non spre­chia­mo­lo”.

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Redazione

La Reda­zio­ne del­le testa­te Pun­to a Capo è com­po­sta da volon­ta­ri che col­la­bo­ra­no ad un pro­get­to di con­di­vi­sio­ne del­le infor­ma­zio­ni indi­pen­den­te. La mag­gior par­te dei col­la­bo­ra­to­ri sono pub­bli­ci­sti, gior­na­li­sti, addet­ti stam­pa, ma ci sono anche col­la­bo­ra­to­ri alle pri­me armi che ini­zia­no ad approc­ciar­si al mestie­re in un ambien­te libe­ro e sen­za padro­ni, il cui prin­ci­pio è dal lon­ta­no 1989 di esse­re la voce di chi voce non ha.

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