Vita da pendolare, tanti disagi nel frusinate

Vita da pendolare, tanti disagi nel frusinate

22/04/2016 0 Di Marcello Sforzese

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Si sa, la vita del pen­do­la­re com­por­ta ine­vi­ta­bil­men­te dei disa­gi, vuoi per l’idea stes­sa di dover per­cor­re­re ogni gior­no diver­si chi­lo­me­tri per anda­re e tor­na­re da un luo­go a un altro, vuoi per le disa­gi dovu­ti a un siste­ma di tra­spor­ti non sem­pre effi­cien­te.

Nell’area del fru­si­na­te la situa­zio­ne appa­re cri­ti­ca, soprat­tut­to dopo che a ini­zio anno la Cotral ha rivi­sto a ribas­so il nume­ro di cor­se dispo­ni­bi­li, can­cel­lan­do cir­ca 200 tur­ni, come ripor­ta­to da ilMes­sag­ge­ro. Le testi­mo­nian­ze rac­col­te par­lan­do di un pro­ble­ma ben cono­sciu­to da tut­ta la popo­la­zio­ne che quo­ti­dia­na­men­te è alle pre­se con mez­zi di tra­spor­to che viag­gia­no in con­di­zio­ni non ido­nee. Si par­la di ritar­di cro­ni­ci e sovraf­fol­la­men­to, che spes­so costrin­go­no i pas­seg­ge­ri a resta­re appie­da­ti, con tut­ti i pro­ble­mi che ne deri­va­no.

Una situa­zio­ne dram­ma­ti­ca soprat­tut­to per chi lavo­ra o per chi deve poi pren­de­re coin­ci­den­ze con altri mez­zi di tra­spor­to, visto che l’opzione di arri­va­re in ritar­do o, peg­gio, non arri­va­re pro­prio non è cer­to con­tem­pla­ta dai dato­ri di lavo­ro.

Una cri­ti­ci­tà che indi­ce anche nel­la vita degli stu­den­ti, spe­cial­men­te quel­li anco­ra impe­gna­ti alle supe­rio­ri. Per gli uni­ver­si­ta­ri il pro­ble­ma si pre­sen­ta lo stes­so, con­si­de­ran­do anche che in mol­ti devo arri­va­re sino a Roma per fre­quen­ta­re le lezio­ni nel­le uni­ver­si­tà del­la Capi­ta­le. Per quest’ultima cate­go­ria però ci sono del­le alter­na­ti­ve, non cer­ta­men­te dispo­ni­bi­li per le altre cate­go­rie cita­te: in mol­ti han­no opta­to per una del­le facol­tà tele­ma­ti­che dispo­ni­bi­li gra­zie ad ate­nei come Uni­cu­sa­no, che ha un cam­pus a Roma e met­te a dispo­si­zio­ne i pro­pri cor­si onli­ne.

Fac­cia­mo un esem­pio: lo stu­den­te si iscri­ve alla facol­tà di Giu­ri­spru­den­za a Roma ma può fre­quen­ta­re como­da­men­te le lezio­ni da casa e ridur­re gli spo­sta­men­ti ver­so la sede prin­ci­pa­le sono in occa­sio­ne degli esa­mi. Una solu­zio­ne che age­vo­la note­vol­men­te la vita di chi altri­men­ti sareb­be costret­to a fare il pen­do­la­re quo­ti­dia­na­men­te, con uno spre­co di tem­po e di ener­gie fisi­che e men­ta­li.

Que­sta scap­pa­to­ia però non è appli­ca­bi­le alla tota­li­tà dei casi, come dimo­stra­no altre testi­mo­nian­ze: citia­mo una let­te­ra pub­bli­ca­ta dal sito Sora24.it e scrit­ta da uno stu­den­te che rac­con­ta il viag­gio da incu­bo dei pen­do­la­ri che sono costret­ti a pren­de­re il pull­man per rag­giun­ge­re Roma e tut­ti gli sca­li inter­me­di. Tra pau­se, atte­se di nuo­vi mez­zi che pren­da­no i pas­seg­ge­ri a metà stra­da, viag­gi da fare in pie­di e nor­me di sicu­rez­za non rispet­ta­te, si fa pre­sto a capi­re che dovreb­be­ro esse­re pre­si dei seri prov­ve­di­men­ti in meri­to.

A com­ple­ta­re un qua­dro già dif­fi­ci­le c’è però da con­si­de­ra­re un altro fat­to­re: Fro­si­no­ne è la cit­tà più inqui­na­ta d’Italia e il tra­spor­to su stra­da andreb­be chia­ra­men­te ridi­men­sio­na­to, pro­prio otti­miz­zan­do le trat­te pub­bli­che e non taglian­do le cor­se, indu­cen­do gli uten­ti a tro­va­re solu­zio­ni alter­na­ti­ve che spes­so accre­sco­no pur­trop­po l’inquinamento.

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