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Vita da pendolare, tanti disagi nel frusinate
22/04/2016Questo articolo è stato letto 4220 volte!
Si sa, la vita del pendolare comporta inevitabilmente dei disagi, vuoi per l’idea stessa di dover percorrere ogni giorno diversi chilometri per andare e tornare da un luogo a un altro, vuoi per le disagi dovuti a un sistema di trasporti non sempre efficiente.
Nell’area del frusinate la situazione appare critica, soprattutto dopo che a inizio anno la Cotral ha rivisto a ribasso il numero di corse disponibili, cancellando circa 200 turni, come riportato da ilMessaggero. Le testimonianze raccolte parlando di un problema ben conosciuto da tutta la popolazione che quotidianamente è alle prese con mezzi di trasporto che viaggiano in condizioni non idonee. Si parla di ritardi cronici e sovraffollamento, che spesso costringono i passeggeri a restare appiedati, con tutti i problemi che ne derivano.
Una situazione drammatica soprattutto per chi lavora o per chi deve poi prendere coincidenze con altri mezzi di trasporto, visto che l’opzione di arrivare in ritardo o, peggio, non arrivare proprio non è certo contemplata dai datori di lavoro.
Una criticità che indice anche nella vita degli studenti, specialmente quelli ancora impegnati alle superiori. Per gli universitari il problema si presenta lo stesso, considerando anche che in molti devo arrivare sino a Roma per frequentare le lezioni nelle università della Capitale. Per quest’ultima categoria però ci sono delle alternative, non certamente disponibili per le altre categorie citate: in molti hanno optato per una delle facoltà telematiche disponibili grazie ad atenei come Unicusano, che ha un campus a Roma e mette a disposizione i propri corsi online.
Facciamo un esempio: lo studente si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza a Roma ma può frequentare comodamente le lezioni da casa e ridurre gli spostamenti verso la sede principale sono in occasione degli esami. Una soluzione che agevola notevolmente la vita di chi altrimenti sarebbe costretto a fare il pendolare quotidianamente, con uno spreco di tempo e di energie fisiche e mentali.
Questa scappatoia però non è applicabile alla totalità dei casi, come dimostrano altre testimonianze: citiamo una lettera pubblicata dal sito Sora24.it e scritta da uno studente che racconta il viaggio da incubo dei pendolari che sono costretti a prendere il pullman per raggiungere Roma e tutti gli scali intermedi. Tra pause, attese di nuovi mezzi che prendano i passeggeri a metà strada, viaggi da fare in piedi e norme di sicurezza non rispettate, si fa presto a capire che dovrebbero essere presi dei seri provvedimenti in merito.
A completare un quadro già difficile c’è però da considerare un altro fattore: Frosinone è la città più inquinata d’Italia e il trasporto su strada andrebbe chiaramente ridimensionato, proprio ottimizzando le tratte pubbliche e non tagliando le corse, inducendo gli utenti a trovare soluzioni alternative che spesso accrescono purtroppo l’inquinamento.