Domenico Vellucci, Primo Sindaco di Gaeta nell’Italia unita: l’omaggio della città nella Casa Comunale

Domenico Vellucci, Primo Sindaco di Gaeta nell’Italia unita: l’omaggio della città nella Casa Comunale

21/04/2016 0 Di Redazione

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Foto cerimonia Vellucci  1 )Dome­ni­co Vel­luc­ci Pri­mo Sin­da­co di Gae­ta nel­l’I­ta­lia uni­ta: l’o­mag­gio del­la cit­tà nel­la Casa Comu­na­le

La cit­tà di Gae­ta ren­de omag­gio al suo pri­mo Sin­da­co nel­l’I­ta­lia uni­ta, Dome­ni­co Vel­luc­ci. Mer­co­le­dì 20 apri­le 2016 si è svol­ta nel­la Casa Comu­na­le la ceri­mo­nia di sco­pri­men­to del qua­dro “Il gran­de Dome­ni­co”, alla pre­sen­za del Sin­da­co Cosmo Mitra­no, dei paren­ti diret­ti del­lo sto­ri­co pre­de­ces­so­re, del pre­si­den­te del­l’As­so­cia­zio­ne Cul­tu­ra­le Nove­cen­to Anto­nio Lie­to.

Si trat­ta di un’o­pe­ra foto­gra­fi­ca che ritrae il Sin­da­co Vel­luc­ci, ese­gui­ta dal suo pro­ni­po­te Patri­zio Vel­luc­ci, arti­sta che ope­ra a Mila­no. Un qua­dro espo­sto alla XXIII edi­zio­ne del Por­ti­ca­to Gae­ta­no nel 2011 che ave­va per tema “Centocinquant’anni di Uni­tà dif­fi­ci­le”. Con il con­sen­so dell’autore è sem­bra­to oppor­tu­no espor­lo nel luo­go ad esso più appro­pria­to: la Casa comu­na­le.

Come Sin­da­co in cari­ca del­la cit­tà di Gae­ta - ha dichia­ra­to il Pri­mo Cit­ta­di­no Mitra­nosono fie­ro di poter ricor­da­re in modo dura­tu­ro, con l’esposizione nel­la Casa comu­na­le di un’opera foto­gra­fi­ca che lo ritrae, un mio gran­de pre­de­ces­so­re. Dome­ni­co Vel­luc­ci è sta­to uomo di gran­di idea­li  patriot­ti­ci e con­vin­to libe­ra­le; ha lot­ta­to, sof­fer­to e ope­ra­to per tra­ghet­ta­re la sua cit­tà dal Regno del­le due Sici­lie al Regno d’Italia, com­pi­to reso ancor più dif­fi­ci­le dal­le gra­vi pro­ble­ma­ti­che deri­van­ti da un lun­go e san­gui­no­so asse­dio. Voglio dun­que omag­gia­re ideal­men­te il Sin­da­co Vel­luc­ci per il suo lode­vo­le ope­ra­to e per il con­tri­bu­to offer­to alla demo­cra­zia del nostro Pae­se. Col­go l’occasione per rivol­ge­re un pen­sie­ro di gra­ti­tu­di­ne a tut­ti Sin­da­ci che mi han­no pre­ce­du­to per­ché ognu­no di loro ha aggiun­to un tas­sel­lo, pic­co­lo  o gran­de che sia, alla sto­ria del­la nostra cit­tà”.

Foto cerimonia VellucciRin­gra­zio la fami­glia Vel­luc­ci - ha con­clu­so - per la dispo­ni­bi­li­tà offer­ta a que­sta ini­zia­ti­va ed in par­ti­co­la­re il pro­ni­po­te Patri­zio Vel­luc­ci, arti­sta affer­ma­to che ha ese­gui­to e dona­to l’opera alla Pina­co­te­ca Comu­na­le;  rin­gra­zio infi­ne la dire­zio­ne del­la Pinacoteca,e per essa l’Associazione Cul­tu­ra­le Nove­cen­to, dal­la qua­le è par­ti­ta l’idea di espor­re il ritrat­to del “Gran­de Dome­ni­co” nel Palaz­zo comu­na­le, da me con­di­vi­sa”.

 Pro­se­guen­do nel­la ricer­ca su emi­nen­ti per­so­nag­gi gae­ta­ni — ha affer­ma­to il Pre­si­den­te Lie­to —  che rischia­va­no l’oblio, dovu­to senz’altro al tem­po che sbia­di­sce i ricor­di ma anche, e soprat­tut­to, all’indifferenza degli uomi­ni che facil­men­te dimen­ti­ca­no, voglia­mo ricor­da­re Dome­ni­co  Vel­luc­ci, pri­mo Sin­da­co di Gae­ta dopo l’Unità”.

 Un impor­tan­te lavo­ro di ricer­ca sto­ri­ca, svol­to dal Cen­tro Sto­ri­co Cul­tu­ra­le in col­la­bo­ra­zio­ne con l’As­so­cia­zio­ne Nove­cen­to, ha pre­ce­du­to l’o­mag­gio nel­la Casa Comu­na­le. Le noti­zie rac­col­te han­no por­ta­to alla stam­pa di una bro­chu­re di cui ripor­tia­mo alcu­ni bre­vi pas­sag­gi.

“Nasce a Gae­ta il 6 ago­sto 1816. Si lau­rea in far­ma­cia pres­so l’Università di Napo­li ed eser­ci­ta la pro­fes­sio­ne a Gae­ta nell’attuale Via Annun­zia­ta, allo­ra uni­ca far­ma­cia di Gae­ta (dopo Vel­luc­ci, far­ma­cia Por­cel­la­ti e poi Fal­vo pri­ma di esse­re chiu­sa). Di ani­mo libe­ra­le, sin da gio­va­ne è impe­gna­to per la con­qui­sta del­le liber­tà civi­li e soprat­tut­to di pen­sie­ro;  non di rado, seb­be­ne rive­sta per anni cari­che pub­bli­che nel gover­no cit­ta­di­no, entra in con­flit­to con il siste­ma gover­na­ti­vo asso­lu­ti­sta dei Bor­bo­ne…

 Dome­ni­co Vel­luc­ci rico­pre cari­che  pub­bli­che: dal 1846 al 1853 è Decu­rio­ne e dal 1861 al 1869 è Sin­da­co di Gae­ta, il pri­mo del Regno d’Italia.…..  Vel­luc­ci vie­ne nomi­na­to Sin­da­co il 22 mag­gio 1861 da Vit­to­rio Ema­nue­le II per le sue doti mora­li, per il suo sen­so civi­co…

Eser­ci­ta la sua fun­zio­ne di Sin­da­co per ben tre man­da­ti con­se­cu­ti­vi con one­stà e labo­rio­si­tà tan­to da meri­tar­si enco­mi uffi­cia­li da par­te di alte cari­che civi­li e mili­ta­ri del nuo­vo Sta­to uni­ta­rio per il modo in cui affron­ta dif­fi­ci­li momen­ti per la popo­la­zio­ne gae­ta­na. Duran­te i suoi tre man­da­ti risul­ta­no di par­ti­co­la­re impor­tan­za il rilan­cio del­la istru­zio­ne pub­bli­ca nel­la qua­le egli intra­ve­de il vola­no per la rina­sci­ta e lo svi­lup­po del­la cit­tà, la stre­nua lot­ta con­tro la ven­ti­la­ta sop­pres­sio­ne del­la seco­la­re Dio­ce­si di Gae­ta, le misu­re igie­ni­co-urba­ni­sti­che del Bor­go con il col­ma­men­to del Man­drac­chio e la risi­ste­ma­zio­ne dei suoi vico­li inter­ni, l’affermazione del­la volon­tà dell’Amministrazione comu­na­le di isti­tui­re una linea fer­ro­via­ria per evi­ta­re alla cit­tà l’isolamento geo­gra­fi­co e com­mer­cia­le. Come si vede, tut­te misu­re che in quel momen­to sto­ri­co, i n ogni caso epo­ca­le e dif­fi­ci­le per Gae­ta, fan­no intra­ve­de­re un pro­get­to di pia­ni­fi­ca­zio­ne che abbrac­cia gli aspet­ti fon­da­men­ta­li per lo svi­lup­po del­la cit­tà: cul­tu­ra, sani­tà e com­mer­cio, oltre a garan­ti­re e con­ser­va­re il pre­sti­gio del­la sua sede vesco­vi­le, fon­te essa stes­sa di fede e cul­tu­ra”.

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