Chiudere l’inchiesta su Marino prima della presentazione delle liste LE VALUTAZIONI DI SANTARELLI SUGLI ARRESTI…
Marino, lista unitaria in appoggio della Di Giulio che risponde a Ciamberlano: non sono liste vuote!
20/04/2016Questo articolo è stato letto 5126 volte!
MARINO, ELEZIONI: L’UNIONE DI CENTRO SINISTRA A MARINO ESISTE GIA’ E SARA’ ANCORA PIU’ VISIBILE
SINISTRA ECOLOGIA e LIBERTA’ – LIBERAZIONE IN CORSO – SOCIALISTI MARINO, PRECISANO SULLA SCELTA DELLA LISTA UNITARIA DI SINISTRA A SOSTEGNO DEL CANDIDATO SINDACO ELEONORA DI GIULIO:
“ALTRO CHE LISTE VUOTE. L’U.C.S. E’ SOLO IL PRIMO VERO E PERCEBILE SEGNALE DI NOVITA’, COERENZA, UNITA’ DI INTENTI. I MARINESI INFATTI SANNO BENE CHE E’ UN PERCORSO SANO, NATO NEL 2014, CHE PROSEGUE E HA GIA’ ALLARGATO I SUOI CONFINI.”
I portavoce di Sinistra Ecologia e Libertà di Marino, Lista Liberazione in Corso, lista Socialisti Marino, precisano all’unisono, in una nota stampa:
“Apprendiamo da fonti stampa locali che alcuni esponenti PD, o forse ex PD, non si capisce bene, invece di attaccare la destra marinese, colpevole di aver portato questo nostro comune allo sfascio e nelle stanze dei tribunali, si diletta in attacchi strumentali e sostanzialmente “vuoti” a liste e partiti che sono, o forse per loro dovrebbero essere, i loro principali alleati. Per arrivare al tema sollevato dai “migliori” di turno precisiamo che nel Centrosinistra si è scelta l’unità. Quella vera, di contenuti e prospettive. Una vera novità. Il primo vero segnale di rinnovamento per Marino. L’unità per vincere e amministrare, per cambiare le cose nel nostro comune. Questo ha comportato e comporta un serio impegno da parte nostra. Abbiamo scelto di semplificare le cose e far percepire ai cittadini ciò che è: c’è un candidato Sindaco unitario e credibile, Eleonora Di Giulio, un programma snello ma chiaro e saldamente ancorato a sinistra. Avremo liste unitarie, si. Anche perchè Sinistra Ecologia e Libertà è in fase di cambiamento verso la fase costituente di Sinistra Italiana e per questo non può utilizzare più il vecchio simbolo e quello nuovo ancora non esiste. Questi i motivi della lista ‘Unione di Centro Sinistra’. Una lista civica che raccoglie varie sensibilità di centrosinistra e che sarà il primo passo di una ricostruzione vera, allargata, visibile.
Ricordiamo per dovere di cronaca e correttezza che a Marino, uno dei pochissimi comuni italiani che possono vantare questo pessimo primato, nell’aprile 2015 è stato arrestato un Sindaco di destra che gestiva la Cosa Pubblica come fosse “cosa sua”. E quello che poi è emerso pare stia dimostrando l’esistenza di un sistema vero e proprio, un sistema di “controllo del territorio e del consenso” che ha dell’incredibile e che, dalle ultime comunicazioni che la Corte dei Conti pare abbia inoltrato al Comune di Marino, potrebbe avere serie ripercussioni sulle stesse casse comunali.
Questo è Marino oggi. Queste le responsabilità di chi ha governato nell’ultimo decennio. E che succede quindi? Che alcuni di coloro, pochi per fortuna, che da anni sono stati all’opposizione nel Governo comunale e fanno parte del Centrosinistra, del Partito più grande del centrosinistra, il PD, invece di sottolineare ciò e rivendicare la seria necessità di un cambio di passo, di un ritorno alla legalità, alla trasparenza amministrativa e alla tutela del territorio e dei cittadini, e dunque battersi assieme a tutto il centrosinistra per questo, scelgono di pensare alla loro personale visibilità. E quindi cercano l’attacco ai loro principali alleati. Una “pochezza” incredibile. Noi abbiamo altro da fare che perdere tempo dietro l’ottusa inconcludenza di pochi finti “capibastone”, li lasciamo alle loro mire, così palesemente lontane dal bene di Marino e del centrosinistra.”
Mirko Laurenti – portavoce Sinistra Ecologia e Libertà Marino;
Enzo Candi – lista Liberazione in corso;
Bartolomeo Catenacci – Socialisti Marino
Related Images:
La Redazione delle testate Punto a Capo è composta da volontari che collaborano ad un progetto di condivisione delle informazioni indipendente. La maggior parte dei collaboratori sono pubblicisti, giornalisti, addetti stampa, ma ci sono anche collaboratori alle prime armi che iniziano ad approcciarsi al mestiere in un ambiente libero e senza padroni, il cui principio è dal lontano 1989 di essere la voce di chi voce non ha.
Penso che la Di Giulio sia spendibile semplicemente perché non è stata ancora spesa. Certo, l’auspicio è che possa essere spesa bene, realizzando quella discontinuità di cui questa città ha disperatamente bisogno per liberarsi delle sue espressioni peggiori. Lascio a Ciamberlano l’enigma di ciò che è vuoto e di ciò che è pieno, prendendo atto della sua liquidazione da parte del suo stesso partito e del vuoto che ha finalmente lasciato, ma non riesco, da semplice elettore, a non chiedermi se la dichiarazione di “discontinuità” sia per la Di Giulio un’arma a doppio taglio. Tutti sanno che il Pd ha passato gli ultimi anni a cercare facce nuove per nascondere il perpetuarsi delle stesse facce responsabili del vuoto di un’area politica che culmina con l’innesco del centrodestra ormai al centro della cronaca giudiziaria. E ora, con opportuno tempismo, svolta a “sinistra” segnata dal congedo del Ciamberlano che profetizzò a suon di primarie taroccate le future maggioranze alla Renzi. Alla Di Giulio la sagacia di districarsi da ogni eventuale backgame. Forse di meno, ma qualcuno ricorda chi, sventolando falce e martello, sposò la causa del Ciamberlano “trasversale” dimostrando un particolare senso della “discontinuità”, ora riesumata per inneggiare allo “spostamento a sinistra” di un Astorre che, conoscendo benissimo il backgame delle primarie taroccate, ha ora bisogno di smarcarsi da quei coinvolgimenti. E si tenga conto del fatto che, come i soggetti della destra arrestati, il commissariamento del Pd significa semplicemente una soluzione giuridica dall’alto, non una politica a livello locale. Di certo, però, tutti ricordano il Bartoloni che, lui sì in piena discontinuità, entra ora dalla finestra nella stessa stanza dalla cui porta è stato fatto uscire Ciamberlano. Colui che ha condiviso con Palozzi prima e Silvagni poi l’intero percorso della squadra come assessore a quell’urbanistica intorno la quale hanno fatto convergenza appetiti speculatori del tutto estranei ai problemi della comunità locale, ora sostiene la “discontinuità”. Sarebbe davvero interessante sapere come e perché ora il folle progetto “Marino 2” è per Bartoloni acqua passata, così come sarebbe interessante comprendere il senso politico della sua lunga presenza nel centrodestra. Bartoloni nel centrosinistra equivale a Ciamberlano nel centrodestra (ammesso che lo prendano..). Certo, che Bartoloni diventi un avversario della speculazione edilizia sarebbe un fatto politicamente rilevante, ma potrebbe darsi da fare per rendere credibile e visibile questa ipotesi sostenendo apertamente la battaglie dei comitati civici ADA e ACC che, sostenuti da Legambiente e Italia Nostra, organizzano la resistenza civile contro quella follia, ma non credo che questo sia ancora accaduto. Credo che la Di Giulio e l’Unione di Centro Sinistra abbiano il diritto di pretendere chiarezza assoluta da ogni imbarcato sulla rotta della discontinuità, se non altro per evitare il rovesciamento del barcone per agitazioni a bordo.