MARINO; ELEONORA DI GIULIO CON SETTE LISTE PER GIRARE PAGINA Il centro — sinistra a…
Marino: il leader della band Kutso con Eleonora Di Giulio
14/04/2016Questo articolo è stato letto 3334 volte!
MARINO. PCDI: KUTSO CHE LISTA! Eleonora Di Giulio si impegna con Matteo Gabbianelli per la soluzione pubblica, sportiva e culturale del Palaghiaccio.
Nella Lista del Partito Comunista d’Italia, in questa tornata 2016 per le amministrative del comune di Marino, tra i candidati ci sarà Matteo Gabbianelli (Kutso). Pur provenendo da Roma, Matteo è discendente di una famiglia di sinistra, con iscritti comunisti residente negli anni a Marino, più precisamente a Cava dei Selci. Ora le sue qualità artistiche sempre più lo hanno affinato nella ricerca culturale che metta insieme giovani e musica. Ribellione e conoscenza. Passione e dedizione. Le “non regole” certamente non fatte di vuoto, ma di curiosità e di opportunità vera per le vite dei giovani e di tutti gli individui. Questa presenza nella Lista, di Matteo è vista come un valore aggiunto. Egli stesso la illustra come impegno, nel luogo in cui vive ed abita – anche se poi, in pratica vive ed abita il mondo –, unita al binomio giovani e musica, trasformandolo in un pensiero efficace di giovani, musica e territorio. In una intervista sotto il palco del Concertone del Primo Maggio Matteo ebbe a dire “Il nostro sorriso, quello dei Kutso, è contro l’arroganza dell’autorità, contro chi con prepotenza e ipocrisia si arroga il diritto di dirigere questo Paese senza avere alcuna competenza. Il sorriso è la rivoluzione.”. Eleonora Di Giulio, candidata Sindaco del comune di Marino, in occasione della conoscenza diretta di Matteo Gabbianelli, dopo aver approfondito alcune questioni del programma ha dichiarato: “Proprio il nostro impegno che si basa su un solco di assoluta legalità e trasparenza, di lotta alla corruzione e di difesa del bene diffuso delle cose pubbliche, siano materiali che immateriali, ci fanno mettere immediatamente in sintonia non solo con le persone, i giovani e giovanissimi che rappresenta per empatia e comunanza Matteo, ma ci mette in totale sintonia proprio sulle aspettative e su quanto reciprocamente ci impegniamo a fare. In particolare – conclude Eleonora Di Giulio – proprio la richiesta di Gabbianelli di una visione ad area larga dell’utilizzo di strutture, ad esempio come l’ex Palaghiaccio, che possono essere ancora riallocate in chiave pubblica e a servizio non solo di un business ma di un movimento economico virtuale capace di dare un punto di riferimento che manca, non solo a Marino e nei Castelli romani, ma anche a Roma e in Italia. Questa intuizione e richiesta programmatica noi la facciamo nostra e Matteo ci aiuterà a realizzarla”. Il segretario del PCdI, Maurizio Aversa, nella stessa occasione ha espresso soddisfazione per la scelta di Matteo di dare ulteriore qualità, culturale e giovanile, alla lista comunista. Con una punta di ottimismo ha voluto ricordare un parallelo storico e politico. “Negli anni settanta – illustra il segretario comunista – vivemmo una stagione bellissima per tornare a guidare il comune di Marino dopo una parentesi democristiana. Furono gli anni in cui un giovane, tal Vittorio Nocenzi, leader di una band nascente, il Banco del Mutuo Soccorso, si presentò nella lista comunista e fu eletto e realizzò un pezzo del programma annunciato. Poi continuò, com’era naturale che fosse, ad inanellare successi artistici e riscontri culturali di spessore. Ecco, nella sua specificità, e nello spazio temporale differente, ci auguriamo che Matteo Gabbianelli possa svolgere un esordio simile, e possa continuare, dopo aver realizzato un pezzo di programma nel Comune di Marino, i suoi progressi e successi artistici e culturali per se stesso e il suo gruppo, così come per i milioni di giovani che li seguono e la cultura italiana tutta.”.
Related Images:
La Redazione delle testate Punto a Capo è composta da volontari che collaborano ad un progetto di condivisione delle informazioni indipendente. La maggior parte dei collaboratori sono pubblicisti, giornalisti, addetti stampa, ma ci sono anche collaboratori alle prime armi che iniziano ad approcciarsi al mestiere in un ambiente libero e senza padroni, il cui principio è dal lontano 1989 di essere la voce di chi voce non ha.