Comunali a Marino, Stefano Cecchi: “Su Aeroporto il fantasioso Moretti si informi meglio” “Sono fantasiose…
Marino: Ivano Moretti risponde a Cecchi sulla questione aeroporto
11/04/2016Questo articolo è stato letto 2866 volte!
Moretti sulla questione del Pastine di Ciampino risponde a Cecchi: Così non si difende la salute dei cittadini, così i cittadini sono presi in giro ancora una volta! Ma noi diciamo basta!
Anche Cecchi, candidato del PDL (ora ribattezzato per l’occasione “Officina delle idee”) si “lancia” dall’aeroporto del Pastine di Ciampino! Proprio come fece De Luca (poi ritirato) in veste di candidato del PD.
E’ appena partito Cecchi, e già è ben rilevabile l’eclatante contraddizione in termini della questione posta! Cecchi, candidato per il PDL – “Officina delle idee”, ha aperto la propria campagna con una dichiarazione che accende i riflettori sui problemi ambientali e di inquinamento, sia acustico che da cherosene, creati dal crescente traffico aereo del Pastine di Ciampino.
Ora, come afferma Cecchi, definire tutto ciò “una realtà pericolosa” ed asserire di voler la riduzione dei voli aerei sul Pastine di Ciampino, è in sostanza sia una ovvietà (tutti vogliamo meno inquinamento), sia una promessa da incorreggibile “marinaio”, perché difficilmente potrà essere realizzata se solo si considerano i rilevanti interessi che si muovono dietro le compagnie aeree interessate. Ma questo, in un certo senso, lo conferma lo stesso Cecchi quando confessa che su questo problema si sta “battendo da un decennio”.
Ora, la domanda viene spontanea: possibile che dopo 10 anni di “lotte” contro i gestori del traffico aereo, e le relative compagnie, Cecchi ed i suoi colleghi amministratori non siano riusciti ad ottenere nessun risultato positivo? Sembrerebbe proprio così! Ma a ben guardare, però, considerato il contesto generale, possiamo dire che un risultato lo hanno ottenuto, ma in peggio!
Infatti, con l’incremento spropositato di abitanti che hanno insediato sul nostro territorio, in violazione di ogni previsione di piano e della normativa regionale, hanno creato solo le condizioni per inquinare un numero maggiore di cittadini. E se Cecchi afferma che detto inquinamento aereo è una “realtà pericolosa”, e sicuramente lo è, domandiamo perché hanno aumentato, in modo così esorbitante, il numero degli abitanti sul nostro territorio? Perché non hanno prima operato per migliorare e salvaguardare le condizioni di vita e salutari dei cittadini residenti?
Al riguardo, però, va anche detto, che se è vero che esiste la presenza di certi rischi per la salute del cittadino, è anche vero che l’aeroporto del Pastine di Ciampino, intitolato alla memoria del dirigibilista medaglia d’argento Giovanni Battista Pastine, esisteva già e tutti sapevano che da quella infrastruttura, inaugurata nel 1916 (quest’anno compie 100 anni), partono e arrivano in continuazione aerei da ogni parte del continente.
Possiamo certo dire che detti voli su questo aeroporto sono aumentati quando da militare è stato trasformato in civile, ma questa è una condizione di sviluppo che ci sta se si considera che una città internazionale come Roma, per tutto quello che rappresenta in termini istituzionali, turistici e commerciali, non poteva essere collegata solo con il “Leonardo da Vinci” di Fiumicino.
Le amministrazioni locali che si sono avvicendate al governo del territorio, ma soprattutto chi approvava PRG prevedendo, o attuando, incrementi abitativi spropositati, doveva o no valutare i rischi cui sarebbe stata sottoposta la popolazione incrementata a questa “realtà pericolosa” cui si riferisce Cecchi? Sarebbe stato opportuno e necessario, ma nulla di tutto ciò è stato fatto! Cecchi, insieme ai sindaci del momento se ne sono fregati!
Ecco, allora che non va più bene questa politica del “dire tanto per apparire” le cui conseguenze, negative, si riverberano inevitabilmente sui cittadini residenti che sono i soli a pagarne gli effetti. Detto ciò, è auspicabile che il PDL ed il PD la smettano di comportarsi come commedianti di teatro e assumano finalmente la responsabilità che compete loro, se ne saranno capaci.
Tornando alla questione del “Pastine”, un amministratore responsabile avrebbe dovuto domandarsi, innanzi tutto, quali conseguenze sarebbero derivate alla popolazione incrementata da un certo sviluppo edilizio ed abitativo di Marino. Ma questa sensibilità non c’è stata da parte né del PDL né del PD ed il risultato devastante per l’ambiente, per la vivibilità e per la salute del cittadino è oramai evidente a tutti.
Anzi, il PDL, oggi “Officina delle idee”, ed il PD, invece che considerare gli strumenti di governo del territorio e le opportunità di certe valutazioni e verifiche tecniche, hanno indirizzato i loro sforzi e interessi alla massima gratificazione derivante dalla devastazione edilizia del territorio, da cui è conseguito un enorme aggravamento della già difficile situazione di vita dei cittadini residenti in particolare nei territori di Cava dei Selci, Frattocchie e Santa Maria delle Mole, dove alle centinaia di migliaia di metri cubi di cemento riversato, non hanno trovato “diritto di cittadinanza” i necessari ed urgenti servizi sociali e gli spazi previsti per le pubbliche attività che sono alla base della vita di una Comunità civile e democratica, come del resto prevede la normativa.
Il problema dell’inquinamento e, come dice Cecchi, della sua “pericolosa realtà”, per come si sono messe le cose, anzi per come le cose sono state messe dal PDL (“Officina delle idee”) e dal PD, si può risolvere solo spostando l’aeroporto da qualche altra parte “disabitata”, perché anche laddove dovesse essere ridotto qualche volo di linea, la “pericolosa realtà” dell’inquinamento permarrebbe e riguarderebbe comunque una popolazione decisamente più ampia rispetto a quella di un decennio fa. Senza considerare che in tutto questo ragionamento, Cecchi deve spiegare anche il senso degli ulteriori 12.500 abitanti circa che il PDL (“Officina delle idee”) ed il PD vogliono insediare su Via del Divino Amore. Ma allora, se la “pericolosa realtà” dell’inquinamento aereo esiste, perché deve riguardare ed interessare altre 12.500 persone in aggiunta a quelle già presenti?
Una situazione palesemente contraddittoria che deve far riflettere: o siamo in presenza di amministratori che non sono in grado di valutare gli effetti di quello che deliberano, ovvero certe decisioni sono volute con lucida consapevolezza e non curanza di quello che poi succederà alla gente che acquisterà casa. Però, se è così, qual è la finalità di tanta irresponsabilità? Questo stato di cose, soprattutto a Marino, non è più sostenibile e urge intraprendere una “strada” nuova dove si cominci a dare risposte chiare, sensate e responsabili alle popolazioni residenti che aspettano un segnale di rottura con il passato e di effettiva ripresa dell’economia locale.
Il PDL di Cecchi & co., oggi trasformato in “Officina delle idee”, insieme al PD locale e regionale, che in questo decennio hanno dimostrato una particolare sintonia a danno della Città di Marino e dei propri cittadini, non sono stati capaci di fornire le risposte di cui il territorio ed i cittadini avevano bisogno. A fronte di tutto ciò, resta difficile comprendere che senso ha chiedere, da parte di Cecchi, il rispetto delle leggi ad ENAC ed AdR, quando in dieci anni di governo del territorio si è pensato solo ad adottare provvedimenti contrari alle leggi urbanistiche con i quali, in conclusione, si sono penalizzati proprio quei cittadini ai quali si comunica solidarietà.
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