Cori: “La Via Francigena, cammino dell’Anima”

Cori: “La Via Francigena, cammino dell’Anima”

10/04/2016 0 Di Marco Castaldi

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UN MOMENTO DELLA CONFERENZA LA VIA FRANCIGENA CAMMINI DELL'ANIMA (2)Si è svol­ta saba­to pome­rig­gio la con­fe­ren­za dedi­ca­ta a “La Via Fran­ci­ge­na, cam­mi­no dell’Anima”, orga­niz­za­ta pres­so la Chie­sa di San Tom­ma­so da Cori dal­la Con­fra­ter­ni­ta San­ta Maria del Gon­fa­lo­ne. Sono inter­ve­nu­ti: Mar­co Aguia­ri, del Comi­ta­to Via Fran­ci­ge­na del Sud, e Luca Bru­schi, dell’Associazione Euro­pea Vie Fran­ci­ge­ne (AEVF).

La sto­ria del­le vie di pel­le­gri­nag­gio è par­te dell’identità con­ti­nen­ta­le euro­pea: come dis­se Ghoe­te “l’Europa si è costrui­ta sui pas­si dei Pel­le­gri­ni”. È impos­si­bi­le par­la­re dei per­cor­si dei pel­le­gri­ni euro­pei in modo sle­ga­to rispet­to all’evoluzione del­la spi­ri­tua­li­tà cri­stia­na; d’altro can­to i flus­si di pel­le­gri­ni si inse­ri­ro­no su trac­cia­ti già esi­sten­ti, per lo più ere­di­ta­ti dal siste­ma via­rio roma­no.

Se l’origine del­le vie che por­ta­no al Sud risa­le al perio­do suc­ces­si­vo alle guer­re puni­che, i pel­le­gri­nag­gi cri­stia­ni nasco­no con la risco­per­ta di Geru­sa­lem­me ad ope­ra di Costan­ti­no (325 d.C.) e con la pri­ma cam­pa­gna archeo­lo­gi­ca, quan­do la cit­tà diven­tò il sim­bo­lo del­la fede cri­stia­na. Da allo­ra un flus­so inin­ter­rot­to di per­so­ne comin­ciò a rag­giun­ge­re la Ter­ra San­ta assur­gen­do­la ad ico­na.

Que­sta sacra­liz­za­zio­ne arri­vò in Euro­pa attra­ver­so i pel­le­gri­ni, crean­do dei luo­ghi evo­ca­ti­vi di quel­la sacra­li­tà che pian pia­no assor­bi­ro­no la neces­si­tà di un così lun­go e peri­co­lo­so viag­gio, con­sen­ten­do di tro­va­re Geru­sa­lem­me ovun­que. La sto­ria di que­sto pro­ces­so, dura­to oltre mil­le anni, è la sto­ria del­le Vie Fran­ci­ge­ne del Sud e del­la for­za attrat­ti­va e sim­bo­li­ca di Geru­sa­lem­me.

Oggi que­sto iti­ne­ra­rio euro­peo sta gene­ran­do una rete di miglia­ia di chi­lo­me­tri frui­bi­li ed attrez­za­ti, dedi­ca­ti a trek­king e turi­smo slow. Un pro­get­to cul­tu­ra­le che si sta con­so­li­dan­do a livel­lo inter­na­zio­na­le e dal poten­zia­le anco­ra mag­gio­re se si pen­sa alle capa­ci­tà di svi­lup­po ine­spres­se dal­la diret­tri­ce Sud, ad esem­pio in ter­mi­ni di infra­strut­tu­ra­zio­ne e dia­lo­go fra isti­tu­zio­ni, asso­cia­zio­ni e cate­go­rie eco­no­mi­che-turi­sti­che.

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