Riduzione dei voli a Ciampino, purtroppo non è vero

Riduzione dei voli a Ciampino, purtroppo non è vero

07/04/2016 0 Di Redazione

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aeroporto-cargo-fiumicinoRidu­zio­ne dei voli a Ciam­pi­no, pur­trop­po non è vero

È illu­so­ria la ridu­zio­ne dei voli pro­pa­gan­da­ta da aero­por­ti di Roma e da Enac e ripor­ta­ta sia sul Pia­no di ridu­zio­ne dell’impatto ambien­ta­le (obbli­go di leg­ge per AdR dato che a Ciam­pi­no il rumo­re è oltre i limi­ti di leg­ge), pre­sen­ta­to sia ai comu­ni col­pi­ti, che nel­la paral­le­la pro­ce­du­ra di valu­ta­zio­ne di impat­to ambien­ta­le (VIA) in cor­so pres­so il mini­ste­ro dell’ambiente.

Si basa­no su un truc­co i cal­co­li sul­la futu­ra ridu­zio­ne dei voli con­te­nu­ti sia nel pia­no che nel­la via e che vedo­no una ridu­zio­ne di cir­ca 35 voli gior­na­lie­ri nel 2021 rispet­to al 2013. Infat­ti, il nume­ro di voli medi dell’anno 2013, base di cal­co­lo intro­dot­ta da AdR per valu­ta­re la ridu­zio­ne dei voli, vie­ne quan­ti­fi­ca­to in 160 voli medi gior­na­lie­ri.  Ma que­sti 160 voli non sono la media dell’intero anno ma sol­tan­to del­le tre set­ti­ma­ne con il nume­ro mag­gio­re di voli.  In real­tà la media di voli gior­na­lie­ri dell’anno 2013, cal­co­la­ta sull’intero anno, è di 127 voli al gior­no.

Il cal­co­lo per l’anno 2021 vie­ne inve­ce fat­to con la media sem­pli­ce dei voli sull’intero anno,  que­sto cal­co­lo for­ni­sce un risul­ta­to di 128 voli medi gior­na­lie­ri per l’anno 2021.

Se si con­fron­tas­se­ro il nume­ro di voli cal­co­la­ti nel­lo stes­so modo: 127 voli gior­na­lie­ri nell’anno 2013 con­tro 128 voli gior­na­lie­ri per l’anno 2021,  si vedreb­be che vero il con­tra­rio di quel­lo che dico­no Enac e AdR. I voli aumen­ta­no, di uno al gior­no,  inve­ce di dimi­nui­re.

Altro truc­co, con­te­nu­to sia nel Pia­no che nel­la VIA, è quel­lo di affi­da­re la ridu­zio­ne del rumo­re che col­pi­sce Ciam­pi­no, Roma e Mari­no,  alla ipo­te­ti­ca intro­du­zio­ne da par­te di Rya­nair,  a par­ti­re dal 2019,  di un nuo­vo tipo di aereo (il “Boeing 737 max 200”) che non è anco­ra nean­che in pro­du­zio­ne.

Ter­zo e ulti­mo truc­co al qua­le si affi­de­reb­be l’ipotetica ridu­zio­ne del rumo­re a Ciam­pi­no è quel­lo di una “nuo­va pro­ce­du­ra di decol­lo già ope­ra­ti­va”, del­la qua­le non si sono accor­ti i  tor­tu­ra­ti cit­ta­di­ni e,  soprat­tut­to, le sen­si­bi­li cen­tra­li­ne di arpa Lazio. Infat­ti, i report men­si­li sull’inquinamento acu­sti­co dell’aeroporto di Ciam­pi­no pro­dot­ti d’Arpa Lazio, con­ti­nua­no a ripor­ta­re siste­ma­ti­ci supe­ra­men­ti dei limi­ti di leg­ge.

È ora che le isti­tu­zio­ni nazio­na­li, regio­na­li e comu­na­li fac­cia­no il loro mestie­re, pro­muo­ven­do una Con­fe­ren­za dei Ser­vi­zi che si sosti­tui­sca alle ini­zia­ti­ve dila­to­rie e inef­fi­ca­ci di Enac e AdR e ripor­ti alla lega­li­tà l’aeroporto di Ciam­pi­no.

 

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