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Giulio Santarelli
Marino; istanza formale di Giulio Santarelli al Presidente Regione Lazio
24 marzo 2016 On. Nicola Zingaretti
Presidente della Giunta Regionale del Lazio
Oggetto: Ricorso della Città Metropolitana per la revoca della Delibera n.777/2014 della Giunta Regionale del Lazio di approvazione della Delibera n.52/2009 così come rettificata dalla Delibera n.14 del 22/04/2013 del Consiglio Comunale di Marino per manifesta illegittimità e aperto contrasto con i vincoli e le prescrizioni del Piano Territoriale provinciale Generale,pubblicato sul Supplemento Ordinario n.45 al Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n.9 del 6 marzo 2010 e con le Leggi n.10/77,LR n.72/75 e la Convenzione Europea del Paesaggio, Art. 5–7‑8 dello Statuto Comunale.
La città Metropolitana ha presentato al TAR del Lazio il ricorso avverso la Delibera della Giunta Regionale Lazio 11 novembre 2014 n.777 riguardante il Piano di zona per l’edilizia economica e popolare, in variante al PRG vigente del Comune di Marino in località Mazzamagna.
La lettura del ricorso evidenzia la illegittimità del Piano e la totale difformità con il Piano Territoriale di Coordinamento approvato dalla Provincia di Roma nel 2010 e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione.
Ciò che desta meraviglia e stupore sono le motivazioni con le quali l’Avvocato Albanese motiva il ricorso.
Estraggo alcuni passaggi che sottopongo alla Tua attenzione ritenendo che la Delibera 777 e il ricorso della Città Metropolitana non siano state da Te visionate.
afferma l’Avvocato Albanese nel ricorso: “ Il Piano ricade in parte nell’ambito del Territorio Agricolo tutelato e in parte nella connessione primaria della Rete Ecologica Provinciale”;
“il Piano è stato adottato e approvato in assenza di parere obbligatorio di compatibilità con il PTPG”;
“avverso la Deliberazione Regionale n.777/2014 stante la sua palese illegittimità in quanto adottata in spregio delle competenze della Città Metropolitana,si espongono le seguenti censure che la rendono meritevole di annullamento,in difetto di acquisizione del Parere Provinciale di compatibilità con il PTPG ed il evidente contrasto con le sue Direttive e Prescrizioni”;
“al riguardo il Comune di Marino non ha ancora adeguato il proprio strumento Urbanistico al PTPG,né ha adottato il Documento Preliminare previsto dall’Art. n.32 della LR.n.38/99,per tal via giungendosi all’aberrante conclusione che l’inottemperanza Comunale ha l’obbligo di adeguamento prescritto dall’Art. n.65 comma1 della LR 38/99 non soltanto conduce alla totale obliterazione delle competenze urbanistiche della Città Metropolitana ma,prima ancora, priva di ogni efficacia la Legge Urbanistica Regionale”;
“d’altro canto la cogenza del PTPG e la necessaria compatibilità ad essa delle varianti al PRG è stata affermata con Delibera assunta nella seduta del 10 novembre 2014 financo dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri da un progetto di variante al PRG del Comune di San Cesareo adottato senza l’ottemperanza agli adempimenti delle NTA del PTPG”;
“ ancora più esecrabile appare il Provvedimento Regionale che va a ratificare provvedimenti Comunali assunti in totale spregio degli interessi tutelati dalla ricorrente nello strumento pianificatorio e la cui tutela non può ritenersi assicurata dal mero coinvolgimento nella procedura di VAS senza previa acquisizione della valutazione sulla rispondenza dell’intervento in Variante al PRG.
Oltre alle osservazione dell’Avv. ALBANESE per conto della Città Metropolitana, vanno considerate le difformità con la Legge Bucalossi n. 10/77 che fissa dal 40% al 70% degli incrementi abitativi dei Piani Regolatori e NON in aggiunta, come nel caso in questione, al tetto massimo prescritto dalla Legge Regionale n.72/75. Peraltro, gli Uffici dell’Area Urbanistica dell’Assessorato dovrebbero sapere che a Marino l’incremento abitativo con i permessi a costruire rilasciati dall’Amministrazione Comunale supera il 70%, senza considerare i 12.500 abitanti della lottizzazione di via del Divino Amore, anch’essa illegale e in contrasto con le prescrizioni del PTPG, Marino incrementerebbe i propri abitanti al 100% anziché contenerli nel limite massimo del 30%. Tali programmi sono in aperta violazione anche della Convenzione Europea del Paesaggio che imponeva al Comune di acquisire le prescrizioni del Piano Paesistico n.9 dei Castelli Romani. Il contrasto è anche con gli art.. 5–7 e 8 dello Statuto Comunale. Come vedi siamo in presenza di delibere comunali approvate ieri dalla Polverini, oggi dalla tua Giunta, in aperto contrasto con le leggi, con il PTPG da te approvato alla Provincia e con la Carta Costitutiva dell’Ente Comunale che, ove realizzati, comporterebbero la distruzione di quasi 100 ettari della zona del vino a DOC Marino in un’area particolarmente sensibile, dove sono presenti reperti archeologici e località di epoca romana come Mugilla e Boville al confine con il Parco Archeologico dell’Appia Antica. E’ del tutto evidente che se la tua Giunta non provvede a revocare sia la delibera n. 16 del 15/02/2013, con la quale la Giunta Prolverini ha approvato la lottizzazione di via del Divino Amore e la tua Giunta ha approvato il Piano di Zona di via Mazzamagna con la delibera n. 777/2014 un importante lembo di Agro Romano dove nella storia sono stati prodotti vini pregiati verrebbe sommerso da una gigantesca colata di cemento per un milione e mezzo di metri cubi che, a mia memoria, rappresenta la più famelica operazione speculativa della storia del dopoguerra della Provincia romana.
Distinti saluti
On. Giulio SANTARELLI
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