Domani incontro pubblico contro la cementificazione di Marino

Domani incontro pubblico contro la cementificazione di Marino

21/03/2016 0 Di Redazione

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divinoamoreMARTEDI’ 22 MARZO – H.18.00

INCONTRO PUBBLICO PER PROSEGUIRE LA LOTTA CONTRO LA CEMENTIFICAZIONE DI MARINO

pres­so i loca­li del­la scuo­la Maron­cel­li, sede di “Legambiente”,ingresso da via Leo­par­di a S.Maria del­le Mole

L’As­sem­blea con­tro la Cemen­ti­fi­ca­zio­ne del Comu­ne di Mari­no invi­ta la popo­la­zio­ne a par­te­ci­pa­re ad un incon­tro pub­bli­co per pro­se­gui­re il per­cor­so di mobi­li­ta­zio­ne con­tro la spe­cu­la­zio­ne edi­li­zia.

In que­sti mesi di cam­pa­gna elet­to­ra­le che pre­ce­de le ele­zio­ni ammi­ni­stra­ti­ve, nono­stan­te il Comu­ne di Mari­no sia sta­to com­mis­sa­ria­to per moti­vi lega­ti anche a que­stio­ne di natu­ra urba­ni­sti­ca che han­no por­ta­to in car­ce­re l’ex sin­da­co di cen­tro-destra, non si sono fer­ma­te le atti­vi­tà di deva­sta­zio­ne del ter­ri­to­rio.

Anzi, in que­sto ulti­mo perio­do, con l’a­val­lo dei fun­zio­na­ri comu­na­li, stan­no sor­gen­do ovun­que nuo­vi palaz­zi: da Pala­ver­ta, a Quar­to S.Antonio, da via Ken­ne­dy a Maz­za­ma­gna, da Due San­ti a via del Sas­so­ne, sono innu­me­re­vo­li i can­tie­ri che sono già par­ti­ti. 

Ulti­ma­men­te, una par­te di Mugil­la, a poche deci­ne di metri dal­la scuo­la “G.Verdi” (det­ta “Maron­cel­li”), è sta­ta ulte­rior­men­te can­tie­ra­ta: for­se è il pre­lu­dio all’i­ni­zio dei lavo­ri per 8 dei 17 palaz­zi appro­va­ti nel Master­plan ?

Dopo l’in­con­tro con il Com­mis­sa­rio Pre­fet­ti­zio del­lo scor­so 23 dicem­bre, al qua­le han­no par­te­ci­pa­to altri comi­ta­ti e asso­cia­zio­ni del ter­ri­to­rio (ADA, Legam­bien­te e Ita­lia Nostra), non si è più sapu­to nul­la in meri­to ad una nuo­va con­vo­ca­zio­ne che avreb­be dovu­to esser­ci già a feb­bra­io.

Evi­den­te­men­te, l’o­pe­ra­to del­la dott.ssa Enza Capo­ra­le, com­mis­sa­rio pre­fet­ti­zio in cari­ca al Comu­ne di Mari­no, non si disco­sta mol­to dai suoi pre­de­ces­so­ri di Palaz­zo Colon­na: nono­stan­te un pri­mo giro di pol­tro­ne da lei volu­to che ha visto esclu­de­re alcu­ni fun­zio­na­ri da respon­sa­bi­li­tà in deter­mi­na­ti set­to­ri, la con­fer­ma del­l’ing. Petri­ni a capo del­l’uf­fi­cio urba­ni­sti­ca è il segno più evi­den­te del­la con­ti­nui­tà degli affa­ri lega­ti al set­to­re immo­bi­lia­re.

Per oppor­si effi­ca­ce­men­te alla pro­li­fe­ra­zio­ne dei can­tie­ri in zone che fino a poco tem­po fa era­no ver­di o già mol­to satu­re e pove­re di ser­vi­zi cre­dia­mo che occor­ra incon­trar­si di nuo­vo pub­bli­ca­men­te per pro­muo­ve­re azio­ni che incep­pi­no la deva­sta­zio­ne e il sac­cheg­gio del ter­ri­to­rio in cui vivia­mo.

Infat­ti, oltre ai can­tie­ri sopra­ci­ta­ti, il Master­plan del 2011 pre­ve­de un milio­ne e tre­cen­to­mi­la metri cubi di cemen­to per un aumen­to di popo­la­zio­ne di qua­si 15.000 uni­tà. Il sogno dei palaz­zi­na­ri loca­li e di Par­na­si di rad­dop­pia­re il nume­ro di abi­tan­ti di S.Maria del­le Mole e Frat­toc­chie, con gra­vi riper­cus­sio­ni su acqua, tra­spor­ti, ser­vi­zi, mobi­li­tà deve asso­lu­ta­men­te esse­re fer­ma­to, ne va di ciò che resta del­la vivi­bi­li­tà di un ter­ri­to­rio sem­pre più com­pro­mes­so dagli accor­di tra impren­di­to­ri immo­bi­lia­ri e poli­ti­ci nostra­ni.

Inve­ce di atten­de­re la tor­na­ta elet­to­ra­le e segui­re le soap-ope­ra che i par­ti­tun­co­li dan­no in pasto all’o­pi­nio­ne pub­bli­ca ormai quo­ti­dia­na­men­te, cre­dia­mo sia neces­sa­rio impe­gnar­si in pri­ma per­so­na nel­la lot­ta alla deva­sta­zio­ne, a pre­scin­de­re da sca­den­ze det­ta­te da altri, indi­can­do chia­ra­men­te le respon­sa­bi­li­tà poli­ti­che negli accor­di PD-PDL inter­cor­si negli ulti­mi anni e gli inte­res­si degli impren­di­to­ri pri­va­ti che voglio­no met­te­re a pro­fit­to il ter­ri­to­rio in cui vivia­mo a sca­pi­to di un’in­te­ra popo­la­zio­ne.

Rin­no­via­mo l’in­vi­to alla par­te­ci­pa­zio­ne, sin­go­la e col­let­ti­va. 

Han­no già ade­ri­to “Argi­ne Divi­no Amo­re” e “Legam­bien­te Appia Sud – Il Ric­cio”

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