Lazio in prima linea contro il melanoma: la prevenzione primaria arriva nelle scuole

Lazio in prima linea contro il melanoma: la prevenzione primaria arriva nelle scuole

16/03/2016 0 Di Redazione

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Paola_QueiroloLazio in prima linea contro il melanoma: la prevenzione primaria arriva nelle scuole

Nel Lazio il sesto appun­ta­men­to del pro­get­to edu­ca­zio­na­le per le scuo­le ele­men­ta­ri nell’ambito del­la cam­pa­gna nazio­na­le di pre­ven­zio­ne pri­ma­ria “Il Sole per ami­co”, pro­mos­sa da IMI — Inter­grup­po Mela­no­ma Ita­lia­no, in col­la­bo­ra­zio­ne con il Mini­ste­ro dell’Istruzione e il patro­ci­nio del Mini­ste­ro del­la Salu­te, dell’Associazione Ita­lia­na di Onco­lo­gia Medi­ca — AIOM e del­la Regio­ne Lazio.

Il Lazio, impe­gna­to nel­la lot­ta con­tro i tumo­ri gra­zie alle eccel­len­ze sani­ta­rie ope­ran­ti sul ter­ri­to­rio, ade­ri­sce alla pre­ven­zio­ne pri­ma­ria del mela­no­ma, il più aggres­si­vo e temu­to tumo­re del­la pel­le: le scuo­le ele­men­ta­ri lazia­li sono sta­te scel­te per ospi­ta­re la sesta tap­pa del pro­get­to edu­ca­zio­na­le di pre­ven­zio­ne pri­ma­ria nell’ambito del­la cam­pa­gna “Il Sole per ami­co”, pro­mos­sa da IMI — Inter­grup­po Mela­no­ma Ita­lia­no in col­la­bo­ra­zio­ne con il Mini­ste­ro dell’Istruzione e con il patro­ci­nio del Mini­ste­ro del­la Salu­te, dell’Associazione Ita­lia­na di Onco­lo­gia Medi­ca — AIOM e del­la Regio­ne Lazio, resa pos­si­bi­le gra­zie ad un’erogazione di Merck & Co., per il tra­mi­te del­la sua con­so­cia­ta ita­lia­na MSD.

«La cam­pa­gna nasce per risve­glia­re e far cre­sce­re l’attenzione dell’opinione pub­bli­ca sul mela­no­ma e sui rischi lega­ti ad una non cor­ret­ta espo­si­zio­ne, coin­vol­gen­do in par­ti­co­la­re i bam­bi­ni in età sco­la­re e le loro fami­glie – dichia­ra Pao­la Quei­ro­lo, Pre­si­den­te IMI — Inter­grup­po Mela­no­ma Ita­lia­no e Respon­sa­bi­le DMT Mela­no­ma e Tumo­ri cuta­nei all’IRCCS-AOU San Mar­ti­no-IST di Geno­va – la cam­pa­gna nazio­na­le, pro­mos­sa da IMI, ha per la pri­ma vol­ta come pro­ta­go­ni­sti i bam­bi­ni del­le scuo­le ele­men­ta­ri e i loro geni­to­ri, pas­sag­gio per noi cru­cia­le con­si­de­ra­to l’aumento dell’incidenza dei tumo­ri del­la pel­le pro­prio tra i più gio­va­ni e visto che le scot­ta­tu­re da espo­si­zio­ne sola­re in età pedia­tri­ca rap­pre­sen­ta­no uno dei prin­ci­pa­li fat­to­ri di rischio».

L’obiettivo quin­di è inse­gna­re ai più pic­co­li il modo giu­sto di pren­de­re il sole e pro­teg­ge­re la pro­pria pel­le, attra­ver­so incon­tri con i der­ma­to­lo­gi e gli onco­lo­gi che entra­no nel­le clas­si, un car­toon con pro­ta­go­ni­sta il sim­pa­ti­co alie­no Rey e altri stru­men­ti didat­ti­ci.

«La pre­ven­zio­ne pri­ma­ria e la cor­ret­ta edu­ca­zio­ne sono il fat­to­re più impor­tan­te di pro­te­zio­ne con­tro il mela­no­ma e rap­pre­sen­ta­no un inve­sti­men­to impor­tan­te da par­te del ser­vi­zio sani­ta­rio pub­bli­coaffer­ma Tere­sa Petran­go­li­ni, Con­si­glie­re Regio­na­le del Lazio e Com­po­nen­te del­la Com­mis­sio­ne Poli­ti­che socia­li e salu­te – la cam­pa­gna “Il Sole per ami­co” in tal sen­so rap­pre­sen­ta una bel­la occa­sio­ne di cre­sci­ta del­la sen­si­bi­li­tà dif­fu­sa ver­so il pro­ble­ma e di siner­gia tra inse­gnan­ti e medi­ci al fine di edu­ca­re i gio­va­ni. Una cam­pa­gna che riten­go mol­to effi­ca­ce anche per­ché a misu­ra di bam­bi­no, capa­ce di coin­vol­ge­re sia i pic­co­li che i loro geni­to­ri. Da apprez­za­re, in par­ti­co­la­re, l’accessibilità del sito rea­liz­za­to per i diver­si tar­get che offre una serie di stru­men­ti diret­ta­men­te uti­liz­za­bi­li dagli uten­ti anche in futu­ro».

Il ruo­lo del­la scuo­la è fon­da­men­ta­le per tra­smet­te­re l’educazione e le cono­scen­ze indi­spen­sa­bi­li per l’adozione di com­por­ta­men­ti salu­ta­ri e per dif­fon­de­re la cul­tu­ra del­la pre­ven­zio­ne tra la popo­la­zio­ne e in par­ti­co­la­re tra i bam­bi­ni in età sco­la­re e le loro fami­glie: in que­sta chia­ve è nata la col­la­bo­ra­zio­ne sul­la cam­pa­gna tra IMI e Mini­ste­ro dell’Istruzione, dell’Università e del­la Ricer­ca (MIUR).

«Nell’ambito dell’educazione alla salu­te, le atti­vi­tà del MIUR sono incen­tra­te prin­ci­pal­men­te sul­la pre­ven­zio­ne che costi­tui­sce, in ambien­te sco­la­sti­co, lo stru­men­to più effi­ca­ce per la ridu­zio­ne del rischio e del­le pro­ble­ma­ti­che deter­mi­na­te da scor­ret­ti sti­li di vita» affer­ma Maria Gra­zia Cor­ra­di­ni del­la Dire­zio­ne Gene­ra­le per lo Stu­den­te, l’Integrazione e la Par­te­ci­pa­zio­ne MIUR. «Questa Dire­zio­ne Gene­ra­le ha pro­mos­so l’iniziativa edu­ca­ti­va rea­liz­za­ta dall’Intergruppo Mela­no­ma Ita­lia­no (IMI) per la sen­si­bi­liz­za­zio­ne ad una cor­ret­ta espo­si­zio­ne ai rag­gi sola­ri che coin­vol­ge i bam­bi­ni e le bam­bi­ne del­la scuo­la pri­ma­ria insie­me alle loro fami­glie e agli inse­gnan­ti».

La cam­pa­gna “Il Sole per ami­co” coin­vol­ge in un impe­gno comu­ne tut­ti i cit­ta­di­ni, le Isti­tu­zio­ni e i medi­ci del ter­ri­to­rio lazia­le dal momen­to che la pre­ven­zio­ne del mela­no­ma è una prio­ri­tà per le poli­ti­che sani­ta­rie, nazio­na­li e regio­na­li, e per la salu­te pub­bli­ca.

I bam­bi­ni ita­lia­ni sono mol­to espo­sti al sole e sono anche poco pro­tet­ti, secon­do quan­to ripor­ta­to da uno stu­dio con­dot­to nei pri­mi anni 2000. I buo­ni com­por­ta­men­ti, come quel­lo di pren­de­re il sole nel­le ore non cen­tra­li del­la gior­na­ta e di pro­teg­ge­re la pel­le, s’imparano sin da pic­co­li per­ché è pro­prio la fascia pedia­tri­ca che rischia di più a cau­sa di un’esposizione sola­re non pro­tet­ta e le scot­ta­tu­re ripor­ta­te nei pri­mi anni di vita con­di­zio­na­no da adul­ti l’evoluzione del mela­no­ma. Se si vuo­le attua­re una vera pre­ven­zio­ne pri­ma­ria e si vuo­le che que­sta sia effi­ca­ce, biso­gna comin­cia­re dai più pic­co­li.

«Mal­gra­do l’aumento dei nuo­vi casi di mela­no­ma, la mor­ta­li­tà si man­tie­ne sta­bi­le e que­sto può ave­re un solo signi­fi­ca­to: ven­go­no dia­gno­sti­ca­te più lesio­ni allo sta­dio ini­zia­le, con­se­guen­za dell’informazione e del­le aumen­ta­te cono­scen­ze che le per­so­ne stan­no rice­ven­do in que­sti ulti­mi anni – sot­to­li­nea Ric­car­do Bono, Diri­gen­te Strut­tu­ra Sem­pli­ce e Respon­sa­bi­le del­la “Mela­no­ma Unit” all’Istituto Der­mo­pa­ti­co dell’Immacolata IDI-IRCCS di Roma – le cam­pa­gne nel­le scuo­le pos­so­no esse­re più impor­tan­ti degli stes­si con­trol­li: la per­so­na che si reca dal der­ma­to­lo­go per un con­trol­lo lo fa solo se è già con­sa­pe­vo­le dei rischi di un’incongrua espo­si­zio­ne sola­re e dell’importanza del­la pre­ven­zio­ne, una cul­tu­ra que­sta che si acqui­si­sce meglio in età pedia­tri­ca o ado­le­scen­zia­le».

L’incidenza del mela­no­ma è più che rad­dop­pia­ta negli ulti­mi 30 anni: in Ita­lia sono oltre 100.000 le per­so­ne col­pi­te e oltre 10.000 i nuo­vi casi ogni anno. I bam­bi­ni sono la fascia di popo­la­zio­ne più a rischio per il mela­no­ma, per­ché le scot­ta­tu­re pre­se nell’infanzia sono un impor­tan­te fat­to­re di rischio in quan­to la pel­le “memo­riz­za” il dan­no rice­vu­to e può inne­sca­re il pro­ces­so pato­lo­gi­co anche a diver­si anni di distan­za. Le cam­pa­gne di pre­ven­zio­ne pri­ma­ria oltre a edu­ca­re su come pren­de­re il sole in manie­ra cor­ret­ta, pos­so­no esse­re mira­te a spe­ci­fi­che fasce di popo­la­zio­ne a mag­gior rischio come quel­la infan­ti­le e ado­le­scen­zia­le.

«È fon­da­men­ta­le pro­muo­ve­re un’adeguata sen­si­bi­liz­za­zio­ne nei bam­bi­ni e in tut­ti colo­ro che ruo­ta­no attor­no all’infanzia: geni­to­ri, inse­gnan­ti, pedia­tri, per­ché una cor­ret­ta cono­scen­za del pro­ble­ma e di con­se­guen­za un com­por­ta­men­to “vir­tuo­so” già a que­sta età, sono le uni­che armi effi­ca­ci per fare pre­ven­zio­ne pri­ma­ria e, quin­di, ridur­re l’insorgenza del mela­no­ma – dichia­ra Pao­la De Simo­ne, Diri­gen­te medi­co di Der­ma­to­lo­gia Onco­lo­gi­ca all’ISG Isti­tu­to San Gal­li­ca­no di Roma e mem­bro del Diret­ti­vo GIP­Me – inol­tre gli effet­ti del­le ustio­ni sola­ri nei bam­bi­ni e comun­que da zero a ven­ti anni sono più gra­vi rispet­to a quel­li dell’adulto».

L’attività edu­ca­zio­na­le all’interno del­le scuo­le lazia­li è strut­tu­ra­ta con incon­tri tra bam­bi­ni, inse­gnan­ti, geni­to­ri, der­ma­to­lo­gi e onco­lo­gi che spie­ghe­ran­no in un lin­guag­gio a misu­ra di bam­bi­no le sem­pli­ci rego­le che biso­gna segui­re per difen­de­re la pel­le ed espor­si al sole in sicu­rez­za. Oltre ai mate­ria­li infor­ma­ti­vi car­ta­cei e digi­ta­li, il pro­ta­go­ni­sta di un car­toon, Rey, un alie­no cata­pul­ta­to sul­la spiag­gia da un’astrobolla sola­re, sve­le­rà ai bam­bi­ni i segre­ti per espor­si al sole in manie­ra cor­ret­ta.

Pre­ven­zio­ne pri­ma­ria, ma anche ricer­ca sono alla base del­la part­ner­ship che vede IMI e MSD Ita­lia insie­me per la cam­pa­gna nazio­na­le “Il Sole per ami­co” per pro­muo­ve­re i com­por­ta­men­ti cor­ret­ti in gra­do di pre­ve­ni­re il mela­no­ma tra gli adul­ti di doma­ni. «I tumo­ri del­la pel­le e il mela­no­ma in par­ti­co­la­re rap­pre­sen­ta­no una gra­ve minac­cia per la salu­te di milio­ni di per­so­ne e per la soste­ni­bi­li­tà dei Ser­vi­zi Sani­ta­ri – dice Gof­fre­do Fred­di, Respon­sa­bi­le Comu­ni­ca­zio­ne e Rela­zio­ni Ester­ne MSD Ita­lia – le cam­pa­gne di sen­si­bi­liz­za­zio­ne sono fon­da­men­ta­li per crea­re e dif­fon­de­re la cul­tu­ra del­la pre­ven­zio­ne, spe­cie quan­do coin­vol­go­no i bam­bi­ni in età sco­la­re e le loro fami­glie. MSD come con­so­cia­ta di Merck & Co., ha deci­so di soste­ne­re que­sta ini­zia­ti­va pro­mos­sa da IMI pro­prio per­ché inter­vie­ne mol­to pre­co­ce­men­te nell’educazione del­le per­so­ne, evi­tan­do che si inne­schi­no pro­ces­si pato­lo­gi­ci tali da favo­ri­re una mag­gio­re pro­ba­bi­li­tà di svi­lup­pa­re il mela­no­ma in età adul­ta».

Le risor­se e gli stru­men­ti edu­ca­zio­na­li del­la cam­pa­gna per le scuo­le pri­ma­rie sono libe­ra­men­te acces­si­bi­li attra­ver­so il sito www.ilsoleperamico.it

Il Sole per ami­co è anche su Face­book: www.facebook.com/ilSoleperamico

La campagna “Il Sole per amico”

Progetto educazionale per le scuole primarie laziali

“Il Sole per ami­co” è una cam­pa­gna nazio­na­le di pre­ven­zio­ne pri­ma­ria del mela­no­ma, pro­mos­sa da IMI — Inter­grup­po Mela­no­ma Ita­lia­no, net­work scien­ti­fi­co di medi­ci e ricer­ca­to­ri impe­gna­ti nel­lo stu­dio e nel­la cura del mela­no­ma cuta­neo, in col­la­bo­ra­zio­ne con il Mini­ste­ro dell’Istruzione e con il patro­ci­nio del Mini­ste­ro del­la Salu­te e dell’Associazione Ita­lia­na di Onco­lo­gia Medi­ca. La cam­pa­gna ha l’obiettivo di richia­ma­re l’attenzione sul­la pre­ven­zio­ne del mela­no­ma, pato­lo­gia trop­po spes­so sot­to­va­lu­ta­ta, sull’importanza di una cor­ret­ta espo­si­zio­ne ai rag­gi sola­ri e sul divie­to di uti­liz­za­re le lam­pa­de arti­fi­cia­li per i mino­ren­ni e limi­tar­ne l’uso negli adul­ti.

Schermata 2016-03-16 alle 11.46.29Nell’ambito del­la cam­pa­gna IMI pro­muo­ve un impor­tan­te pro­get­to edu­ca­zio­na­le per le scuo­le pri­ma­rie, cana­le natu­ra­le per coin­vol­ge­re e rag­giun­ge­re il tar­get dei bam­bi­ni e del­le fami­glie con l’obiettivo di tra­smet­te­re l’educazione e la cono­scen­za pro­pe­deu­ti­ca all’adozione di com­por­ta­men­ti salu­ta­ri per una cor­ret­ta espo­si­zio­ne al sole. “Il Sole per ami­co” vuo­le appun­to accen­de­re i riflet­to­ri sul rischio mela­no­ma dif­fon­den­do la cul­tu­ra del­la pre­ven­zio­ne tra la popo­la­zio­ne, e in par­ti­co­la­re tra i bam­bi­ni in età sco­la­re e le loro fami­glie.

A mar­zo la cam­pa­gna par­te anche nel­la Regio­ne Lazio. In 26 scuo­le pri­ma­rie regio­na­li nel cor­so dell’anno sco­la­sti­co 2015–2016 si arti­co­le­ran­no:

  • incon­tri edu­ca­zio­na­li pres­so gli Isti­tu­ti ade­ren­ti tenu­ti da medi­ci spe­cia­li­sti affe­ren­ti a IMI (Inter­grup­po Mela­no­ma Ita­lia­no), GISED (Grup­po Ita­lia­no Stu­di Epi­de­mio­lo­gi­ci in Der­ma­to­lo­gia) e GIP­Me (Grup­po Ita­lia­no Poli­di­sci­pli­na­re sul Mela­no­ma);
  • atti­vi­tà in clas­se soste­nu­te dai docen­ti con il sup­por­to di risor­se car­ta­cee (opu­sco­li e poster edu­ca­zio­na­li per i ragaz­zi e una gui­da per i docen­ti) e mul­ti­me­dia­li (sito web e pil­lo­le edu­ca­zio­na­li in ani­ma­zio­ne);
  • due con­cor­si sui temi del­la cam­pa­gna che met­te­ran­no in com­pe­ti­zio­ne le scuo­le coin­vol­te.

Dopo le scuo­le ele­men­ta­ri di Ligu­ria, Puglia e Sar­de­gna che han­no ini­zia­to a gen­na­io 2016, da feb­bra­io l’Emilia Roma­gna e qual­che gior­no fa la Tosca­na, ora saran­no le scuo­le ele­men­ta­ri di Lazio e Lom­bar­dia, a ren­de­re pro­ta­go­ni­sti del­la cam­pa­gna “Il Sole per ami­co” i bam­bi­ni, con il coin­vol­gi­men­to di geni­to­ri, inse­gnan­ti e der­ma­to­lo­gi, con l’obiettivo di inse­gna­re sin dall’infanzia il modo cor­ret­to di espor­si al sole, pro­teg­gen­do la pel­le e pre­ve­nen­do rischi futu­ri.

LE SCUOLE NEL LAZIO
ISTITUTO PROVINCIA
ISTITUTO COMPRENSIVO BORGONCINI DUCA — SCUOLA S. FRANCESCO D’ASSISI ROMA
ISTITUTO COMPRENSIVO BORGONCINI DUCA — SCUOLA 2/10/1870 ROMA
ISTITUTO COMPRENSIVO BORGONCINI DUCA — SCUOLA VALLE AURELIA ROMA
ISTITUTO COMPRENSIVO OLCESE ROMA
ISTITUTO COMPRENSIVO TOR DE SCHIAVI — SCUOLA CECCONI ROMA
ISTITUTO COMPRENSIVO TOR DE SCHIAVI — SCUOLA PEZZANI ROMA
ISTITUTO COMPRENSIVO TOR DE SCHIAVI — SCUOLA MASSAI ROMA
ISTITUTO COMPRENSIVO S. MARIA DELLE MOLE — SCUOLA REPUBBLICA S. MARIA DELLE MOLE (RM)
ISTITUTO COMPRENSIVO S. MARIA DELLE MOLE — SCUOLA VERDI S. MARIA DELLE MOLE (RM)
ISTITUTO COMPRENSIVO MAR DEI CARAIBI — SCUOLA STELLA POLARE OSTIA (RM)
ISTITUTO COMPRENSIVO MAR DEI CARAIBI — SCUOLA SEGURANA OSTIA (RM)
ISTITUTO COMPRENSIVO VIALE VEGA OSTIA (RM)
ISTITUTO COMPRENSIVO ARDEA MANZU’ ARDEA (RM)
ISTITUTO COMPRENSIVO CORRADO MELONE LADISPOLI (RM)
ISTITUTO COMPRENSIVO TIBERIO GULLUNI COLONNA (RM)
ISTITUTO COMPRENSIVO BARBARA RIZZO — PLESSO RODARI FORMELLO (RM)
ISTITUTO COMPRENSIVO BARBARA RIZZO — PLESSO MARIE CURIE FORMELLO (RM)
ISTITUTO COMPRENSIVO ALATRI 2 SACCHETTI MONS. FACCHINI — SCUOLA COLLELAVENA ALATRI (FR)
ISTITUTO COMPRENSIVO ALATRI 2 SACCHETTI A. SACCHETTI — SCUOLA SASSETTI FIURA ALATRI (FR)
ISTITUTO COMPRENSIVO ALATRI 2 SACCHETTI C. ZAVATTINI — SCUOLA FONTANA SCURANO ALATRI (FR)
ISTITUTO COMPRENSIVO CASSINO 1 CASSINO (FR)
ISTITUTO COMPRENSIVO VILLA REATINA — SCUOLA RISORGIMENTO RIETI
ISTITUTO COMPRENSIVO VILLA REATINA — SCUOLA VAZIA RIETI
ISTITUTO COMPRENSIVO FALCONE E BORSELLINO — SCUOLA VIGNANELLO VIGNANELLO (VT)
ISTITUTO COMPRENSIVO FALCONE E BORSELLINO — SCUOLA VALLERANO VALLERANO (VT)
ISTITUTO COMPRENSIVO FALCONE E BORSELLINO — SCUOLA CANEPINA CANEPINA (VT)

Il melanoma

Il mela­no­ma è un tumo­re mol­to aggres­si­vo che deri­va dal­la tra­sfor­ma­zio­ne mali­gna dei mela­no­ci­ti, le cel­lu­le che deter­mi­na­no il colo­re del­la pel­le. Il mela­no­ma può insor­ge­re sul­la pel­le appa­ren­te­men­te sana o dal­la modi­fi­ca­zio­ne di un neo pre­e­si­sten­te.

La fre­quen­za di que­sto tumo­re è in net­to aumen­to in tut­to il mon­do: negli ulti­mi 15 anni il nume­ro dei casi di mela­no­ma è pra­ti­ca­men­te rad­dop­pia­to. Ogni anno nel mon­do si regi­stra­no cir­ca 100.000 nuo­vi casi. Quan­do il mela­no­ma vie­ne dia­gno­sti­ca­to pre­co­ce­men­te è gene­ral­men­te una malat­tia cura­bi­le. Tut­ta­via, se non indi­vi­dua­to in tem­po e non trat­ta­to, il mela­no­ma può dif­fon­der­si ad altre par­ti dell’organismo, come fega­to, pol­mo­ni, ossa e cer­vel­lo. Un mela­no­ma che si è dif­fu­so ad altri orga­ni è chia­ma­to mela­no­ma meta­sta­ti­co: que­sto tipo di tumo­re del­la pel­le ha una pro­gno­si non favo­re­vo­le. Seb­be­ne il mela­no­ma meta­sta­ti­co sia rela­ti­va­men­te raro, può ave­re un effet­to deva­stan­te sui pazien­ti e i fami­lia­ri, spe­cial­men­te per­ché le per­so­ne col­pi­te sono spes­so in gio­va­ne età. L’età media dei pazien­ti con dia­gno­si di mela­no­ma è di soli 50 anni e il 20% dei casi vie­ne riscon­tra­to in pazien­ti di età com­pre­sa tra 15 e 39 anni.

Per­ché si pre­sen­ta il mela­no­ma?

Il mela­no­ma insor­ge a cau­sa del­la cre­sci­ta e del­la pro­li­fe­ra­zio­ne incon­trol­la­ta dei “mela­no­ci­ti”, le cel­lu­le che pro­du­co­no la “mela­ni­na”, il pig­men­to che dà colo­re a pel­le, occhi, capel­li e pro­teg­ge la cute dai rag­gi ultra­vio­let­ti (UV) del­la luce sola­re. Un’esposizione ecces­si­va ai rag­gi UV può pro­vo­ca­re muta­zio­ni nei mela­no­ci­ti e rap­pre­sen­ta una del­le cau­se prin­ci­pa­li di tumo­ri cuta­nei come il mela­no­ma.

Qua­li sono i sog­get­ti a rischio di mela­no­ma?

Le per­so­ne più a rischio sono quel­le che han­no una o più del­le seguen­ti carat­te­ri­sti­che:

  • modi­fi­ca­zio­ne evi­den­te e pro­gres­si­va di un neo;
  • com­par­sa di un nuo­vo neo in età adul­ta;
  • sog­get­ti già trat­ta­ti per mela­no­ma;
  • fami­lia­ri­tà per mela­no­ma (altri casi di mela­no­ma in fami­glia);
  • uno o più nei di dia­me­tro supe­rio­re a 5mm e di for­ma irre­go­la­re;
  • pre­sen­za di uno o più nei con­ge­ni­ti gran­di;
  • ele­va­to nume­ro di nei;
  • capel­li bion­do-ros­si, occhi chia­ri, car­na­gio­ne par­ti­co­lar­men­te bian­ca ed estre­ma­men­te sen­si­bi­le al sole;
  • pre­sen­za di len­tig­gi­ni;
  • fre­quen­ti scot­ta­tu­re duran­te l’infanzia e l’adolescenza;
  • fre­quen­te espo­si­zio­ne a radia­zio­ni ultra­vio­let­te arti­fi­cia­li di lam­pa­de abbron­zan­ti o let­ti­ni sola­ri.

TIPI DI MELANOMA

Esi­sto­no quat­tro tipi prin­ci­pa­li di mela­no­ma del­la pel­le:

  • il mela­no­ma pia­no o sot­ti­le rap­pre­sen­ta la for­ma più fre­quen­te (70%); ten­de a cre­sce­re ver­so l’esterno piut­to­sto che ver­so l’interno;
  • il mela­no­ma cupo­li­for­me o nodu­la­re è una varian­te di mela­no­ma a rapi­da evo­lu­zio­ne e con alto rischio di pro­gres­sio­ne che ten­de a com­pa­ri­re a un’e­tà più avan­za­ta. Rap­pre­sen­ta il 10–15% di tut­ti i mela­no­mi. È la for­ma a più rapi­da cre­sci­ta: se non trat­ta­ta, comin­cia a svi­lup­par­si ver­so l’interno e può pene­tra­re nel­la cute e dif­fon­der­si ad altre aree dell’organismo;
  • la len­ti­go mali­gna (mela­no­ma in situ) è una lesio­ne a len­ta evo­lu­zio­ne che si mani­fe­sta, gene­ral­men­te nei sog­get­ti anzia­ni sul­la pel­le del viso, come una mac­chia piat­ta, non pal­pa­bi­le, mar­ro­ne, mol­to liscia, con per­di­ta del nor­ma­le pro­fi­lo cuta­neo. Gene­ral­men­te ha un rit­mo di cre­sci­ta len­to (anni) e rara­men­te si dif­fon­de ad altre par­ti dell’organismo. Tut­ta­via, se si dif­fon­de, assu­me le stes­se carat­te­ri­sti­che del mela­no­ma meta­sta­ti­co;
  • il mela­no­ma acra­le-len­tig­gi­no­so com­pa­re inve­ce nel­le zone acra­li (pal­mo del­la mano, pian­ta del pie­de) rap­pre­sen­ta il 5% di tut­ti i mela­no­mi ed è l’unica for­ma che può insor­ge­re in tut­ti i foto­ti­pi, anche nei sog­get­ti di pel­le scu­ra.

TERAPIA

In caso di sospet­to mela­no­ma si pro­ce­de alla biop­sia escis­sio­na­le, ovve­ro la com­ple­ta aspor­ta­zio­ne del­la neo­for­ma­zio­ne, e all’esecuzione dell’esame isto­lo­gi­co. Se il mela­no­ma è in situ si ese­gue un amplia­men­to chi­rur­gi­co a distan­za di 0.5 cm, se ha uno spes­so­re (det­to di Bre­slow) infe­rio­re a 2 mm si ese­gue un amplia­men­to chi­rur­gi­co a distan­za di 1 cm dal mar­gi­ne del­la cica­tri­ce. Inol­tre, se lo spes­so­re è supe­rio­re a 0.75 mm, oltre all’ampliamento chi­rur­gi­co, si ese­gue anche la meto­di­ca del lin­fo­no­do sen­ti­nel­la per iden­ti­fi­ca­re il lin­fo­no­do che per pri­mo dre­na dal­la sede del mela­no­ma e valu­ta­re l’eventuale dif­fu­sio­ne del tumo­re.

Nel­lo sta­dio pre­co­ce, il mela­no­ma può esse­re spes­so cura­to chi­rur­gi­ca­men­te, men­tre negli sta­di più avan­za­ti può esse­re più dif­fi­ci­le da trat­ta­re.

Gli stan­dard di trat­ta­men­to inclu­do­no:

  • Inter­ven­to chi­rur­gi­co
  • Immu­no­te­ra­pia
  • Tera­pia mira­ta
  • Che­mio­te­ra­pia
  • Radio­te­ra­pia

Per i mela­no­mi ad alto rischio di pro­gres­sio­ne nuo­ve spe­ran­ze ven­go­no dal­le tera­pie a ber­sa­glio mole­co­la­re (tar­get the­ra­py) che ini­bi­sco­no spe­ci­fi­che muta­zio­ni geni­che del tumo­re come la muta­zio­ne BRAF che si tro­va nel 50% dei mela­no­mi in sta­dio avan­za­to. Un’importante novi­tà è rap­pre­sen­ta­ta dagli anti­cor­pi immu­no­mo­du­lan­ti che han­no dimo­stra­to di pro­lun­ga­re la soprav­vi­ven­za a lun­go ter­mi­ne in pazien­ti con malat­tia avan­za­ta.

Le rac­co­man­da­zio­ni per i con­trol­li dei nevi (nei) e la vigi­lan­za degli indi­vi­dui a rischio sono rias­sun­te nel­la seguen­te tabel­la trat­ta dal­le ulti­me Linee gui­da nazio­na­li sul Mela­no­ma di Allean­za con­tro il Can­cro dell’Istituto Supe­rio­re di Sani­tà.

COME CALCOLARE IL RISCHIO DI MELANOMA

Nes­sun rischio par­ti­co­la­re
La pel­le si abbron­za facil­men­te e tol­le­ra bene il sole

Assen­za di nei

Pre­sen­za di qual­che neo rego­la­re che è rima­sto inal­te­ra­to

Indi­ca­zio­ni: Autoe­sa­me e con­trol­lo dal Medi­co di base al biso­gno

Rischio Bas­so*
Scot­ta­tu­re duran­te l’infanzia e l’adolescenza

Len­tig­gi­no­si dif­fu­sa

Nei mela­no­ci­ti­ci comu­ni (>40)

Nei mela­no­ci­ti­ci ati­pi­ci (>3)

Sto­ria fami­lia­re di mela­no­ma

Sto­ria per­so­na­le di car­ci­no­mi e/o che­ra­to­si atti­ni­che

Pazien­ti tra­pian­ta­ti

Indi­ca­zio­ni: Autoe­sa­me e con­trol­lo der­ma­to­lo­gi­co 1–2 anni

Rischio Mode­ra­to**
Mela­no­ma fami­lia­re (2 mem­bri di pri­mo gra­do affet­ti da mela­no­ma)

Pre­gres­so mela­no­ma

Mela­no­mi Mul­ti­pli

Sin­dro­me neo ati­pi­co (o > 100 nei mela­no­ci­ti­ci)

Indi­ca­zio­ni: Autoe­sa­me e con­trol­lo der­ma­to­lo­gi­co pro­gram­ma­to

Rischio alto
Neo di dia­me­tro > 6 mm che si modi­fi­ca per for­ma e/o colo­re

Neo insor­to in età adul­ta e che si modi­fi­ca

Neo­for­ma­zio­ne nodu­la­re, sim­me­tri­ca, dura a rapi­do accre­sci­men­to

Indi­ca­zio­ni: Con­sul­ta­re in tem­pi rapi­di il der­ma­to­lo­go

* Il rischio rela­ti­vo aumen­ta con l’associazione dei diver­si cofat­to­ri

** In pre­sen­za dei tre cofat­to­ri è anche indi­ca­to un coun­se­ling gene­ti­co

Tabel­la trat­ta da “Basi scien­ti­fi­che per la defi­ni­zio­ne di linee-gui­da in ambi­to cli­ni­co per il Mela­no­ma cuta­neo”, Allean­za con­tro il Can­cro dell’Istituto Supe­rio­re di Sani­tà, 2012.

INTERVISTE DI APPROFONDIMENTO:

Pao­la Quei­ro­lo

Pre­si­den­te IMI — Inter­grup­po Mela­no­ma Ita­lia­no

Respon­sa­bi­le DMT Mela­no­ma e Tumo­ri cuta­nei dell’IRCCS-AOU San Mar­ti­no-IST di Geno­va

Melanoma, la prevenzione comincia dalla scuola:  dall’IMI una campagna che parla la lingua dei ragazzi

 Per­ché il mela­no­ma è con­si­de­ra­to uno dei tumo­ri più aggres­si­vi e temu­ti? Qual è la sua inci­den­za, in par­ti­co­la­re nel­la popo­la­zio­ne gio­va­ni­le?

Il mela­no­ma è una del­le neo­pla­sie più temu­te per­ché mol­to aggres­si­vo, spes­so asin­to­ma­ti­co nel­le fasi ini­zia­li e dia­gno­sti­ca­to quan­do già in fase avan­za­ta. Si trat­ta di un tumo­re del­la pel­le che ori­gi­na dai mela­no­ci­ti, le cel­lu­le del­lo stra­to basa­le dell’epidermide che si rin­ven­go­no in alcu­ne muco­se e nell’occhio e che sono depu­ta­te a difen­de­re la cute. La sto­ria natu­ra­le del mela­no­ma, se non trat­ta­to, ha un’evoluzione fata­le. Seb­be­ne sia meno fre­quen­te rispet­to ai tumo­ri cuta­nei qua­li il car­ci­no­ma squa­mo­cel­lu­la­re e il car­ci­no­ma baso­cel­lu­la­re, il mela­no­ma è più peri­co­lo­so e col­pi­sce le fasce d’età gio­va­ni­li con un tas­so di mor­ta­li­tà pari al 20%; oltre un ter­zo dei sog­get­ti col­pi­ti ha meno di 50 anni. L’incidenza del mela­no­ma è più che rad­dop­pia­ta negli ulti­mi 15 anni ovun­que nel mon­do; in Austra­lia e Nuo­va Zelan­da si tro­va la per­cen­tua­le più alta di nuo­vi casi, dovu­ta in par­te al foto­ti­po chia­ro dei resi­den­ti. In Ita­lia il mela­no­ma cuta­neo ha rap­pre­sen­ta­to tra il 2003 e il 2005 il 2,1% di tut­ti i tumo­ri dia­gno­sti­ca­ti negli uomi­ni e il 2,6% di tut­ti i tumo­ri dia­gno­sti­ca­ti nel­le don­ne e attual­men­te nel nostro Pae­se alme­no 100.000 per­so­ne con­vi­vo­no con una dia­gno­si di mela­no­ma, men­tre sono cir­ca 10.000 le nuo­ve dia­gno­si ogni anno. Nel mon­do i nuo­vi casi sono 232.000 l’anno, con oltre 70.000 deces­si.

 Negli ulti­mi anni sono sta­ti fat­ti mol­ti pas­si avan­ti sul fron­te del­la dia­gno­si e del­le tera­pie per il mela­no­ma. Qua­li sono oggi le prin­ci­pa­li novi­tà tera­peu­ti­che nel trat­ta­men­to di que­sta pato­lo­gia?

In anni mol­to recen­ti le pos­si­bi­li­tà di trat­ta­men­to del mela­no­ma sono mol­to cam­bia­te, abbia­mo far­ma­ci che rispet­to ai tra­di­zio­na­li che­mio­te­ra­pi­ci sono in gra­do di pro­lun­ga­re la soprav­vi­ven­za in modo signi­fi­ca­ti­vo. Mi rife­ri­sco alle tera­pie a ber­sa­glio mole­co­la­re che ini­bi­sco­no spe­ci­fi­che muta­zio­ni geni­che del tumo­re, come la muta­zio­ne BRAF che si tro­va nel 50% dei mela­no­mi in sta­dio avan­za­to. Da qual­che anno la ricer­ca onco­lo­gi­ca si è orien­ta­ta ver­so la cosid­det­ta immu­no-tera­pia onco­lo­gi­ca che sfrut­ta le dife­se immu­ni­ta­rie dell’organismo per com­bat­te­re le cel­lu­le tumo­ra­li. La novi­tà più impor­tan­te è rap­pre­sen­ta­ta da una nuo­va clas­se di far­ma­ci, gli anti­cor­pi immu­no­mo­du­lan­ti anti-PD‑1. Que­sti immu­no­te­ra­pi­ci agi­sco­no sul siste­ma immu­ni­ta­rio rin­for­zan­do e sbloc­can­do i check point immu­no­lo­gi­ci, veri e pro­pri fre­ni sul­le cel­lu­le lin­fo­ci­ta­rie che impe­di­sco­no al lin­fo­ci­ta di svol­ge­re la sua atti­vi­tà difen­si­va.

 Nell’ambito del­la cam­pa­gna “Il Sole per ami­co” l’IMI pro­muo­ve ades­so un impor­tan­te pro­get­to nazio­na­le di pre­ven­zio­ne pri­ma­ria del mela­no­ma rivol­to alle scuo­le pri­ma­rie. Ci rac­con­ta come nasce que­sta cam­pa­gna? Per­ché l’IMI ha deci­so di dispie­ga­re un impe­gno di infor­ma­zio­ne e sen­si­bi­liz­za­zio­ne di que­sta por­ta­ta?

Pochi altri tumo­ri pos­so­no esse­re con­tra­sta­ti effi­ca­ce­men­te come il mela­no­ma attra­ver­so la pre­ven­zio­ne pri­ma­ria, basa­ta sul­la cor­ret­ta espo­si­zio­ne al sole, e la pre­ven­zio­ne secon­da­ria, con l’autoesame del­la pel­le per dia­gno­sti­ca­re pre­co­ce­men­te la malat­tia. L’informazione e la con­sa­pe­vo­lez­za dei cit­ta­di­ni non sono cre­sciu­te di pari pas­so con i nume­ri del mela­no­ma: per que­sto moti­vo l’IMI ha deci­so di pro­muo­ve­re la cam­pa­gna “Il Sole per ami­co” rea­liz­za­ta con il patro­ci­nio del Mini­ste­ro del­la Salu­te e dell’Associazione Ita­lia­na di Onco­lo­gia Medi­ca (AIOM) e resa pos­si­bi­le gra­zie ad un’erogazione di Merck & Co. L’obiettivo del­la cam­pa­gna è far cre­sce­re l’attenzione dell’opinione pub­bli­ca sul mela­no­ma e sui rischi lega­ti ad una non cor­ret­ta espo­si­zio­ne coin­vol­gen­do in par­ti­co­la­re i bam­bi­ni in età sco­la­re e le loro fami­glie. Secon­do le evi­den­ze di uno stu­dio con­dot­to nel 2000–2002 in Ita­lia, i nostri bam­bi­ni sono mol­to espo­sti al sole e sono anche poco pro­tet­ti, con la con­se­guen­za che spes­so ripor­ta­no scot­ta­tu­re. Dopo aver coin­vol­to nel cor­so dell’estate la popo­la­zio­ne attra­ver­so il web, nel­le sta­zio­ni, sul­le spiag­ge, ades­so la cam­pa­gna “Il Sole per ami­co” entra nel­le scuo­le ele­men­ta­ri di set­te Regio­ni ita­lia­ne con un pro­get­to edu­ca­zio­na­le che vedrà coin­vol­ti inse­gnan­ti, psi­co­lo­gi, der­ma­to­lo­gi e avrà come pro­ta­go­ni­sti i bam­bi­ni e le loro fami­glie: in un lin­guag­gio sem­pli­ce e diret­to, con l’aiuto di mate­ria­li car­ta­cei e mul­ti­me­dia­li, spie­ghe­re­mo ai ragaz­zi come espor­si al sole pro­teg­gen­do la pel­le e a non met­te­re a rischio la salu­te e la vita. I buo­ni com­por­ta­men­ti, come quel­li di impa­ra­re a espor­si ai rag­gi sola­ri nel modo giu­sto, pro­teg­gen­do la pel­le ed evi­tan­do rischi per la salu­te, si appren­do­no sin da pic­co­li, anche se l’esempio degli adul­ti può esse­re mol­to uti­le. Que­sta cam­pa­gna oltre che sui con­te­nu­ti scien­ti­fi­ci, pun­ta mol­to sul lin­guag­gio e la crea­ti­vi­tà: ci sia­mo inven­ta­ti dei per­so­nag­gi di fan­ta­sia come l’alieno Rey e i ragaz­zi Geo e Gea, abbia­mo stu­dia­to lo sti­le più effi­ca­ce, diret­to e attua­le per coin­vol­ge­re i ragaz­zi, vei­co­la­re in modo dura­tu­ro i mes­sag­gi, fare di que­sta ini­zia­ti­va un vero e pro­prio pun­to di svol­ta nell’awareness sul­la pre­ven­zio­ne del mela­no­ma.

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Ric­car­do Bono

Diri­gen­te Strut­tu­ra Sem­pli­ce e Respon­sa­bi­le “Mela­no­ma Unit”,

Isti­tu­to Der­mo­pa­ti­co dell’Immacolata IDI-IRCCS, Roma

Melanoma, più diagnosi precoci grazie all’informazione. Le scuole, presidio primario per la prevenzione

 Il mela­no­ma è uno dei tumo­ri a mag­gio­re cre­sci­ta nel­le socie­tà occi­den­ta­li, con un’incidenza più che rad­dop­pia­ta negli ulti­mi 20 anni, eppu­re è anco­ra una pato­lo­gia trop­po sot­to­va­lu­ta­ta e non se ne par­la anco­ra abba­stan­za. In quest’ottica qual è lo sce­na­rio del Lazio in ter­mi­ni sia di epi­de­mio­lo­gia che di pre­ven­zio­ne?

La Regio­ne Lazio rispec­chia in gene­ra­le la situa­zio­ne nazio­na­le, poi­ché è un impor­tan­te cro­ce­via di etnie ed età del­la popo­la­zio­ne mol­to varie­ga­te. Nel­la Regio­ne vie­ne dia­gno­sti­ca­to cir­ca il 10% di tut­ti i tumo­ri nazio­na­li, di que­sti cir­ca 1.200–1.500 sono mela­no­mi. Nono­stan­te le nume­ro­se eccel­len­ze der­ma­to­lo­gi­che pre­sen­ti sul nostro ter­ri­to­rio (quat­tro Uni­ver­si­tà e due impor­tan­ti ospe­da­li dedi­ca­ti alle malat­tie del­la pel­le), c’è da dire che le ini­zia­ti­ve di pre­ven­zio­ne sono limi­ta­te a sin­go­li pro­get­ti e piut­to­sto scoor­di­na­te. La cam­pa­gna dell’IMI, “Il Sole per ami­co”, ha il gran­de pre­gio di aver riu­ni­to tut­ti gli atto­ri del set­to­re e per que­sto è più inci­si­va e dura­tu­ra. Mal­gra­do l’aumento dei nuo­vi casi di mela­no­ma, la mor­ta­li­tà si man­tie­ne sta­bi­le e que­sto può ave­re un solo signi­fi­ca­to: ven­go­no dia­gno­sti­ca­te più lesio­ni allo sta­dio ini­zia­le, con­se­guen­za dell’informazione e del­le aumen­ta­te cono­scen­ze che le per­so­ne stan­no rice­ven­do in que­sti ulti­mi anni. A con­fer­ma, noi spe­cia­li­sti riscon­tria­mo che negli ambu­la­to­ri in per­cen­tua­le c’è più richie­sta di visi­te di con­trol­lo dei nei. Le don­ne sono più nume­ro­se, por­ta­no con se i figli e, in qual­che caso, i mari­ti.

Nei pros­si­mi gior­ni nel­le scuo­le pri­ma­rie lazia­li par­ti­rà un impor­tan­te pro­get­to edu­ca­zio­na­le nell’ambito del­la cam­pa­gna di pre­ven­zio­ne del mela­no­ma “Il Sole per ami­co”. Qua­le sarà l’impegno degli spe­cia­li­sti der­ma­to­lo­gi e onco­lo­gi del­la Regio­ne che si reche­ran­no pres­so gli Isti­tu­ti ade­ren­ti al pro­get­to per incon­tra­re i bam­bi­ni?

L’obiettivo prin­ci­pa­le sarà quel­lo di tra­smet­te­re cul­tu­ra del­la pre­ven­zio­ne pri­ma­ria che poi fa par­te del­la nostra atti­vi­tà di pro­fes­sio­ni­sti del­la pel­le. Spie­ghe­re­mo con un lin­guag­gio a misu­ra di bam­bi­no, avva­len­do­ci di dise­gni, car­to­ni ani­ma­ti e sup­por­ti digi­ta­li, quan­to è impor­tan­te il sole che si pren­de in età pedia­tri­ca e inse­gne­re­mo a gesti­re l’esposizione ai rag­gi ultra­vio­let­ti sia quan­do ci si espo­ne per pia­ce­re sia quan­do si sta al sole per lavo­ro che per neces­si­tà, in caso di par­ti­co­la­ri pato­lo­gie del­la pel­le che richie­do­no i rag­gi sola­ri come tera­pia. Il mes­sag­gio che dob­bia­mo tra­smet­te­re ai pic­co­li e agli inse­gnan­ti è sem­pli­ce: il sole è un ami­co, fa bene all’organismo, ma va pre­so con giu­di­zio e pro­teg­gen­do la pel­le.

 Secon­do lei, qual è il ruo­lo e quan­to è impor­tan­te la cam­pa­gna infor­ma­ti­va ed edu­ca­zio­na­le di pre­ven­zio­ne pri­ma­ria del mela­no­ma che arri­ve­rà nel­le scuo­le del Lazio?

Come accen­na­vo pri­ma, la cam­pa­gna “Il Sole per ami­co” pro­mos­sa dall’IMI, ha il gran­de valo­re di aver coin­vol­to tut­te le prin­ci­pa­li asso­cia­zio­ni e tut­to il ter­ri­to­rio nazio­na­le, entran­do nel­le clas­si ele­men­ta­ri per dif­fon­de­re la cul­tu­ra del­la pre­ven­zio­ne pri­ma­ria del mela­no­ma tra i bam­bi­ni, gli inse­gnan­ti e, di con­se­guen­za, nel­le fami­glie. Que­ste cam­pa­gne nel­le scuo­le sono più impor­tan­ti degli stes­si con­trol­li, infat­ti la per­so­na che si reca dal der­ma­to­lo­go per un con­trol­lo lo fa solo se è con­sa­pe­vo­le dei rischi di una incon­grua espo­si­zio­ne sola­re e dell’importanza del­la pre­ven­zio­ne, una cul­tu­ra que­sta che si acqu­si­sce meglio se si comin­cia in età pedia­tri­ca o ado­le­scen­zia­le. A livel­lo inter­na­zio­na­le ci sono Pae­si che han­no ini­zia­to da anni a dif­fon­de­re que­sta cul­tu­ra, uno per tut­ti l’Australia che, nono­stan­te la mag­gio­re inci­den­za mon­dia­le di mela­no­ma, rie­sce a tene­re sot­to con­trol­lo que­sto tumo­re mali­gno. L’obiettivo è riu­sci­re a tra­smet­te­re que­sta cul­tu­ra ai più pic­co­li per ave­re gene­ra­zio­ni futu­re sen­si­bi­liz­za­te al pro­ble­ma. Natu­ral­men­te van­no coin­vol­ti anche i geni­to­ri, per­ché il loro esem­pio è impor­tan­te e devo­no inse­gna­re ai figli a met­te­re in pra­ti­ca le rego­le del­la pre­ven­zio­ne, a comin­cia­re dall’utilizzo del­le cre­me sola­ri; stes­sa cosa per gli inse­gnan­ti, che han­no un ruo­lo deci­si­vo e dovreb­be­ro inse­ri­re nei pro­gram­mi sco­la­sti­ci spa­zi dedi­ca­ti alla pre­ven­zio­ne e ai buo­ni com­por­ta­men­ti duran­te l’esposizione al sole.

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Pao­la De Simo­ne

Diri­gen­te Medi­co Der­ma­to­lo­gia Onco­lo­gi­ca, ISG Isti­tu­to Der­ma­to­lo­gi­co San Gal­li­ca­no, Roma

Mem­bro del Diret­ti­vo GIP­Me — Grup­po Ita­lia­no Poli­di­sci­pli­na­re sul Mela­no­ma

Esporsi correttamente per “prendere il meglio” dal sole: la regola chiave per la prevenzione primaria del melanoma

Qua­li sono i car­di­ni del­la pre­ven­zio­ne pri­ma­ria del mela­no­ma? Qua­li sono le rego­le più impor­tan­ti da segui­re?

I car­di­ni del­la pre­ven­zio­ne pri­ma­ria del mela­no­ma cuta­neo sono la cono­scen­za e la divul­ga­zio­ne dei fat­to­ri di rischio eso­ge­ni del­la neo­pla­sia. Vale a dire “edu­ca­re” la popo­la­zio­ne, soprat­tut­to i gio­va­ni, sul­le cor­ret­te rego­le dell’esposizione sola­re, sull’uso del­le cre­me pro­tet­ti­ve e sui rischi dell’abbronzatura arti­fi­cia­le. In sin­te­si l’adozione di “com­por­ta­men­ti salu­ta­ri” che con­sen­ta­no ai sog­get­ti di trar­re solo van­tag­gi e nes­sun svan­tag­gio dall’esposizione sola­re.

Dal pun­to di vista der­ma­to­lo­gi­co qual è l’impatto sul­la pel­le di un’esposizione al sole non cor­ret­ta?

Un’esposizione sola­re non cor­ret­ta pro­vo­ca le ustio­ni sola­ri, che rap­pre­sen­ta­no un fat­to­re di rischio impor­tan­te per l’eventuale insor­gen­za del mela­no­ma. Infat­ti, in rela­zio­ne all’esposizione al sole, la nostra pel­le si abbron­za e ven­go­no pro­dot­te le mela­ni­ne, che ci pro­teg­go­no dagli effet­ti noci­vi del­le radia­zio­ni ultra­vio­let­te. Più un sog­get­to si abbron­za, meno si scot­ta e meglio si pro­teg­ge. La rispo­sta del­la nostra pel­le al sole, inol­tre, varia a secon­da del foto­ti­po cuta­neo. Sono sta­ti descrit­ti da Fitz­pa­trick, der­ma­to­lo­go di fama mon­dia­le, ben 6 foto­ti­pi che si dif­fe­ren­zia­no tra loro per la rispo­sta del­la pel­le al sole. I foto­ti­pi I, II e III sono quel­li che più facil­men­te si scot­ta­no e si abbron­za­no poco, il IV e V si abbron­za­no mol­to e si scot­ta­no poco. Il foto­ti­po VI è quel­lo dell’etnia nera, che non ha nes­sun pro­ble­ma con l’esposizione sola­re. Dun­que tut­ti i sog­get­ti con foto­ti­po chia­ro e ten­den­za alle scot­ta­tu­re sola­ri devo­no pro­teg­ger­si mol­to con spe­ci­fi­che cre­me pro­tet­ti­ve e devo­no evi­ta­re l’esposizione al sole nel­le ore cen­tra­li del­la gior­na­ta.

La cam­pa­gna di pre­ven­zio­ne pro­mos­sa dall’IMI si rivol­ge in modo par­ti­co­la­re ai bam­bi­ni del­le scuo­le pri­ma­rie e alle loro fami­glie: per­ché è par­ti­co­lar­men­te impor­tan­te sen­si­bi­liz­za­re e pro­teg­ge­re que­sta fascia di popo­la­zio­ne?

È fon­da­men­ta­le pro­muo­ve­re un’adeguata sen­si­bi­liz­za­zio­ne nei bam­bi­ni ed in tut­ti colo­ro che ruo­ta­no intor­no all’infanzia: geni­to­ri, inse­gnan­ti, pedia­tri, per­ché una cor­ret­ta cono­scen­za del pro­ble­ma e di con­se­guen­za un com­por­ta­men­to “vir­tuo­so” già a que­sta età sono le uni­che armi effi­ca­ci per fare pre­ven­zio­ne pri­ma­ria e quin­di ridur­re l’insorgenza del mela­no­ma. Inol­tre gli effet­ti del­le ustio­ni sola­ri nei bam­bi­ni, e comun­que da zero a vent’anni, sono mag­gio­ri rispet­to a quel­li dell’adulto.

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Maria Gra­zia Cor­ra­di­ni

Dire­zio­ne Gene­ra­le per lo Stu­den­te, l’In­te­gra­zio­ne e la Par­te­ci­pa­zio­ne, MIUR

 L’educazione alla salute passa attraverso le scuole: il sostegno del Ministero dell’Istruzione a “Il Sole per amico”

 “Il Sole per ami­co” è un pro­get­to di pre­ven­zio­ne pri­ma­ria del mela­no­ma, pro­mos­so dall’IMI in col­la­bo­ra­zio­ne con il Mini­ste­ro dell’Istruzione. Qua­li sono sta­te le ragio­ni che han­no mos­so il Mini­ste­ro a soste­ne­re il pro­get­to e qual è sta­to il ruo­lo del Mini­ste­ro e degli Uffi­ci Sco­la­sti­ci Regio­na­li?

Nell’ambito dell’educazione alla salu­te, le atti­vi­tà del Mini­ste­ro dell’Istruzione, dell’Università e del­la Ricer­ca (MIUR) sono incen­tra­te prin­ci­pal­men­te sul­la pre­ven­zio­ne che costi­tui­sce, in ambien­te sco­la­sti­co, lo stru­men­to più effi­ca­ce per la ridu­zio­ne del rischio e del­le pro­ble­ma­ti­che deter­mi­na­te da scor­ret­ti sti­li di vita.

Que­sta Dire­zio­ne Gene­ra­le ha pro­mos­so l’iniziativa edu­ca­ti­va rea­liz­za­ta dall’Intergruppo Mela­no­ma Ita­lia­no (IMI) per la sen­si­bi­liz­za­zio­ne ad una cor­ret­ta espo­si­zio­ne ai rag­gi sola­ri che coin­vol­ge i bam­bi­ni e le bam­bi­ne del­la scuo­la pri­ma­ria insie­me alle loro fami­glie e agli inse­gnan­ti.

Il pro­get­to è pro­po­sto in via spe­ri­men­ta­le per l’anno sco­la­sti­co 2015/16 con il coin­vol­gi­men­to di qua­si 150 scuo­le pri­ma­rie di set­te Regio­ni ita­lia­ne (Lom­bar­dia, Ligu­ria, Emi­lia Roma­gna, Tosca­na, Lazio, Puglia, Sar­de­gna) con l’obiettivo di tra­smet­te­re, fin dall’infanzia, qual è il modo cor­ret­to di espor­si al sole, pre­ve­nen­do rischi futu­ri.

 Qual è il ruo­lo del­la scuo­la nel tra­smet­te­re l’educazione e la cono­scen­za pro­pe­deu­ti­ca all’adozione di com­por­ta­men­ti salu­ta­ri e dif­fon­de­re la cul­tu­ra del­la pre­ven­zio­ne tra la popo­la­zio­ne e in par­ti­co­la­re tra i bam­bi­ni in età sco­la­re e le loro fami­glie?

La scuo­la è il con­te­sto pri­vi­le­gia­to per rea­liz­za­re inter­ven­ti effi­ca­ci di pro­mo­zio­ne di sti­li di vita sani e di pre­ven­zio­ne aiu­tan­do i gio­va­ni ad esse­re auto­no­mi e respon­sa­bi­li nel­le scel­te per favo­ri­re com­por­ta­men­ti salu­ta­ri e sen­so socia­le.

I pro­gram­mi di edu­ca­zio­ne alla salu­te, svol­ti in ambi­to sco­la­sti­co, con­sen­to­no infat­ti di rag­giun­ge­re i gio­va­ni in un’età in cui non han­no anco­ra con­so­li­da­to com­por­ta­men­ti erra­ti, attra­ver­so l’acquisizione di infor­ma­zio­ni, cono­scen­ze ed abi­li­tà com­por­ta­men­ta­li uti­li al man­te­ni­men­to ed al miglio­ra­men­to del­la pro­pria salu­te.

Tali inter­ven­ti risul­ta­no signi­fi­ca­ti­va­men­te più effi­ca­ci se coin­vol­go­no siner­gi­ca­men­te gli alun­ni, gli edu­ca­to­ri del con­te­sto sco­la­sti­co, le fami­glie, con­sen­ten­do di sod­di­sfa­re la doman­da infor­ma­ti­va ed edu­ca­ti­va di tut­ti i sog­get­ti coin­vol­ti in modo coor­di­na­to.

Qual è il ruo­lo e quan­to è impor­tan­te la cam­pa­gna infor­ma­ti­va ed edu­ca­zio­na­le di pre­ven­zio­ne pri­ma­ria del mela­no­ma che arri­ve­rà nel­le scuo­le?

La cam­pa­gna “Il Sole per ami­co” rive­ste un impor­tan­te ruo­lo nel­la cono­scen­za del­la cor­ret­ta espo­si­zio­ne al sole e pro­muo­ve cor­ret­ti sti­li di vita sin dal­la gio­va­ne età.

La cam­pa­gna si col­lo­ca nel­le atti­vi­tà di edu­ca­zio­ne alla salu­te del­le scuo­le con l’obiettivo di far com­pren­de­re la neces­si­tà di modi­fi­ca­re com­por­ta­men­ti e sti­li di vita erra­ti per il pro­prio benes­se­re psi­co-fisi­co, capi­re le con­se­guen­ze per­so­na­li e socia­li dei dan­ni pro­cu­ra­ti alla pro­pria salu­te da com­por­ta­men­ti scor­ret­ti, pro­muo­ve­re l’educazione alla salu­te come “fon­da­men­ta­le dirit­to dell’individuo e inte­res­se del­la col­let­ti­vi­tà”.

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