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Cori: Cervelli in Scena. Lucia Fusco presenta ‘Deìva De Angelis. Il volo di una falena’
16/03/2016Questo articolo è stato letto 3158 volte!
Sabato 19 Marzo, alle ore 17:00, presso la Biblioteca civica Elio Filippo Accrocca, il terzo appuntamento con ‘Cervelli in Scena’, l’iniziativa promossa dalle Associazioni culturali ‘Amici del Museo’ e ‘Arcadia’, con il patrocinio del Comune di Cori e il contributo della BCC di Roma – Agenzia di Cori, per valorizzare la ricchezza culturale prodotta sul territorio attraverso le tesi di laurea, e condividere questo sapere con la comunità. La dott.ssa Lucia Fusco presenterà la sua ultima fatica alla Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi Roma Tre, intitolata “Deìva De Angelis. Il volo di una falena”. Sarà presente Enzo Lionello Natilli, pittore e docente di discipline pittoriche al Liceo Artistico di Latina che contribuirà a contestualizzare l’opera di Deìva nel suo periodo storico. Al termine verrà offerto un buffet in collaborazione con Panificio Trifelli e Martufi di Cori.
Lucia Fusco, ama definirsi la Combattente. È nata e vissuta a Roma fino a dieci anni fa, quando si è trasferita a Sezze. È sposata e ha una figlia cioccolatina di dodici anni. Insegna nella scuola primaria da quasi un trentennio. È una donna impegnata su molti fronti: con le associazioni animaliste e con l’Associazione Memoria Storica di Sezze. Da anni interpreta il ruolo della Sibilla nella Passione del Venerdì Santo di Sezze. Ha interpretato la mamma della protagonista nel cortometraggio “Buon Compleanno Sally” di Claudio Corinaldesi, un film sulla tragedia delle droghe leggere tra i giovani. Cura la rubrica Racconti sulla rivista cartacea e web “Lepini Magazine”. Ama leggere, viaggiare, disegnare e scrivere poesie e racconti brevi. Nel 2014, per il suo racconto storico “Prezioso olocausto” ha ricevuto la menzione d’onore al concorso “Narrando per passione”.
Con “Deìva De Angelis. Il volo di una falena”, Lucia Fusco offre un affresco sulla storia, personale e artistica, di questa pittrice nata a Gubbio alla fine dell’Ottocento in un ambiente familiare e sociale povero di stimoli. Deìva Terradura si trasferì a Roma, dove per vivere vendette violette a piazza di Spagna e poi diventò modella, entrando così in contatto con il fervente ambiente intellettuale romano dei primi anni del ‘900. La sua relazione con l’acquarellista di lingua inglese William Walcot la portò a formarsi a Londra e a Parigi, avviandosi alla pittura. Rientrata a Roma sposò l’avvocato pugliese De Angelis dal quale si separò molto presto. Successivamente si legò sentimentalmente a Cipriano Efisio Oppo, pittore, disegnatore ma anche ideatore della Quadriennale di Roma che curerà per quattro edizioni, dal 1931 al 1943.
Deìva sarà presente con i suoi lavori nelle manifestazioni artistiche nazionali e internazionali dal 1915 e per tutto il ventennio fascista accanto ad artisti i cui nomi, al contrario del suo, sono ben più ricordati. La sua espressività artistica è difficilmente relegabile nei canoni dell’epoca. La ricerca di Lucia Fusco su Deìva ha contribuito a ridurre il deserto documentale su quest’artista forte, solitaria e determinata. Una donna ribelle e coraggiosa, che ha bruciato le ali della sua esistenza come una falena alla ricerca della luce. Anche per questo Lucia è stata chiamata a presentare il suo studio in molte occasioni, anche prestigiose, come il convegno “Frida e le altre”, realizzato a margine della grande mostra romana del 2014 su Frida Kahlo, contribuendo a far conoscere la storia e l’opera di questa donna e artista dimenticata.