ROMA CAPITALE E ASSOCIAZIONISMO COMUNALE: NUOVA PROPOSTA DI LEGGE NEL LAZIO

ROMA CAPITALE E ASSOCIAZIONISMO COMUNALE: NUOVA PROPOSTA DI LEGGE NEL LAZIO

08/03/2016 0 Di Redazione

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colosseo-RomaROMA CAPITALE E ASSOCIAZIONISMO COMUNALE: NUOVA PROPOSTA DI LEGGE NEL LAZIO

 Con la rela­zio­ne dell’assessore regio­na­le con dele­ga agli Enti loca­li, Fabio Refri­ge­ri, ha pre­so il via nel­la pri­ma com­mis­sio­ne del Con­si­glio regio­na­le l’esame del­la pro­po­sta di leg­ge n. 317 “Disci­pli­na e con­fe­ri­men­to di fun­zio­ni e com­pi­ti ammi­ni­stra­ti­vi ai Comu­ni, a Roma Capi­ta­le e alla Cit­tà metro­po­li­ta­na di Roma Capi­ta­le. Rior­di­no del­le for­me asso­cia­ti­ve tra gli enti loca­li e supe­ra­men­to del­le Comu­ni­tà mon­ta­ne”, di ini­zia­ti­va del­la Giun­ta regio­na­le.

La com­mis­sio­ne Affa­ri costi­tu­zio­na­li e sta­tu­ta­ri, affa­ri isti­tu­zio­na­li, enti loca­li e risor­se uma­ne, fede­ra­li­smo fisca­le, sicu­rez­za, inte­gra­zio­ne socia­le e lot­ta alla cri­mi­na­li­tà, pre­sie­du­ta da Fabio Bel­li­ni, ritor­na quin­di a occu­par­si di due tema­ti­che già affron­ta­te negli ulti­mi due anni: la cosid­det­ta “rifor­ma Del­rio” (Leg­ge 7 apri­le 2014, n. 56), con par­ti­co­la­re rife­ri­men­to al ruo­lo di Roma Capi­ta­le e del­la Cit­tà metro­po­li­ta­na, e il rior­di­no dell’associazionismo comu­na­le con rela­ti­vo supe­ra­men­to del­le comu­ni­tà mon­ta­ne.

Con la pro­po­sta di leg­ge n. 317 (com­po­sta da 18 arti­co­li), la Giun­ta regio­na­le le ripro­po­ne con l’obiettivo – ha spie­ga­to Refri­ge­ri – di met­te­re ordi­ne all’interno del per­cor­so di rifor­ma del­la gover­nan­ce dell’area vasta e del siste­ma degli enti loca­li, alla luce dei nume­ro­si inter­ven­ti legi­sla­ti­vi sta­ta­li e regio­na­li. E infat­ti la pro­po­sta di leg­ge n. 317 rior­di­na e con­fe­ri­sce fun­zio­ni a Roma Capi­ta­le, ai comu­ni e alla Cit­tà metro­po­li­ta­na di Roma Capi­ta­le. Prov­ve­den­do inol­tre al rior­di­no del siste­ma dell’area vasta con par­ti­co­la­re rife­ri­men­to alla rifor­ma dell’associazionismo inter­co­mu­na­le e al supe­ra­men­to del­le comu­ni­tà mon­ta­ne. In più, il testo con­tie­ne nuo­ve pro­ce­du­re per la defi­ni­zio­ne degli ambi­ti ter­ri­to­ria­li otti­ma­li, tema stret­ta­men­te col­le­ga­to agli altri due.

Con rife­ri­men­to a Roma Capi­ta­le e alla Cit­tà metro­po­li­ta­na, l’articolo 2 del­la pro­po­sta di leg­ge isti­tui­sce una Con­fe­ren­za “con il com­pi­to di com­ple­ta­re – si leg­ge nel testo – l’individuazione del­le ulte­rio­ri fun­zio­ni e com­pi­ti da attri­bui­re”, di cui faran­no par­te a tito­lo gra­tui­to rap­pre­sen­tan­ti del­la Regio­ne, del­la Cit­tà metro­po­li­ta­na, di Roma Capi­ta­le e del Con­si­glio del­le auto­no­mie loca­li del Lazio. Dal ter­zo all’ottavo arti­co­lo ven­go­no poi indi­ca­te le mate­rie ogget­to del­le nuo­ve fun­zio­ni e com­pi­ti ammi­ni­stra­ti­vi, con le rela­ti­ve dispo­si­zio­ni: svi­lup­po eco­no­mi­co e atti­vi­tà pro­dut­ti­ve; gover­no del ter­ri­to­rio; tra­spor­to pub­bli­co loca­le; turi­smo; ambien­te; beni, ser­vi­zi e atti­vi­tà cul­tu­ra­li. Gli arti­co­li 9 e 10 indi­ca­no le moda­li­tà di asse­gna­zio­ne del­le risor­se per l’esercizio di tali fun­zio­ni, tra cui la devo­lu­zio­ne ai comu­ni – a par­ti­re dal 1° gen­na­io 2017 – dell’imposta regio­na­le sul­le con­ces­sio­ni sta­ta­li per l’occupazione e l’uso dei beni del patri­mo­nio indi­spo­ni­bi­le. L’articolo 11 pre­ve­de l’unificazione degli uffi­ci regio­na­li pre­sen­ti in ambi­to loca­le per l’esercizio del­le fun­zio­ni e dei com­pi­ti ammi­ni­stra­ti­vi riser­va­ti alla Regio­ne. L’articolo 12 con­tie­ne le nor­me per l’individuazione degli ambi­ti ter­ri­to­ria­li otti­ma­li e del­le zone omo­ge­nee, attra­ver­so un pro­ces­so di con­cer­ta­zio­ne con tut­ti i sog­get­ti inte­res­sa­ti. E’ pre­vi­sto, infat­ti, che, sul­la base di cri­te­ri defi­ni­ti dal Con­si­glio regio­na­le su pro­po­sta del­la Giun­ta e pre­vio pare­re del Con­si­glio del­le auto­no­mie loca­li e del­la com­mis­sio­ne con­si­lia­re com­pe­ten­te in mate­ria, la Cit­tà metro­po­li­ta­na di Roma Capi­ta­le e le pro­vin­ce, sen­ti­ti i comu­ni, pre­sen­ta­no un pia­no di peri­me­tra­zio­ne alla Giun­ta regio­na­le che lo appro­va. In man­can­za del pia­no, la Giun­ta eser­ci­ta i pote­ri sosti­tu­ti­vi pre­vi­sti dal­lo sta­tu­to regio­na­le. Gli arti­co­li 13 e 14 disci­pli­na­no l’esercizio asso­cia­to del­le fun­zio­ni da par­te dei comu­ni e il supe­ra­men­to del­le comu­ni­tà mon­ta­ne. L’articolo 15 con­tie­ne le dispo­si­zio­ni finan­zia­rie che, per l’attuazione degli arti­co­li 12, 13 e 14, sti­ma gli one­ri in euro 10,3 milio­ni per l’anno 2016 ed euro 7,3 milio­ni per cia­scu­na annua­li­tà 2017 e 2018. Infi­ne, gli arti­co­li 16 e 17 con­ten­go­no nume­ro­se abro­ga­zio­ni e modi­fi­che di nor­me regio­na­li. L’ultimo arti­co­lo, il 18, riguar­da l’entrata in vigo­re del­la leg­ge.

Al ter­mi­ne del­la rela­zio­ne dell’assessore Refri­ge­ri, i con­si­glie­ri del cen­tro­de­stra han­no posto una serie di que­stio­ni sia al pre­si­den­te Bel­li­ni sia all’assessore. Fran­ce­sco Sto­ra­ce ha chie­sto al pre­si­den­te di atti­var­si per far sì che anche i con­si­glie­ri del Movi­men­to 5 stel­le par­te­ci­pi­no ai lavo­ri su un prov­ve­di­men­to tan­to impor­tan­te per Roma Capi­ta­le. Lo stes­so Sto­ra­ce, insie­me ai con­si­glie­ri Anto­nel­lo Auri­gem­ma e Giu­sep­pe Simeo­ne, ha chie­sto lo stral­cio del­le nor­me sul ruo­lo futu­ro di Roma Capi­ta­le, da affron­ta­re con un prov­ve­di­men­to spe­ci­fi­co. Chie­sti chia­ri­men­ti a Bel­li­ni e Refri­ge­ri sul­le inten­zio­ni del­la mag­gio­ran­za a que­sto pro­po­si­to.

La pri­ma com­mis­sio­ne si era già occu­pa­ta di rifor­ma Del­rio e Roma Capi­ta­le a fine 2015, quan­do ave­va ini­zia­to l’esame del­la pro­po­sta di leg­ge regio­na­le n. 269, sem­pre di ini­zia­ti­va del­la Giun­ta. Dopo la rela­zio­ne dell’assessore Sar­to­re e le audi­zio­ni, i lavo­ri si era­no fer­ma­ti all’approvazione di un solo arti­co­lo e una par­te del­le nor­me era­no sta­te stral­cia­te e inse­ri­te nell’articolo 7 del­la leg­ge di sta­bi­li­tà appro­va­ta dal Con­si­glio regio­na­le a fine dicem­bre 2015. Si trat­ta­va del­le nor­me attua­ti­ve in mate­ria di rial­lo­ca­zio­ne del­le fun­zio­ni non fon­da­men­ta­li del­la Cit­tà metro­po­li­ta­na di Roma Capi­ta­le e del­le pro­vin­ce e la rias­se­gna­zio­ne del rela­ti­vo per­so­na­le. Nel­lo stes­so arti­co­lo si riman­da­va a una suc­ces­si­va leg­ge il trat­ta­men­to del­le altre dispo­si­zio­ni con­te­nu­te nel­la leg­ge Del­rio. Da qui, dun­que, la pre­sen­ta­zio­ne del­la pro­po­sta di leg­ge n. 317 e il con­se­guen­te riti­ro da par­te del­la Giun­ta del­la n. 269. Il secon­do argo­men­to, quel­lo rela­ti­vo al rior­di­no del­le for­me asso­cia­ti­ve tra gli enti loca­li e il supe­ra­men­to del­le Comu­ni­tà mon­ta­ne, era già sta­to affron­ta­to con l’iter legi­sla­ti­vo del­la pro­po­sta di leg­ge n. 69 del­la Giun­ta, appro­va­ta in pri­ma com­mis­sio­ne il 4 dicem­bre 2014 e tut­to­ra fer­ma in Aula, dopo l’approvazione dell’articolo 1.

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