REPERTI ARCHEOLOGICI MINTURNO: STEFANELLI, LE EPIGRAFI TRAFUGATE TORNERANNO

REPERTI ARCHEOLOGICI MINTURNO: STEFANELLI, LE EPIGRAFI TRAFUGATE TORNERANNO

08/03/2016 0 Di Redazione

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Claudio Moscardelli

Clau­dio Moscar­del­li

REPERTI ARCHEOLOGICI MINTURNO: STEFANELLI, LE EPIGRAFI TRAFUGATE TORNERANNO NEL SITO DI MINTURNAE AL QUALE APPARTENGONO

DAL SENATORE MOSCARDELLI UN CONCRETO INTERESSAMENTO A TUTELA DEL COMPRENSORIO DI MINTURNAE

Min­tur­no, 2 mar­zo 2016 – “I reper­ti archeo­lo­gi sot­trat­ti dal com­pren­so­rio di Min­tur­nae e rin­ve­nu­ti nel tea­tro roma­no di Ses­sa Aurun­ca tor­ne­ran­no pre­sto nel loro con­te­sto natu­ra­le che è il par­co archeo­lo­gi­co di Min­tur­no, dato che le epi­gra­fi sono ele­men­ti estra­nei al sito di Ses­sa”. Lo affer­ma Gerar­do Ste­fa­nel­li, a segui­to dell’interrogazione par­la­men­ta­re pre­sen­ta­ta dal sena­to­re Pd Clau­dio Moscar­del­li vol­ta alla con­ser­va­zio­ne dei reper­ti di epo­ca roma­na rin­ve­nu­ti nel par­co di Roc­ca­mon­fi­na.
“Fui pro­prio io, nel luglio scor­so, dopo esser­mi inter­fac­cia­to con la dot­to­res­sa Bel­li­ni, Soprin­ten­den­te Archeo­lo­gia del Lazio e dell’Etruria meri­dio­na­le non­ché Diret­tri­ce del Com­pren­so­rio Archeo­lo­gi­co e Anti­qua­rium di Min­tur­nae, ad atti­var­mi con la nostra filie­ra isti­tu­zio­na­le – rac­con­ta – e infor­ma­re il sena­to­re Moscar­del­li che nume­ro­se epi­gra­fi roma­ne e diver­si altri reper­ti, asse­gna­ti al Com­pren­so­rio di Min­tur­nae, era­no allo­ra nel sito di Ses­sa Aurun­ca. Sol­le­ci­tai Moscar­del­li a sen­si­bi­liz­za­re il Mini­ste­ro dei Beni Cul­tu­ra­li e inte­res­sar­si alla que­stio­ne affin­ché i nostri reper­ti archeo­lo­gi­ci fos­se­ro sal­va­guar­da­ti”.
“Abbia­mo rice­vu­to comu­ni­ca­zio­ne dal Sot­to­se­gre­ta­rio al Mini­ste­ro dei Beni Cul­tu­ra­li, Bor­let­ti Bui­to­ni, che gli sca­vi nel sito del­la Tor­re di Pan­dol­fo di Capo­di­fer­ro, l’area del­la Foce del Gari­glia­no del ritro­va­men­to dei reper­ti inte­res­sa­ti, sono sta­ti con­dot­ti sot­to la sor­ve­glian­za dei com­pe­ten­ti uffi­ci del Mini­ste­ro dei Beni Cul­tu­ra­li, la Dire­zio­ne gene­ra­le Archeo­lo­gia e la Soprin­ten­den­za Archeo­lo­gi­ca del­la Cam­pa­nia. Le cam­pa­gne di sca­vo – pre­ci­sa Ste­fa­nel­li –, ci ha rife­ri­to il Sot­to­se­gre­ta­rio, han­no infor­ma­to che l’attuale dislo­ca­zio­ne dei mate­ria­li archeo­lo­gi­ci ha carat­te­re tem­po­ra­neo e che il tra­sfe­ri­men­to nel tea­tro di Ses­sa Aurun­ca è sta­to effet­tua­to per moti­vi di sicu­rez­za e cata­lo­ga­zio­ne. Pos­sia­mo esse­re sere­ni che, una vol­ta cata­lo­ga­ti, i reper­ti saran­no con­se­gna­ti alla Soprin­ten­den­za Archeo­lo­gi­ca del Lazio e dell’Etruria meri­dio­na­le, com­pe­ten­te per l’antico com­pren­so­rio di Min­tur­nae, al qua­le appar­ten­go­no sto­ri­ca­men­te e che prov­ve­de­rà alla loro valo­riz­za­zio­ne”.
“Anco­ra una vol­ta, – con­clu­de – gra­zie alla tem­pe­sti­vi­tà d’azione e alla siner­gia tra le varie isti­tu­zio­ni di com­pe­ten­za, sia­mo riu­sci­ti a tute­la­re il nostro patri­mo­nio; bene incom­men­su­ra­bi­le che, però, non dob­bia­mo dimen­ti­ca­re di pro­muo­ve­re e valo­riz­za­re ade­gua­ta­men­te”.

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