Marino, intervista esclusiva a Franca Silvani, ex-Segretaria Pd: ‘Ridiamo speranza alla politica!’

Marino, intervista esclusiva a Franca Silvani, ex-Segretaria Pd: ‘Ridiamo speranza alla politica!’

08/03/2016 0 Di Francesca Marrucci

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Franca Silvani

Fran­ca Sil­va­ni

di Fran­ce­sca Mar­ruc­ci

Ad un anno esat­to dal­l’ul­ti­mo con­gres­so di Cir­co­lo, il Pd di Mari­no è di nuo­vo com­mis­sa­ria­to in pros­si­mi­tà del­l’ap­pun­ta­men­to elet­to­ra­le. Nono­stan­te il rico­no­sci­men­to del buon lavo­ro fat­to da  Fran­ca Sil­va­ni, la Segre­ta­ria uscen­te, da par­te dei livel­li alti del Par­ti­to ren­zia­no e nono­stan­te i con­ti­nui ten­ta­ti­vi di met­te­re insie­me coa­li­zio­ne e cor­ren­ti inter­ne, rico­no­sciu­ti­le anche da vari sog­get­ti del­la coa­li­zio­ne stes­sa,  la Sil­va­ni  è rima­sta delu­sa da come il cir­co­lo non abbia sapu­to capi­re l’im­por­tan­te momen­to e abbia vani­fi­ca­to mesi di lavo­ro a cau­sa del­le divi­sio­ni inter­ne. In que­sta inter­vi­sta esclu­si­va spie­ga quan­to è suc­ces­so in que­sti mesi e quel­lo che ha inten­zio­ne di fare in futu­ro.

Signo­ra Sil­va­ni, que­sto com­mis­sa­ria­men­to se lo aspet­ta­va o no?

Sin­ce­ra­men­te, fino ad una deci­na di gior­ni fa spe­ra­vo di non arri­var­ci. Que­sti mesi di lavo­ro in coa­li­zio­ne, cer­can­do di affron­ta­re i vari pro­ble­mi e tro­va­re una solu­zio­ne che andas­se bene a tut­ti, com­bat­ten­do con le ambi­zio­ni per­so­na­li, le riva­li­tà tra par­ti­ti, sono sta­ti pesan­tis­si­mi. Quan­do comin­cia­va­mo ad ave­re risul­ta­ti con­cre­ti, si è pale­sa­ta que­sta divi­sio­ne inter­na che ha vani­fi­ca­to tut­to. Quan­do ho visto che piut­to­sto che pri­vi­le­gia­re la com­po­si­zio­ne di un cen­tro­si­ni­stra uni­to, si dava più impor­tan­za alle sin­go­le can­di­da­tu­re inter­ne, pre­di­spo­nen­do il par­ti­to alle pri­ma­rie, una del­le con­di­zio­ni che da subi­to ave­va­mo cer­ca­to di evi­ta­re in coa­li­zio­ne, pro­prio per veni­re incon­tro alle richie­ste del­la mag­gio­ran­za dei rap­pre­sen­tan­ti del tavo­lo… beh, a quel pun­to il com­mis­sa­ria­men­to era ine­vi­ta­bi­le. Io ho fat­to il pos­si­bi­le, ma se non ci sono le con­di­zio­ni per l’u­ni­tà…

Per­ché il Pd di Mari­no con­ti­nua ad esse­re ostag­gio di cor­ren­ti ed ambi­zio­ni indi­vi­dua­li e non rie­sce a pro­por­si come rife­ri­men­to per la coa­li­zio­ne?

Dal­l’ul­ti­mo Con­gres­so, alme­no sul­la car­ta, si era tut­ti d’ac­cor­do per un par­ti­to uni­ta­rio, pro­po­si­ti­vo, aper­to alla cit­ta­di­nan­za e in que­sto sen­so ho lavo­ra­to tan­tis­si­mo in que­sti mesi. Sono fie­ra di dire che mai un Segre­ta­rio del Pd era sta­to tan­to zelan­te e appas­sio­na­to sia nel por­ta­re avan­ti le pro­po­si­zio­ni pro­gram­ma­ti­che, sia nel­l’ab­brac­cia­re le bat­ta­glie cit­ta­di­ne e l’at­ti­vi­tà di que­sto anno lo dimo­stra. Mi sono rim­boc­ca­ta le mani­che, con pochi altri com­pa­gni di par­ti­to, e abbia­mo fat­to impor­tan­ti bat­ta­glie come il pre­si­dio con­tro lo spo­sta­men­to del­le cir­co­scri­zio­ni, il que­sto­na­rio sul ser­vi­zio Acea e sia­mo sta­ti i pri­mi ad usci­re con un mani­fe­sto dopo l’ar­re­sto di Sil­va­gni, chie­den­do la Com­mis­sio­ne d’In­da­gi­ne. Paral­le­la­men­te, abbia­mo avvia­to i tavo­li sui temi prio­ri­ta­ri per il ter­ri­to­rio: la lega­li­tà, la gestio­ne dei rifiu­ti, la Cit­tà Metro­po­li­ta­na, l’ur­ba­ni­sti­ca e così via, sui qua­li costrui­re la futu­ra coa­li­zio­ne. Da lì abbia­mo avvia­to gli incon­tri con i diver­si sog­get­ti del­la com­pa­gi­ne elet­to­ra­le, arri­van­do anche alla fir­ma di un docu­men­to d’in­ten­ti con dei pun­ti fon­da­men­ta­li da cui par­ti­re per ragio­na­re insie­me per un pro­gram­ma con­di­vi­so e giun­ge­re, alla fine, al can­di­da­to a sin­da­co. Un anno in cui, le assi­cu­ro, la mia vita per­so­na­le è diven­ta­ta ine­si­sten­te, ma l’ho fat­to con pas­sio­ne e con­vin­ta di intra­pren­de­re per la pri­ma vol­ta un per­cor­so giu­sto, diver­so, nuo­vo, che faces­se la dif­fe­ren­za…

E inve­ce?

E inve­ce altri, nel Par­ti­to, la vede­va­no diver­sa­men­te. È evi­den­te che il vec­chio gio­co dei nomi per alcu­ni abbia con­ti­nua­to ad esse­re prio­ri­ta­rio rispet­to ad un per­cor­so di con­te­nu­ti. Pur­trop­po que­sti gio­chi inter­ni han­no fat­to como­do anche ad alcu­ni sog­get­ti del­la coa­li­zio­ne che han­no fat­to leva  sul­le divi­sio­ni per rica­var­si uno spa­zio. Que­sto atteg­gia­men­to non lo capi­sco, non ha sen­so per me. Va a disca­pi­to del Par­ti­to, del­la coa­li­zio­ne, del­la cre­di­bi­li­tà poli­ti­ca di chi se ne ren­de arte­fi­ce. È evi­den­te che sia chi ha ante­po­sto la pro­pria can­di­da­tu­ra all’u­nio­ne del­la coa­li­zio­ne, che chi ha cer­ca­to di crea­re per­cor­si inter­ni paral­le­li per favo­ri­re altre liste, abbia dimo­stra­to scar­sa respon­sa­bi­li­tà poli­ti­ca. Del resto i par­ti­ti sono fat­ti di per­so­ne…

E ades­so? È anco­ra in bal­lo anche la sua can­di­da­tu­ra a Sin­da­co…

La mia can­di­da­tu­ra è anco­ra lì, su pro­po­sta di alcu­ni com­pa­gni di par­ti­to, ovvia­men­te. Anche se l’a­ves­si riti­ra­ta, la situa­zio­ne, con altre tre in cam­po, non sareb­be comun­que cam­bia­ta. Ora deci­de­rà il Par­ti­to. Non sarà cer­to un pro­ble­ma se doves­se esse­re mes­sa da par­te. Rin­gra­zio tut­ti colo­ro che l’han­no pro­po­sta con tan­ta fidu­cia e pas­sio­ne. Se non altro, anche in que­sto cir­co­lo c’è chi dà un valo­re al lavo­ro fat­to per il Par­ti­to.

Comun­que si can­di­de­rà alle ele­zio­ni?

Beh, al Con­si­glio Comu­na­le sicu­ra­men­te. Io non rinun­cio ai miei valo­ri e alla mia eti­ca poli­ti­ca per­ché alcu­ni non la con­di­vi­do­no. La mia sto­ria lo dimo­stra, ho sem­pre pre­so deci­sio­ni in coscien­za e ci ho anche rimes­so per­so­nal­men­te. Ho impa­ra­to, in que­sti anni, con lezio­ni ama­re, cosa signi­fi­ca la poli­ti­ca a Mari­no, ma non per que­sto mi but­to giù. La spe­ran­za di riu­sci­re a cam­bia­re le cose c’è sem­pre.

Come, per esem­pio? La ricet­ta per Mari­no per mol­ti pas­sa diret­ta­men­te dal M5S…

Spe­ro anche in un rin­no­va­men­to del­la clas­se poli­ti­ca. Quan­do, die­ci anni fa, deci­si di impe­gnar­mi seria­men­te in que­sta avven­tu­ra, c’e­ra­no mol­ti dei nomi che ci sono ora ed ave­va­no già alle spal­le decen­ni di atti­vi­tà poli­ti­ca. La mia gene­ra­zio­ne è rima­sta schiac­cia­ta in que­sto mec­ca­ni­smo e la gene­ra­zio­ne suc­ces­si­va ne è sta­ta lascia­ta volu­ta­men­te fuo­ri. Quin­di, a destra e a sini­stra, tran­ne che per pochi indi­vi­dui, man­ca la rea­le volon­tà di cam­bia­men­to. Il rischio di un’on­da­ta ver­so il M5S c’è, ma sen­za pre­pa­ra­zio­ne poli­ti­ca, sen­za for­ma­zio­ne, dan­do voce solo alla pan­cia e non alla testa, si rischia di fare più dan­ni di quan­ti non si sia­no già fat­ti. Io ho sem­pre lavo­ra­to con i ragaz­zi, pro­prio pen­san­do ad un ricam­bio gene­ra­zio­na­le del­la poli­ti­ca mari­ne­se, ma cer­to il qua­dro attua­le non è inco­rag­gian­te, in spe­cie per i più gio­va­ni.

Per chi sareb­be inve­ce inco­rag­gian­te?

Bel­la doman­da! For­se giu­sto per chi, come me, cre­de anco­ra nel­la par­te buo­na del­la poli­ti­ca, quel­la che par­la del­la gen­te e alla gen­te. Ma, par­lia­mo­ci chia­ro, se rinun­cia­mo anche noi, se abdi­chia­mo, dan­do­la vin­ta a chi con­si­de­ra la poli­ti­ca mera stra­te­gia e non si cura del cit­ta­di­no, poi, con che fac­cia potrem­mo anche lamen­tar­ci? La respon­sa­bi­li­tà sta nel­le coscien­ze di ognu­no di noi e il lavo­ro fat­to, il baga­glio che uno si por­ta die­tro, par­la chia­ro. Tut­ti dob­bia­mo dare il nostro con­tri­bu­to, anche se a vol­te pare di com­bat­te­re con­tro i muli­ni a ven­to. Mari­no non è un’en­ti­tà astrat­ta, Mari­no è fat­ta dai mari­ne­si. Quel­lo che non va è anche respon­sa­bi­li­tà del­le scel­te di ognu­no di noi, ma ai cit­ta­di­ni biso­gna dare un’al­ter­na­ti­va ed una voce. For­se a chi è lega­to ad un vec­chio modo di fare poli­ti­ca que­sta par­rà una minac­cia. A me sem­bra una spe­ran­za. Ed è con essa che affron­te­rò que­ste ele­zio­ni.

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