Strada Sicura a Cori, Giulianello e Boschetto – Rocca Massima. Riparte il progetto di educazione stradale nelle scuole

Strada Sicura a Cori, Giulianello e Boschetto – Rocca Massima. Riparte il progetto di educazione stradale nelle scuole

05/03/2016 0 Di Marco Castaldi

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CORSO STRADA SICURA 201 - 2         “Edu­ca­re per far cono­sce­re e cono­sce­re per evi­ta­re”. È comin­cia­ta l’XI edi­zio­ne del Pro­get­to di edu­ca­zio­ne stra­da­le ‘Stra­da Sicu­ra’, pro­mos­so dall’Assessorato alla Sicu­rez­za del Comu­ne di Cori in col­la­bo­ra­zio­ne con il Coman­do del­la Poli­zia Loca­le di Cori, l’Istituto Com­pren­si­vo Sta­ta­le ‘Cesa­re Chio­min­to’ e il Comu­ne di Roc­ca Mas­si­ma.

L’iniziativa segue le linee gui­da del MIUR – Mini­ste­ro dell’Istruzione, dell’Università e del­la Ricer­ca — sui pro­gram­mi sco­la­sti­ci e lo spi­ri­to gene­ra­le del Codi­ce del­la Stra­da che sostie­ne la for­ma­zio­ne dei gio­va­ni in mate­ria di cir­co­la­zio­ne stra­da­le, nel­la con­vin­zio­ne che la sicu­rez­za del­le per­so­ne non pos­sa esse­re garan­ti­ta solo con la repres­sio­ne.

         “Il fine ulti­mo è respon­sa­bi­liz­za­re i futu­ri uten­ti del­la stra­da ad una giu­sta con­dot­ta stra­da­le e in tut­ti i luo­ghi pub­bli­ci, con­sa­pe­vo­li dell’importanza del rispet­to del­la vita pro­pria e altrui e del­le rego­le del vive­re civi­le — ricor­da il vice Sin­da­co con dele­ga alla Sicu­rez­za Ennio Afi­la­ni – par­ten­do dal­la scuo­la si può arri­va­re, indi­ret­ta­men­te, anche agli adul­ti del­la fami­glia.”

Vi par­te­ci­pa­no, a tur­no, all’incirca 250 alun­ni dell’ultimo anno dell’infanzia e del­le clas­si quar­te del­la pri­ma­ria dei ples­si di Cori, Giu­lia­nel­lo e Bischet­to – Roc­ca Mas­si­ma. Gli stu­den­ti, una mat­ti­na a set­ti­ma­na, per cir­ca due mesi, fre­quen­te­ran­no il cor­so coor­di­na­to dal Coman­dan­te del­la Poli­zia Loca­le di Cori, Cap. Ales­san­dro Car­tel­li, e tenu­to dal Mare­scial­lo Lidia Cioe­ta.

         “L’educazione stra­da­le è una tema­ti­ca tra­sver­sa­le, che abbrac­cia più ambi­ti, com­pre­sa l’educazione civi­ca - spie­ga il M.llo Cioe­ta – l’obiettivo è pro­muo­ve­re una nuo­va cul­tu­ra del­la sicu­rez­za stra­da­le, che rie­sca ad inci­de­re sul cam­bia­men­to degli atteg­gia­men­ti e dei com­por­ta­men­ti, per que­sto pun­tia­mo mol­to su cono­scen­za, rico­no­sci­men­to e per­ce­zio­ne del rischio stra­da­le”.

Le lezio­ni si svol­go­no con moda­li­tà inte­rat­ti­ve e con l’ausilio di stru­men­ti mul­ti­me­dia­li, svi­lup­pan­do un per­cor­so edu­ca­ti­vo in stret­ta col­la­bo­ra­zio­ne con il cor­po docen­te e per­ciò alta­men­te coin­vol­gen­te. Alla fine i cor­si­sti scen­de­ran­no in stra­da per met­te­re in pra­ti­ca la teo­ria. Dopo una valu­ta­zio­ne del loro livel­lo di appren­di­men­to rice­ve­ran­no un atte­sta­to di par­te­ci­pa­zio­ne, ‘La paten­te dell’utente respon­sa­bi­le’.

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