Marino 5 Stelle: richieste alla Comm.ria Caporale

Marino 5 Stelle: richieste alla Comm.ria Caporale

25/02/2016 0 Di Redazione

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palazzo-colonna-marinoMari­no 5 Stel­le: richie­ste alla Comm.ria Capo­ra­le

Con la Deli­be­ra di Con­si­glio comu­na­le num. 30/2015, pro­po­sta dal M5S, abbia­mo otte­nu­to il rico­no­sci­men­to del­le age­vo­la­zio­ni TARI per i cit­ta­di­ni che, in pos­ses­so dei requi­si­ti, pra­ti­ca­no l’au­to-com­po­stag­gio. In quel­la stes­sa deli­be­ra, chie­de­va­mo il rico­no­sci­men­to, sta­bi­li­to per leg­ge, di bene­fi­ci ana­lo­ghi per i “pro­dut­to­ri di rifiu­ti assi­mi­la­ti”: sareb­be a dire com­mer­cian­ti, eser­cen­ti, pro­dut­to­ri e tut­te le uten­ze non dome­sti­che. Poi­ché è la leg­ge a pre­scri­ver­lo, la vec­chia Giun­ta Sil­va­gni-De San­tis non pote­va non ese­gui­re. Ma lo han­no fat­to esco­gi­tan­do meto­di di cal­co­lo tan­to com­ples­si da ren­de­re le age­vo­la­zio­ni, di fat­to, inap­pli­ca­bi­li alle sud­det­te cate­go­rie. Inten­ti a desti­na­re le tas­se dei cit­ta­di­ni alle disca­ri­che, per 2 mln di euro l’an­no negli ulti­mi 10 anni, gli uomi­ni del­la pas­sa­ta Giun­ta, e i Diri­gen­ti com­pe­ten­ti per mate­ria, si sono dimo­stra­ti gelo­si del­le altis­si­me tarif­fe TARI che ogni anno paga­no eser­cen­ti, com­mer­cian­ti e pic­co­li pro­dut­to­ri. La L. 221/2015, inve­ce, ci dà oggi ragio­ne e tor­na a rin­for­za­re la pro­mo­zio­ne del­l’au­to-com­po­stag­gio, per le uten­ze dome­sti­che e non dome­sti­che, quin­di per cit­ta­di­ni, com­mer­cian­ti, eser­cen­ti e pro­dut­to­ri. La stes­sa leg­ge incen­ti­va anche il com­po­stag­gio di comu­ni­tà, che il M5S appli­che­reb­be se andas­se ad ammi­ni­stra­re il pae­se. Dopo aver inol­tra­to espo­sto in meri­to alla Com­mis­sa­ria Capo­ra­le, chie­dia­mo che anche le uten­ze non dome­sti­che, in pos­ses­so di giar­di­no e dimo­stran­do l’ac­qui­sto di una com­po­stie­ra, pos­sa­no acce­de­re a ridu­zio­ni TARI del 40% del­la par­te varia­bi­le, che ammon­ta­no a cir­ca il 23% del tota­le TARI.

Si è poi invi­ta­ta la Com­mis­sa­ria a vigi­la­re sul futu­ro siste­ma di rac­col­ta “por­ta a por­ta”. La pas­sa­ta Giun­ta Sil­va­gni, dopo aver riti­ra­to il pro­get­to di “Dige­sto­re”, che avreb­be spre­ca­to 4 milio­ni di euro a dan­no dei Cit­ta­di­ni, garan­ti­to in cam­bio dan­ni ambien­ta­li e (for­se, in là nel tem­po) rispar­mi TARI, ha affi­da­to lo stu­dio di fat­ti­bi­li­tà del “por­ta a por­ta” a una socie­tà spe­cia­liz­za­ta nel “recu­pe­ro ener­ge­ti­co dei rifiu­ti”. Nel leci­to sospet­to che que­sta socie­tà sia quel­la in pas­sa­to indi­vi­dua­ta per l’appalto sul Dige­sto­re, si è chie­sto alla Com­mis­sa­ria di impe­di­re che il futu­ro siste­ma di rac­col­ta rifiu­ti non signi­fi­chi mag­gio­ri spe­se a cari­co del­la Cit­ta­di­nan­za: per l’acquisto di nuo­vi mez­zi o per il con­fe­ri­men­to dei rifiu­ti in “cen­tri di rac­col­ta” anzi­ché in disca­ri­che, aumen­tan­do la spe­sa sen­za garan­ti­re nes­sun bene­fi­cio alla Cit­ta­di­nan­za.

Abbia­mo le mani libe­re, tan­to da poter desti­na­re le risor­se pub­bli­che ai Cit­ta­di­ni e al bene pub­bli­co: al con­tra­rio del­le Giun­te viste fino ad oggi, che per la gran par­te le desti­na­va­no ai loro padro­ni “in alto”, lascian­do le bri­cio­le ai loro elet­to­ri e dif­fon­den­do, per il resto del pae­se, degra­do, disoc­cu­pa­zio­ne e sem­pre mag­gio­re dispe­ra­zio­ne.

Mari­no 5 Stel­le.

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