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ACQUALATINA, SIMEONE (FI): “NOTA A PRESIDENTE DELLA PENNA E SINDACI DELL’ATO 4, SERVE UNA RIUNIONE URGENTE SUL FUTURO DELLA SOCIETA’”
25/02/2016Questo articolo è stato letto 5220 volte!
ACQUALATINA, SIMEONE (FI): “NOTA A PRESIDENTE DELLA PENNA E SINDACI DELL’ATO 4, SERVE UNA RIUNIONE URGENTE SUL FUTURO DELLA SOCIETA’”
“Condivido e sostengo in pieno l’iniziativa del sindaco di Fondi, Salvatore De Meo, che è intervenuto chiedendo la convocazione urgente di una riunione dei sindaci dell’Ato4 per discutere del futuro della società che gestisce le risorse idriche sul territorio. Oggi, il nostro compito come istituzioni è procedere ciascuno per la sua parte, per attuare la decisione assunta dai cittadini con il referendum del 2011. Per questo motivo ho inviato una nota al presidente della Provincia di Latina, Eleonora Della Penna, in qualità di presidente della conferenza dei sindaci dell’Ato4, e a tutti i sindaci dell’Ato4, chiedendole di convocare urgentemente una riunione dei sindaci dell’Ato4 per valutare la possibilità di rinviare qualsiasi decisione sul futuro di Acqualatina a dopo le elezioni amministrative 2016 consentendo a tutti i Comuni dell’Ato 4 di esprimere con pieno mandato dei cittadini la soluzione migliore per garantire la pubblicizzazione della società. Oggi, infatti, qualsiasi decisione, a causa del commissariamento di buona parte dei Comuni che ricadono nell’Ato4, inficerebbe l’effettiva e reale espressione della volontà della parte pubblica di cui circa il 25% risulta essere privo di un sindaco democraticamente eletto dai cittadini. Nella nota ho chiesto inoltre che siano valutate la possibilità di pervenire ad un’adesione compatta di tutti i sindaci all’ordine del giorno proposto, in sede di consiglio di amministrazione di Acqualatina, dando piena attuazione alla scelta dei cittadini sancita con il referendum del 2011; l’ipotesi di acquisire le quote private della società da parte del socio pubblico sia facendo ricorso al Fondo regionale per la ripubblicizzazione che alla quota rimanente del canone concessorio di Acqualatina e l’ipotesi di formalizzare un patto di sindacato tra i soci pubblici che consenta agli stessi di ragionare e deliberare in maniera unitaria facendo si che, nell’assemblea di Acqualatina, sia presente un solo rappresentante del socio pubblico che potrebbe rendere più incisiva la posizione nei confronti del socio privato. Il ruolo dei Comuni oggi più che mai è decisivo ma non può prescindere da alcune considerazioni. Stando a quanto si apprende, infatti, i tempi per procedere all’esercizio del diritto di prelazione sull’acquisto delle quote private di Acqualatina e per reperire i fondi necessari, da parte del socio pubblico, sarebbero estremamente ristretti pertanto temporeggiare non è possibile. Acqualatina in questi anni ha dimostrato di essere una società sana, capace di erogare servizi efficienti e di qualità e come tale appetibile per possibili investitori privati, come Acea, intenzionati ad acquisire il pacchetto azionario della società. Ipotesi che va nella direzione contraria a quella espressa dai cittadini e, soprattutto, all’esigenza di procedere ad una pubblicizzazione del servizio come stabilito anche dalla L.R.5/2014 sulla “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”nell’ambito della quale mi batterò in consiglio regionale affinchè nel “Fondo regionale per la ripubblicizzazione”, contemplato nella legge stessa, siano inserite le risorse necessarie a favorire questo passaggio. In questo contesto i sindaci nell’ultima riunione del consiglio di amministrazione di Acqualatina, hanno presentato e firmato un ordine del giorno con il quale esprimono la ferma contrarietà ad un ingresso di Acea nella gestione di Acqualatina e chiedono di procedere ad una pubblicizzazione della società anche per la salvaguardia delle utenze e della qualità del servizio sul territorio. In linea con questa posizione, qualche giorno fa la conferenza dei sindaci dell’Ato5, Frosinone, ha avviato all’unanimità le procedure di risoluzione del contratto con Acea e dato mandato al presidente dell’Ato5 a sollecitare la Regione Lazio affinchè sia data piena attuazione alla L.R.5/2014 che si prefigge l’obiettivo di favorire le condizioni per la definizione e lo sviluppo di un governo pubblico e partecipativo dell’intero ciclo integrato dell’acqua. Tutti passaggi che evidenziano con forza che il nostro compito sia utilizzare tutti gli strumenti a disposizione affinchè, oltre qualsiasi possibile steccato ideologico o di bandiera, Acqualatina sia valorizzata nell’ottica di una tutela degli utenti evitando anche una regionalizzazione della gestione delle risorse idriche che allontanerebbe i servizi dalle effettive e specifiche esigenze dei territori”.
Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone
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