Marino: Marco Comandini si candida a Sindaco

Marino: Marco Comandini si candida a Sindaco

07/12/2015 0 Di Francesca Marrucci

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di Fran­ce­sca Mar­ruc­ci

In una let­te­ra aper­ta ai cit­ta­di­ni pub­bli­ca­ta qual­che minu­to fa, Mar­co coman­di­ni ha uffi­cia­liz­za­to la sua can­di­da­tu­ra a Sin­da­co di Mari­no alle pros­si­me ele­zio­ni comu­na­li. Per ades­so anco­ra non si cono­sco­no qua­li e quan­te liste appog­ge­ran­no il nome di Coman­di­ni, tran­ne l’Idv di cui è diri­gen­te, ma intan­to trat­teg­gia le linee prin­ci­pa­li del pro­gram­ma elet­to­ra­le, appel­lan­do­si diret­ta­men­te all’ap­pog­gio dei cit­ta­di­ni.

Marco Comandini

Mar­co Coman­di­ni

HO DECISO DI PROPORRE LA MIA CANDIDATURA COME SINDACO DI MARINO ALLE PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE CHE CI SARANNO NEL 2016

Per­ché lo fac­cio? pri­ma di tut­to sono mol­to stan­co di vede­re la mia cit­tà sgo­ver­na­ta da sva­ria­ti anni e ridot­ta al col­las­so sot­to mol­ti pun­ti di vista, poche cose fun­zio­na­no tan­te altre no. Vedia­mo lavo­ri pub­bli­ci ina­de­gua­ti o mal­fat­ti o che si dovreb­be­ro fare: si pen­si alle stra­de e mar­cia­pie­di non ter­mi­na­ti, alle vie pie­ne di buche, alle scuo­le che avreb­be­ro biso­gno di lavo­ri impor­tan­ti, ad un illu­mi­na­zio­ne pub­bli­ca anco­ra man­can­te in stra­de traf­fi­ca­te; ad un vero pia­no per il com­mer­cio e l’ar­ti­gia­na­to, al soste­gno e pro­te­zio­ne per il set­to­re agri­co­lo, alla rea­liz­za­zio­ne di un ser­vi­zio di rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta por­ta a por­ta che con­sen­ta di abbas­sa­re le tas­se ai cit­ta­di­ni e che per­met­ta di dare più posti di lavo­ro, alla rea­liz­za­zio­ne di un vero decen­tra­men­to.
Ho deci­so di can­di­dar­mi per­ché sono stan­co di vede­re il Mitreo chiu­so da tan­ti anni nono­stan­te sia­no sta­te fat­te mil­le inau­gu­ra­zio­ni, di vede­re un ostel­lo del­la gio­ven­tù deso­la­ta­men­te chiu­so, dei par­chi abban­do­na­ti a se stes­si (si pen­si a Vil­la desi­de­ri), di vede­re com­pro­mes­se le zone del­le fra­zio­ni ric­che di reper­ti e bel­lez­ze sto­ri­co archeo­lo­gi­che, per­ché non è pos­si­bi­le con­sta­ta­re che i soli­ti rac­co­man­da­ti van­no avan­ti e di osser­va­re al tem­po stes­so altri cit­ta­di­ni arram­pi­car­si sugli spec­chi per cer­ca­re di veder rico­no­sciu­ti i loro dirit­ti: si pen­si alla casa e al lavo­ro.
Mi can­di­do per­ché anche la fra­zio­ni non sia­no luo­ghi di serie b, ma un ter­ri­to­rio uni­co che con dif­fe­ren­ti pecu­lia­ri­tà, dove ognu­na ha biso­gno di inter­ven­ti diver­si e tut­ti impor­tan­ti.
Ci met­to la fac­cia, insie­me ad un grup­po di per­so­ne che si voglio­no impe­gna­re per il nostro ter­ri­to­rio, abbia­mo gran­di idee per que­sta cit­tà, pen­sia­mo che con una buo­na ammi­ni­stra­zio­ne si pos­so­no rea­liz­za­re mol­te cose che del­le qua­li si sen­te la neces­si­tà: si pen­si ad una Casa del­la Musi­ca ad una cit­ta­del­la del­lo sport ad un cani­le pub­bli­co, a spa­zi attrez­za­ti per bam­bi­ni ed anzia­ni, si pen­si insom­ma ad una cit­tà a misu­ra d’uo­mo, dove ci sia­no spa­zi aggre­ga­ti­vi ade­gua­ti e stan­dard di vita accet­ta­bi­li, si pen­sa ad una cit­tà real­men­te tra­spa­ren­te dove i con­cor­si pub­bli­ci sia­no chia­ri, dove ven­ga­no fat­ti ban­di per asse­gna­re loca­li pub­bli­ci, dove real­tà impor­tan­ti pre­sen­ti sul nostro ter­ri­to­rio sia­no valo­riz­za­te ade­gua­ta­men­te con spa­zi ade­gua­ti, si pen­si ad esem­pio, alla Cro­ce Ros­sa, alla Pro­te­zio­ne Civi­le
Una cit­tà dove tut­ti tro­vi­no spa­zio, si pen­si a chi fa atti­vi­tà nei cosid­det­ti “sport mino­ri” che poi mino­ri non sono vista la gran­de par­te­ci­pa­zio­ne che han­no e vista anche la fun­zio­ne di aggre­ga­zio­ne socia­le che svol­go­no, si pen­si alle cosid­det­te “ama­to­ria­li”.
Una cit­tà dove le paro­le d’or­di­ne sia­no riu­so e rici­clo dei mate­ria­li e che per que­sto dovrà diven­ta­re di esem­pio, non nei Castel­li Roma­ni ma nell’intera regio­ne Lazio, per tra­sfor­ma­re “rifiu­ti in oppor­tu­ni­tà”; dove si orga­niz­ze­ran­no con­ve­gni e mani­fe­sta­zio­ni per pro­muo­ve­re la cul­tu­ra del nostro ter­ri­to­rio, con una Sagra del­l’U­va che sia di qua­li­tà, un even­to inter­na­zio­na­le; si pen­si anche ad una cit­tà che orga­niz­zi even­ti che richia­mi­no per­so­ne da tut­ta Ita­lia, abbia­mo pen­sa­to a “Mari­no Spo­sa”, alla festa del­la Musi­ca e del Cine­ma, insom­ma tan­te cose che dovran­no esse­re mes­se in can­tie­re e che abbia­mo inten­zio­ne di rea­liz­za­re nei pros­si­mi 5 anni, tal­men­te tan­te che saran­no ben descrit­te nel pro­gram­ma elet­to­ra­le che sarà un work in pro­gress e che met­te­re­mo al più pre­sto in rete.
Pen­sia­mo in una cit­tà che non sia cemen­ti­fi­ca­ta sel­vag­gia­men­te, ma in cui vi sia un con­nu­bio tra edi­li­zia ed ambien­te, in cui ven­ga­no rispet­ta­te le leg­gi sull’incremento abi­ta­ti­vo annuo. Pen­sia­mo ad un urba­ni­sti­ca e ad un edi­li­zia che sia­no incen­tra­te non sul­la spe­cu­la­zio­ne immo­bi­lia­re e nel con­su­mo del ter­ri­to­rio, ma nel­la mes­sa a nor­ma degli edi­fi­ci, nel­la sicu­rez­za, si pen­si ai pro­ble­mi radon ed al rischio sismi­co.
Chie­de­re­mo poi a Fer­ro­vie di Sta­to e Cotral di ave­re mag­gio­re atten­zio­ne sul nostro ter­ri­to­rio, chie­den­do il rifa­ci­men­to e rela­ti­vo spo­sta­men­to del­la Sta­zio­ne di San­ta Maria del­le Mole, e poi pen­si­li­ne con ora­ri dei mez­zi Cotral, ricor­dan­do la scel­le­ra­ta per­di­ta di un finan­zia­men­to regio­na­le di alcu­ne deci­ne di miglia­ia di euro del cen­tro­de­stra, per la rea­liz­za­zio­ne di un pen­si­li­na Cotral Sull’Appia ango­lo Cava dei Sel­ci.
Pen­sia­mo anche ad una Mul­ti­ser­vi­zi effi­cien­te ed ammi­ni­stra­ta da un cit­ta­di­no di Mari­no, di per­so­ne con com­pe­ten­ze ade­gua­te che sap­pia­no gesti­re quest’azienda per for­tu­na ce ne sono e mol­te, che cono­sca­no per­so­ne e ter­ri­to­rio e rela­ti­ve pro­ble­ma­ti­che e ad aree di inter­ven­to. Una Muni­ci­pa­liz­za­ta che sap­pia valo­riz­za­re i dipen­den­ti più meri­te­vo­li, dove chi vuo­le potrà anche spe­cia­liz­zar­si con cor­si ad hoc che saran­no isti­tui­ti, una muni­ci­pa­liz­za­ta che pos­sa esse­re un pun­to di arri­vo ma anche di par­ten­za per altre espe­rien­ze lavo­ra­ti­ve.
Voglia­mo una cit­tà soli­da­le con i più debo­li, in cui sia pre­vi­sto un “Red” un Red­di­to di digni­tà”, cioè un pic­co­lo aiu­to eco­no­mi­co men­si­le per chi sia sen­za lavo­ro, ed abbia red­di­to Isee al di sot­to di una cer­ta soglia e che non abbia rifiu­ta­to un lavo­ro; una cit­tà che sap­pia ascol­ta­re tut­ti, pre­ve­den­do spor­tel­li aper­ti al pub­bli­co e col­le­ga­men­ti help­de­sk.
Una cit­tà a misu­ra di disa­bi­le, che non deve sen­tir­si un cit­ta­di­no “osta­co­la­to”, pri­ma di tut­to in ogni strut­tu­ra comu­na­le, qua­lun­que essa sia, e su tut­to il ter­ri­to­rio, va rimos­sa ogni bar­rie­ra archi­tet­to­ni­ca, per que­sto ver­rà isti­tui­ta una dele­ga appo­si­ta.
Per rea­liz­za­re que­sto nostro pro­get­to stia­mo ado­pe­ran­do­ci nel fare liste che saran­no pre­sen­ti alle ele­zio­ni, con le mol­te per­so­ne che con­tat­tia­mo e che ci con­tat­ta­no entu­sia­ste, sare­mo in gra­do di fare più liste e dire la nostra in cam­pa­gna elet­to­ra­le, la pre­sen­ta­zio­ne del­le stes­se avver­rà nel­le pros­si­me set­ti­ma­ne, dopo le feste nata­li­zie, con un even­to pub­bli­co.
Il las­si­smo del­la poli­ti­ca loca­le, spes­so trop­po distan­te dai pro­ble­mi rea­li dei cit­ta­di­ni, ci indu­ce ad uno scat­to di reni, essen­do noi per­so­ne che ama­no affron­ta­re le pro­ble­ma­ti­che loca­li, discu­te­re ed indi­ca­re solu­zio­ni; per­so­ne come mol­te altre, che però non ama­no per­de­re tem­po, rite­nen­do che un gior­no di ritar­do su una qual­sia­si azio­ne potreb­be esse­re un gior­no tol­to a 40.000 cit­ta­di­ni. E di tem­po que­sta cit­tà ne ha per­so anche trop­po.
Discu­te­re­mo quin­di con i cit­ta­di­ni di que­ste ed altre argo­men­ti che ci stan­no a cuo­re e con chi abbia visio­ni pro­gram­ma­ti­che simi­li alle nostre, lascian­do la por­ta aper­ta poli­ti­ca­men­te ad allean­ze futu­re, ma non con chi ha dato pro­va di “sgo­ver­na­re” la nostra cit­tà sen­za pen­ti­men­to alcu­no, rite­nia­mo che que­sto sia il tem­po dell’estrema chia­rez­za e tra­spa­ren­za, rima­nia­mo quin­di lon­ta­no da pastroc­chi ed inciu­ci, e ci rivol­gia­mo ai cit­ta­di­ni libe­ri, a chi schi­fa­to dichia­ra di non voler più vota­re, a chi è delu­so da altri par­ti­ti o movi­men­ti, ebbe­ne noi ci sia­mo, io ci sono.
Libe­ri e for­ti e sem­pre a testa alta fie­ri di sape­re che la cit­tà può cam­bia­re per dav­ve­ro.

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