Cori, Pci: “No a nuove cave sul territorio”

Cori, Pci: “No a nuove cave sul territorio”

04/12/2015 0 Di Marco Castaldi

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fausto nuglioUn sec­co NO a nuo­ve cave sul ter­ri­to­rio comu­na­le di Cori e Giu­lia­nel­loarri­va anche dal­la sezio­ne ‘Enri­co Ber­li­guer’ del Par­ti­to Comu­ni­sta d’Italia, rap­pre­sen­ta­to nell’Amministrazione comu­na­le lepi­na dall’Assessore Fau­sto Nuglio. Il Diret­ti­vo del PCdI si è riu­ni­to gio­ve­dì sera alla luce del recen­te via libe­ra del­la Regio­ne Lazio all’apertura di altre due cave di cal­ca­re,una nel Comu­ne di Cori, in loca­li­tà Mon­te Maiur­ro, a due pas­si da quel­la già atti­va, l’altra nel Comu­ne di Roc­ca Mas­si­ma, a Col­le Medico/Monte Pasto­re, pra­ti­ca­men­te più vici­na al cen­tro urba­no di Giu­lia­nel­lo che non a quel­lo roc­chig­gia­no.

“Que­sti sfre­gi al ter­ri­to­rio sono inu­ti­li e ingiu­sti­fi­ca­ti – fan­no sape­re dal­la Segre­te­ria del PCdI di Cori – Tre cave in un faz­zo­let­to di ter­ra è l’ennesimo schiaf­fo al pae­sag­gio lazia­le, la regio­ne più sca­va­ta d’Italia, con qua­si 700 cave, tra atti­ve e dismes­se. Una situa­zio­ne ancor più gra­ve se si pen­sa allatas­sa­zio­ne irri­so­ria rispet­to al gua­da­gno otte­nu­to, e anche in que­sto caso il Lazio detie­ne il pri­ma­to nega­ti­vo: se nel­le altre regio­ni i cava­to­ri paga­no alla col­let­ti­vi­tà in media solo il 3,5% del prez­zo di ven­di­ta degli iner­ti, nel­la nostra regio­ne ne paga­no il 2,4%, che in un giro di affa­ri annuo di qua­si 190 milio­ni di Euro, rap­pre­sen­ta un rien­tro di appe­na 4,5 milio­ni, vale a dire un rap­por­to tra le entra­te regio­na­li e quel­le del­le azien­de di 1 a 42”.

MONTE MAIURRO - ATTUALE CAVA E SITO DELLA NUOVAIl mes­sag­gio dei Comu­ni­sti d’Italia al pre­si­den­te Zin­ga­ret­ti è espli­ci­to e non tra­la­scia i con­te­nu­ti poli­ti­ci: “Comin­ci ad attua­re il suo pro­gram­ma elet­to­ra­le che con­tem­pla­va a chia­re let­te­re la tute­la e la valo­riz­za­zio­ne pae­sag­gi­sti­ca del ter­ri­to­rio. Mar­cia indie­tro sull’autorizzazione a sca­va­re a Cori, dove peral­tro l’Ente si sta già atti­van­do nel­le sedi oppor­tu­ne per con­tra­sta­re que­sta deci­sio­ne, ma anche nel resto dei Mon­ti Lepi­ni e del­la regio­ne da lui gover­na­ta. Stop alle con­ces­sio­ni faci­li, è ora di rego­la­men­ta­re la mate­ria ed aumen­ta­re i cano­ni di estra­zio­ne. Por­te­re­mo la que­stio­ne al nostro ese­cu­ti­vo pro­vin­cia­le e regio­na­le, ed invi­tia­mo alla mobi­li­ta­zio­ne anche il Pd che gover­na la Pisa­na”.

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