La Regione autorizza l’apertura di due nuove cave. Lettera aperta del Sindaco di Cori Tommaso Conti

La Regione autorizza l’apertura di due nuove cave. Lettera aperta del Sindaco di Cori Tommaso Conti

28/11/2015 0 Di Marco Castaldi

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TommasoContiIn cir­ca tre mesi il dipar­ti­men­to Cave del­la Regio­ne Lazio ha auto­riz­za­to l’ampliamento di una cava pre­e­si­sten­te e l’apertura di due nuo­ve cave di cal­ca­re, una nel Comu­ne di Roc­ca Mas­si­ma, in loca­li­tà Mon­te Pasto­re (Col­le Medi­co), che si affac­cia su Giu­lia­nel­lo, e l’ultima pochi gior­ni fa nel Comu­ne di Cori, in loca­li­tà Mon­te Maiur­ro (BURL – Bol­let­ti­no Uffi­cia­le del­la Regio­ne Lazio del 19/11/2015, sup­ple­men­to 1, p. 294). Tut­to ciò in base ad una nor­ma regio­na­le, l’art. 30 del­la LR 17/2004, che con­sen­te alla Regio­ne di auto­riz­za­re le atti­vi­tà al di fuo­ri del con­trol­lo ter­ri­to­ria­le da par­te dei Comu­ni, ‘in pre­sen­za di un inte­res­se socio-eco­no­mi­co sovra­co­mu­na­le e in ragio­ne del man­te­ni­men­to dei livel­li occu­pa­zio­na­li’.

attuale cava a cori poco distante da colle medicoPre­mes­so che in un perio­do in cui l’attività edi­li­zia è in decli­no e in cui non si rea­liz­za­no ope­re pub­bli­che impor­tan­ti non si com­pren­de qua­le pos­sa esse­re l’interesse socio-eco­no­mi­co sovra­co­mu­na­le che sot­ten­de alle atti­vi­tà estrat­ti­ve, sta di fat­to che le tre atti­vi­tà estrat­ti­ve dista­no l’una dall’altra nep­pu­re tre chi­lo­me­tri in linea d’aria. Tre cave in pochi chi­lo­me­tri qua­dra­ti, se rea­liz­za­te, rap­pre­sen­te­reb­be­ro uno sfre­gio al ter­ri­to­rio che non ha pari nel­la Regio­ne. Per que­sto moti­vo oggi il Sin­da­co di Cori Tom­ma­so Con­ti ha pub­bli­ca­to sul suo pro­fi­lo Face­book una let­te­ra aper­ta ai cit­ta­di­ni di Cori e Giu­lia­nel­lo.

MONTE MAIURRO - ATTUALE CAVA E SITO DELLA NUOVA“Cari cit­ta­di­ni, la Regio­ne Lazio negli ulti­mi tem­pi ha auto­riz­za­to nei pres­si del nostro ter­ri­to­rio (Roc­ca Mas­si­ma) e nel ter­ri­to­rio di Cori l’apertura di due nuo­ve cave; che, uni­te a quel­la già in atti­vi­tà da anni, fan­no tre. Sen­za ascol­ta­re il Comu­ne di Cori, anzi, con­tra­ria­men­te al pare­re nega­ti­vo del Comu­ne di CoriCiò signi­fi­ca che tra qual­che anno potre­mo tro­var­ci un lar­ghis­si­mo buco aper­to tra Cori e Giu­lia­nel­lo con gra­ve dan­no al pae­sag­gio e all’aspetto com­ples­si­vo del pae­se. Una lar­ga feri­ta aper­ta nel cuo­re del nostro ter­ri­to­rio, che fran­ca­men­te mi offen­de come sin­da­co e come cit­ta­di­no, e che dovreb­be offen­de­re tut­ti noi.  I sin­da­ci pas­sa­no, il tem­po pas­sa e le feri­te resta­no. E reste­ran­no per i nostri figli e per i nostri nipo­ti. E la feri­ta sarà anco­ra più san­gui­nan­te per­ché non l’abbiamo scel­ta, non l’abbiamo volu­ta, ci è sta­ta infer­ta.

COLLE MEDICOLa Regio­ne Lazio non ci ha con­sul­ta­to e quan­do ci ha con­sul­ta­to non ha ascol­ta­to il nostro pare­re. La respon­sa­bi­li­tà è tut­ta ed aper­ta­men­te poli­ti­ca. Di con­se­guen­za è la poli­ti­ca che deve tro­va­re una solu­zio­ne a que­sta vicen­da. Sono sta­ti pri­vi­le­gia­ti gli inte­res­si meschi­ni dei soli­ti fur­bi. Pro­prio in un momen­to in cui la tute­la del ter­ri­to­rio, l’attenzione alle tipi­ci­tà agri­co­le e pae­si­sti­che, al patri­mo­nio cul­tu­ra­le, sta­va dan­do una rispo­sta posi­ti­va al futu­ro del nostro pae­se, que­sta man­na­ia che cade dall’alto ci ripor­ta indie­tro di anni. Nono­stan­te i ver­ti­ci glo­ba­li sul cli­ma e sul pae­sag­gio, nono­stan­te le teo­rie sul­la soste­ni­bi­li­tà, nono­stan­te il mes­sag­gio ecu­me­ni­co del Papa, l’unico poli­ti­co rima­sto a par­la­re al futu­ro dell’umanità, le stra­de che si per­cor­ro­no sono sem­pre le stes­se.

Que­sto è un appel­lo, rivol­to a tut­ti i cit­ta­di­ni di buo­na volon­tà, sen­za distin­zio­ne di appar­te­nen­za poli­ti­ca, che spes­so non appa­re ave­re più sen­so; è un appel­lo a tut­ti colo­ro che han­no a cuo­re il futu­ro del nostro pae­se e anche il futu­ro com­ples­si­vo del ter­ri­to­rio. A tut­ti colo­ro che ama­no la bel­lez­za. Chia­mia­mo­ci, cer­chia­mo­ci, dia­lo­ghia­mo e soli­da­riz­zia­mo. Se restia­mo iso­la­ti sare­mo scon­fit­ti. Tom­ma­so Con­ti, sin­da­co e cit­ta­di­no di Cori e Giu­lia­nel­lo.”

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