L’Ambasciatore d’Israele in Italia a Cori Naor Gilon, insieme alla moglie e alla figlia, ha fatto visita al Museo e alla Cantina Carpineti

L’Ambasciatore d’Israele in Italia a Cori Naor Gilon, insieme alla moglie e alla figlia, ha fatto visita al Museo e alla Cantina Carpineti

08/11/2015 0 Di Marco Castaldi

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NAOR GILON E CONSORTEVisi­ta di pia­ce­re a Cori per l’Ambasciatore d’Israele in Ita­lia Naor Gilon, accom­pa­gna­to dal­la moglie e dal­la figlia. Ad acco­glier­li, saba­to mat­ti­na, c’erano il Sin­da­co Tom­ma­so Con­ti e il suo vice Ennio Afi­la­ni. Con una cer­ta fre­quen­za il diplo­ma­ti­co israe­lia­no si reca sui Mon­ti Lepi­ni, e nel­la cit­tà d’Arte in par­ti­co­la­re, apprez­zan­do­ne mol­to i pae­sag­gi incon­ta­mi­na­ti, la cul­tu­ra mil­le­na­ria e la rino­ma­ta eno­ga­stro­no­mia.

Era inve­ce la pri­ma vol­ta che entra­va nel Museo del­la Cit­tà e del Ter­ri­to­rio di Cori, di cui ave­va sen­ti­to un gran par­la­re. Una del­le gui­de dell’Asso­cia­zio­ne Cul­tu­ra­le ‘Arca­dia’ ha accom­pa­gna­to la dele­ga­zio­ne alla sco­per­ta dei teso­ri sto­ri­co-arti­sti­ci ed archeo­lo­gi­ci custo­di­ti al suo inter­no, che nar­ra­no tren­ta­cin­que seco­li di sto­ria del ter­ri­to­rio lepi­no, dal­la pre­i­sto­ria all’età moder­na.

La visi­ta gui­da­ta in lin­gua ingle­se è ini­zia­ta dal­la medie­va­le Chie­sa di Sant’Oliva, dove i gra­di­ti ospi­ti han­no potu­to ammi­ra­re la magni­fi­ca Cap­pel­la del SS. Cro­ce­fis­so e i sug­ge­sti­vi resti del Tem­pio Roma­no. Sono poi entra­ti nel Con­ven­to ago­sti­nia­no, attra­ver­san­do il carat­te­ri­sti­co chio­stro cir­con­da­to da log­ge affre­sca­te nel Sei­cen­to, sof­fer­man­do­si infi­ne davan­ti ai capi­tel­li mar­mo­rei quat­tro­cen­te­schi del secon­do pia­no.

Oltre all’oggettiva bel­lez­za di quan­to visto, l’Ambasciatore ha apprez­za­to soprat­tut­to lo sta­to di con­ser­va­zio­ne dell’intero Com­ples­so Monu­men­ta­le di S.Oliva, rico­no­scen­do all’istituto cul­tu­ra­le musea­le il meri­to di una posi­ti­va gestio­ne che vede impe­gna­ti da diver­si anni l’Amministrazione comu­na­le e la Dire­zio­ne scien­ti­fi­ca del Museo, uni­ta­men­te alle asso­cia­zio­ni cul­tu­ra­li ‘Arca­dia’ e ‘Ami­ci del Museo’.

Pri­ma di ripren­de­re la stra­da ver­so l’ambasciata di Roma, dove si è inse­dia­to nel 2012, Naor Gilon ha fat­to tap­pa all’Azien­da Agri­co­la Bio­lo­gi­ca Mar­co Car­pi­ne­ti. Ad atten­der­lo nel­la moder­na can­ti­na una degu­sta­zio­ne di pro­dot­ti tipi­ci loca­li abbi­na­ti ai suoi vini di qua­li­tà, frut­to del recu­pe­ro di anti­chi viti­gni autoc­to­ni, valo­riz­za­ti da meto­di di lavo­ra­zio­ne bio­lo­gi­ci e bio­di­na­mi­ci. Sha­lom alla pros­si­ma vol­ta che, c’è da scom­met­te­re, sarà mol­to pre­sto.

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