ROMA, CANILE MURATELLA, FP CGIL: TRONCA INTERVENGA PER RIPRISTINARE LEGALITÀ “Dal 1° maggio i lavoratori…
ROMA, MARCHINI SCRIVE A TRONCA: RIPRISTINO DELL’UMANA NORMALITA’
06/11/2015Questo articolo è stato letto 3888 volte!
ROMA, MARCHINI SCRIVE A TRONCA: RIPRISTINO DELL’UMANA NORMALITA’
Le diamo il benvenuto cordialmente e con gli auguri ci permettiamo alcuni consigli. I romani sperano nella normalità”
Una ripartizione chiara delle competenze e delle responsabilità nella gestione della macchina amministrativa. Un sistema rigoroso di controlli. Una gerarchia di funzioni e responsabilità a partire dai dipartimenti oggi allo sbando. Un’attenzione operosa all’Atac, che è oggi il punto di massima criticità insieme all’Ama, per la vita quotidiana dei romani, specialmente per le fasce deboli. Non più di questo, sarebbe già un risultato straordinario consentendo che il lavoro del prossimo sindaco e della sua giunta, di qualsiasi colore politico,trovi un campo di lavoro bonificato,senza trappole e più efficiente.
Il nostro augurio è che si scrolli subito di dosso il mantello da condottiero eroico che qualcuno le ha messo sulle spalle, quasi a sottolineare che gli elettori non sanno scegliere il primo cittadino, e che perciò la democrazia crea problemi, mentre i Prefetti nominati dall’ alto li risolvono. In realtà, giova ricordarlo, il Suo arrivo non è frutto di una decisione del governo, ma l’effetto di una scelta responsabile di 26 consiglieri comunali, tra cui chi Le scrive, i quali si sono dimessi per spezzare una spirale che stava portando la vita quotidiana dei romani a sprofondare nel caos e nel disservizio sistematico.
Il governo — prosegue Marchini — ha dato un nome al Commissario. Le sciogliamo un dubbio. A noi romani non fa affatto ombra che Lei venga da Milano. Roma ha saputo accogliere a cavallo di questi due secoli tre Papi stranieri, contagiandoli di sé e lasciandosene contagiare: siamo la città meno provinciale del mondo. La nostra idea di una comunità solidale che si riorganizzi partendo dai quartieri ha bisogno che questi mesi vengano spesi in una direzione per dirla con le parole di Adriano Olivetti di ‘un movimento di comunità ha davanti a sé un programma nuovo e impegnativo: il tentativo di socializzare senza statizzare, di organizzare la società economica in modo autonomo, coi propri mezzi, e renderla indipendente dall’intervento massiccio dello Stato’.
Da parte nostra il pieno sostegno libero da lacci e lacciuoli e dalle esemplificazioni di irrealistiche di grandi coalizioni che in questi giorni leggerà sui media.
Ancora benvenuto e auguri, Signor Prefetto!”.
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