Chi sono io? Parte il progetto di integrazione sociale e interculturale nelle scuole di Pomezia

Chi sono io? Parte il progetto di integrazione sociale e interculturale nelle scuole di Pomezia

06/11/2015 0 Di Redazione

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fucci pomeziaChi sono io? Par­te il pro­get­to di inte­gra­zio­ne socia­le e inter­cul­tu­ra­le nel­le scuo­le di Pome­zia

Soste­ne­re un pro­ces­so di inte­ra­zio­ne e inclu­sio­ne posi­ti­va tra ado­le­scen­ti di varie cul­tu­re e favo­ri­re la costru­zio­ne dell’identità degli ado­le­scen­ti di secon­de gene­ra­zio­ni, nati da geni­to­ri immi­gra­ti, valo­riz­zan­do­ne le ric­chez­ze emer­gen­ti e fron­teg­gian­do gli osta­co­li che pos­so­no por­ta­re a feno­me­ni di disa­gio, di esclu­sio­ne e di mar­gi­na­li­tà socia­le.

E’ que­sto l’obiettivo del pro­get­to “Chi sono io?”, pro­mos­so dall’Associazione Spi­rit Roma­ne­sc con la col­la­bo­ra­zio­ne del Comu­ne di Pome­zia, che si rivol­ge agli stu­den­ti del­le scuo­le supe­rio­ri del ter­ri­to­rio.

“Il pro­get­to è già par­ti­to nell’istituto supe­rio­re di for­ma­zio­ne Alba­for – spie­ga la vice Sin­da­co Eli­sa­bet­ta Ser­ra – con l’obiettivo di esse­re rece­pi­to in tut­te le scuo­le supe­rio­ri di Pome­zia. La popo­la­zio­ne cit­ta­di­na è com­po­sta oggi di diver­se etnie, con una pre­sen­za mas­sic­cia di resi­den­ti pro­ve­nien­ti dal­la Roma­nia (8.775 a novem­bre 2014, ndr) che vivo­no, lavo­ra­no e stu­dia­no a Pome­zia. Mol­ti di que­sti sono bam­bi­ni e ragaz­zi, le cosid­det­te secon­de gene­ra­zio­ni, nati e cre­sciu­ti nel ter­ri­to­rio, su cui è neces­sa­rio inve­sti­re per un sano pro­ces­so di scam­bio e inte­gra­zio­ne. Il pro­get­to mira, attra­ver­so stru­men­ti didat­ti­ci e di par­te­ci­pa­zio­ne, a far emer­ge­re even­tua­li fat­to­ri di disa­gio e di esclu­sio­ne, a cer­ca­re col­let­ti­va­men­te stra­te­gie e a favo­ri­re lo scam­bio di espe­rien­ze e vis­su­ti in un cli­ma sere­no e crea­ti­vo”.

Diver­se le atti­vi­tà pre­vi­ste, dai labo­ra­to­ri di tea­tro e scrit­tu­ra al sup­por­to psi­co­lo­gi­co per i ragaz­zi e i geni­to­ri, che dure­ran­no fino alla fine dell’anno sco­la­sti­co.

“La nostra Ammi­ni­stra­zio­ne è mol­to sen­si­bi­le al tema dell’integrazione e del­la con­vi­ven­za cul­tu­ra­le – aggiun­ge il Sin­da­co Fabio Fuc­ci – Gli ado­le­scen­ti neces­si­ta­no di un’attenzione par­ti­co­la­re da par­te del­le isti­tu­zio­ni, per la loro cre­sci­ta per­so­na­le e civi­ca, a mag­gior ragio­ne se si trat­ta di ragaz­zi che pos­so­no tro­va­re dif­fi­col­tà di scam­bio socia­le e inter­cul­tu­ra­le. Con que­sto pro­get­to anche il Comu­ne di Pome­zia vuo­le fare la pro­pria par­te, con la cer­tez­za che sono pro­prio le gio­va­ni gene­ra­zio­ni quel­le più pre­di­spo­ste ad acco­glier­si e sco­prir­si nel pie­no rispet­to del­le dif­fe­ren­ze”.

 

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