Per raggiungere l’obiettivo previsto dalla legge, il Comune promuove incontri sul territorio, la riorganizzazione del…
Ariccia. L’assessore all’Ambiente risponde punto per punto alla polemica degli Amici di Grillo sulla raccolta differenziata
06/11/2015Questo articolo è stato letto 3342 volte!
L’assessore all’ambiente Fabrizio Profico risponde agli amici di grillo:
“TENTATIVO GOFFO E PERICOLOSO DI INSINUARE la convenienza del fallimento della tariffa puntuale. ARICCIA È GIA’ IN LINEA CON LE MIGLIORI ESPERIENZE DEI COMUNI VIRTUOSI”
«Ci sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno». Così, probabilmente, Oscar Wilde commenterebbe il recente articolo “Ai cittadini di Ariccia conviene forse il fallimento della raccolta differenziata?” apparso su “Il Caffè” del 22 ottobre a firma degli “Amici di Grillo”. Sterile tentativo di iniziare una campagna elettorale con vecchi e discutibili metodi!
È doveroso sgomberare il campo da qualsiasi pericolosa insinuazione tendente a far credere ai cittadini che è meglio far fallire il nuovo servizio di raccolta. Questo modello è attuato in tutti i comuni virtuosi d’Italia e Ariccia (orgogliosamente) rappresenta il primo comune del Lazio che è entrato in tariffa puntuale, ma andiamo per ordine.
Nell’articolo si afferma che il metodo “stradale” con le “isole ecologiche di prossimità” sarebbe la panacea per il centro storico! Questo metodo, per contro, rappresenterebbe un enorme passo indietro! Ricordo che è ormai appurato che solo il “porta a porta” spinto garantisce la riuscita della raccolta differenziata. Inoltre, le isole ecologiche di prossimità non responsabilizzano i cittadini perché il conferimento non può essere controllato; infatti le molte realtà (simili ad Ariccia) che avevano adottato il sistema delle “mini isole ecologiche ad apertura controllata” dette di prossimità le stanno smantellando perché il differenziato risulta spesso “inquinato” da altre tipologie di rifiuto che, quindi, finisce inevitabilmente nei centri TMB e poi in discarica! Comunque rimaniamo sempre attenti a nuove soluzioni che in altre realtà iniziano ad adottare, come ad esempio a Parma dove è iniziata la sperimentazione della raccolta serale per la zona del centro.
Con le maggiori frequenze previste per il centro storico (che si sono rese necessarie per andare incontro al minore spazio delle abitazioni) e con l’attività di monitoraggio e ottimizzazione, si registrano già in questo breve periodo di avvio i primi (anche se timidi) successi nel centro storico.
Nell’articolo si contesta il metodo incentivante del sistema virtuoso. Mi permetto di sollevare il dubbio della comprensione.
Il Capitolato speciale d’appalto prevede un sistema armonioso di incentivi che coinvolgono tutti gli “attori” che intervengono per la riuscita del sistema stesso: per i cittadini, per l’azienda e per i dipendenti dell’azienda; anche in questo caso proverò a mettere ordine nella confusione.
In particolare, l’azienda dovrà garantire il raggiungimento minimo di quanto indicato nel progetto/offerta che comunque non potrà essere inferiore al 65% medio di raccolta differenziata già a partire dal primo anno di esecuzione del nuovo servizio domiciliare per assestarsi a quota 70% a partire dal secondo anno di esecuzione del servizio.
Se l’azienda riuscirà a garantire il superamento degli obiettivi di Raccolta Differenziata minimi previsti (65% di RD nel primo anno e 70% di RD nella fase a regime), consentendo all’Amministrazione comunale di ridurre i costi che avrebbe dovuto sostenere per lo smaltimento di tali quantitativi di rifiuti, l’amministrazione riconoscerà all’azienda, al termine di ogni annualità, il
40% dei risparmi aggiuntivi (solo aggiuntivi) rispetto al 70% e solo per la frazione indifferenziata, conseguiti quale elemento premiante ed incentivante. Questo sistema di incentivi è progressivo fino al raggiungimento, a regime, dell’obiettivo di RD nella misura dell’80% che riconoscerà al termine dell’annualità, all’azienda il 60% dei risparmi aggiuntivi (solo aggiuntivi) rispetto al 70% e solo per la frazione indifferenziata.
Di questi incentivi l’azienda dovrà versare agli operatori, quale premio di produttività annua, il 60% della somma percepita dal Comune a titolo di primalità; ciò rappresenta una delle grandi innovazioni che permette di far entrare anche l’operatore nel sistema virtuoso.
La tariffazione puntuale premia i cittadini virtuosi sul principio “chi inquina paga”.
Anzitutto occorre precisare che, con l’applicazione della tariffa puntuale (TARI corrispettivo), s’introduce un modo diverso di distribuire la copertura dei costi variabili tra gli utenti, attraverso il sistema di misurazione dei conferimenti del rifiuto indifferenziato, che consente di fare pagare ogni utenza in base a quanto rifiuto indifferenziato produce.
Quindi la tariffa sarà “cucita come un abito” ad ogni utente e ci sarà chi paga di più e chi di meno (ci potranno essere 10.000 tariffe diverse!). Chiaramente, il sistema di finanziamento comunale della gestione dei rifiuti e della pulizia degli spazi comuni ha l’obiettivo della copertura economica al 100% (secondo quanto previsto dalla legge), da parte degli utenti, dei costi del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti e non solo (si pensi agli insoluti, alle spese che affronta l’Amministrazione per personale ecc.). Quindi tutti i risparmi derivanti dal mancato conferimento della frazione secca in discarica e il conseguente aumento delle frazioni differenziate (al 100%) che sarà venduta ai Consorzi Nazionali andranno a determinare “gli sconti” della Tariffa.
Ma non finisce qua. A breve i rifiuti di plastica, carta, vetro, ferro, alluminio e olio vegetale conferiti direttamente nella piattaforma ecologica, si trasformeranno in tanti premi e bonus per i cittadini virtuosi. E ancora, sarà incentivato sempre di più il compostaggio domestico. E ancora molto di più, ma risulterebbe noioso il lungo elenco!
Ad Ariccia è iniziato il percorso verso i rifiuti zero che rivoluzionerà non solo la modalità della raccolta dei rifiuti ma cercherà di modificare comportamenti e stili di vita, per affermare una nuova cultura fondata sulla partecipazione responsabile e consapevole: è vero che il ruolo dei cittadini è importante ma è fondamentale anche quello dell’azienda e dei singoli operatori ecologici che rappresentano il braccio operativo dell’Amministrazione comunale.
Per quanto riguarda lo smaltimento della frazione organica sarebbe auspicabile la realizzazione di un impianto a “Km 0”; infatti, ricordo ai distratti, che la Città di Ariccia è stata una delle prime ad aderire alla petizione dei 72 Comuni che hanno richiesto alla Regione Lazio l’istallazione di “compostatori di comunità” del tipo aerobico.
Queste macchine (e penso che nell’articolo si fa proprio riferimento a queste macchine) hanno un costo iniziale di investimento di circa € 500.000 (come da analisi svolta dal Comune di Olevano Romano); considerando che ogni macchina può gestire il conferimento per 780 ton/anno di frazione organica corrispondente mediamente ad una comunità di 10.000 abitanti, ad Ariccia servirebbero almeno due macchine (che lavorerebbero sempre a regime) per un investimento iniziale di € 1.000.000 più tutti i costi di gestione e manutenzione. Investimento che si sta valutando insieme alla Regione Lazio e agli altri 71 Comuni che hanno firmato la petizione (compreso il Comune di Olevano Romano).
Nel mentre si preferisce incentivare la prevenzione e riduzione dei rifiuti mediante il compostaggio domestico della frazione organica e degli scarti vegetali. Tale intervento, oltre che a ridurre la quantità di organico da trattare nei compostatori, si colloca nelle azioni per la promozione di uno sviluppo economico sostenibile e rispettoso della qualità ambientale.
L’ultimo rilievo ha il tenore di una polemica sterile.
I contenitori hanno una vita media pari a 5 anni e quindi il loro valore era pari a zero. Inoltre, la precedente fornitura prevedeva dei contenitori di volumetria per la maggior parte standard da 120–240l. mentre il nuovo progetto prevede una fornitura dimensionata sulla tipologia delle utenze e sulla produzione dei rifiuti. I vecchi contenitori, inoltre, saranno ritirati dalla Società Ambiente (già proprietaria dei contenitori stessi) che potrà riutilizzarli per proprie esigenze. Con questo metodo già si avverte un nuovo decoro urbano: sono spariti i “cassonetti stradali personali” liberando i marciapiedi e le strade!
Si fa notare, inoltre, che ad Ariccia è assegnato il titolo di “cittadini ricicloni” dei Castelli Romani con 286 chili pro capite l’anno di differenziato prodotto, questo grazie al lavoro e all’impegno che tutti ci mettono al raggiungimento dell’obiettivo.
Il nostro obiettivo ambizioso sembra una utopia: rifiuti zero; tutti dobbiamo lavorare verso questo ambizioso traguardo, apparentemente irraggiungibile, ma che passo dopo passo, consolidando i risultati già raggiunti e raggiungendone di nuovi, potremmo vederlo tra qualche anno molto più vicino a noi.
Assessore all’Ambiente
Arch. Fabrizio Profico
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