MARINO, SANTARELLI: PALOZZI PENSA DI CAVARSELA NON DICENDO LA VERITA’

MARINO, SANTARELLI: PALOZZI PENSA DI CAVARSELA NON DICENDO LA VERITA’

04/11/2015 0 Di Redazione

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Giulio Santarelli

Giu­lio San­ta­rel­li

MARINO, SANTARELLI: PALOZZI PENSA DI CAVARSELA NON DICENDO LA VERITA’

1 novem­bre 2015-Lot­tiz­za­zio­ne del Divi­no Amo­re: lo sfo­go di Paloz­zi a “Il Mami­lio”. Ma è solo sfo­go e non c’è la veri­tà. Opi­nio­ni con­di­te con qual­che bugia.
Dal­lo scor­so mese di Mag­gio, ad accu­sa­re di ille­git­ti­mi­tà le lot­tiz­za­zio­ni del Divi­no Amo­re e di Maz­za­ma­gna è la Cit­tà Metro­po­li­ta­na, l’Ente che ha ere­di­ta­to dal­la disciol­ta Pro­vin­cia le com­pe­ten­ze in mate­ria urba­ni­sti­ca e che nel ricor­so al TAR chie­de l’annullamento del Pia­no di Zona di Maz­za­ma­gna per ille­git­ti­mi­tà e per­ché appro­va­to sen­za acqui­si­re il pare­re di con­for­mi­tà al Pia­no Ter­ri­to­ria­le Pro­vin­cia­le e il pare­re del­la VAS (Valu­ta­zio­ne Ambien­ta­le Strategica)di com­pe­ten­za del­la Cit­tà Metro­po­li­ta­na. La veri­tà che Paloz­zi non dice è che ha potu­to ope­ra­re in tota­le dif­for­mi­tà dal­le Leg­gi per la com­pia­cen­za del Diri­gen­te dell’ufficio urba­ni­sti­co e per­ché si è con­tor­na­to di yesmen e di per­so­ne total­men­te digiu­ne dell’ordinamento giu­ri­di­co e del Testo Uni­co degli Enti Loca­li. Ma que­sto siste­ma è sal­ta­to e nel­la pros­si­ma cam­pa­gna elet­to­ra­le egli sarà chia­ma­to a ren­de­re con­to ai cit­ta­di­ni dei moti­vi per cui l’Amministrazione Comu­na­le di Mari­no è sta­ta asser­vi­ta agli inte­res­si spe­cu­la­ti­vi con deci­ne di lot­tiz­za­zio­ni in varian­te al PRG di ter­re­ni agri­co­li sui qua­li esi­ste­va­no pre­ci­si vin­co­li che lo impe­di­va­no. Ciò che non sarà più pos­si­bi­le è dichia­ra­re una pre­sun­ta veri­tà basan­do­la sul­le pro­prie con­vin­zio­ni anzi­ché sul­la con­for­mi­tà alle Leg­gi, spe­cie quan­do la man­ca­ta legit­ti­mi­tà non è più segna­la­ta da pri­va­ti cit­ta­di­ni ma da una Isti­tu­zio­ne come la Cit­tà Metro­po­li­ta­na, tito­la­re per Leg­ge di com­pe­ten­ze in mate­ria urba­ni­sti­ca. Nel­la dichia­ra­zio­ne di Paloz­zi c’è la colos­sa­le bugia che egli ripe­te da anni e che attri­bui­sce il PRG al Cen­tro Sini­stra. La veri­tà è un’altra. Il PRG è sta­to adot­ta­to dal­la giun­ta Desi­de­ri con Paloz­zi Capo­grup­po con Deli­be­ra n.62 del 24/11/2000 e appro­va­to dal­la Giun­ta Regio­na­le con Deli­be­ra n.994 del 29/10/2004, nono­stan­te la sen­ten­za n.873/2000 con la qua­le il TAR ave­va annul­la­to il PRG per la vio­la­zio­ne del­le L.R. n.72/75 e n.28/80. Il Cen­tro Sini­stra (Sin­da­co Ono­ra­ti), con la Deli­be­ra n.25 del 31/05/2004 di rispo­sta alle osser­va­zio­ni Regio­na­li, ebbe il tor­to di non revo­ca­re il PRG come ave­va pro­mes­so in cam­pa­gna elet­to­ra­le. Con­ti­nua­re a dire,come fa Paloz­zi, che il PRG è sta­to appro­va­to dal Cen­tro Sini­stra è una colos­sa­le fal­si­fi­ca­zio­ne del­la real­tà. Anche l’argomento per cui la Lot­tiz­za­zio­ne del Divi­no Amo­re sareb­be legit­ti­ma solo per­ché ha otte­nu­to il con­sen­so degli uffi­ci Regio­na­li non è la veri­tà. L’episodio defi­ni­to di “Mafia Capi­ta­le” dal Pro­cu­ra­to­re Pigna­to­ne ha mes­so in evi­den­za un siste­ma di malaf­fa­re e di tan­gen­ti reso pos­si­bi­le dal­la con­ni­ven­te par­te­ci­pa­zio­ne di poli­ti­ci e fun­zio­na­ri comu­na­li. Per­ciò la veri­tà sul Divi­no Amo­re e sul Pia­no di Zona di Maz­za­ma­gna deve esse­re valu­ta­ta in rap­por­to alle dispo­si­zio­ni di Leg­ge e del Pia­no Ter­ri­to­ria­le Pro­vin­cia­le Gene­ra­le in vigo­re dal 2010, e non dan­do sfo­go alle opi­nio­ni per­so­na­li. Un dia­lo­go serio per capi­re di che cosa si par­la deve indi­ca­re le Leg­gi che sono sta­te vio­la­te per appro­va­re le due lot­tiz­za­zio­ni del Divi­no Amo­re e di Maz­za­ma­gna:
Pia­no Ter­ri­to­ria­le Pro­vin­cia­le Gene­ra­le, che pone su quel­le aree il vin­co­lo di tute­la agri­co­la dei suo­li e il vin­co­lo di pri­ma­ria area eco­lo­gi­ca del­la Pro­vin­cia
Leg­ge Buca­los­si n.10/77, che obbli­ga a desti­na­re il 40% dell’incremento abi­ta­ti­vo pre­vi­sto dal PRG all’edilizia eco­no­mi­ca e popo­la­re e non in aggiun­ta
L.R.72/75, che fis­sa al 30% il limi­te mas­si­mo all’espansione dei Comu­ni. Marino,come ave­va dimo­stra­to il TAR, arri­va al 64% sen­za le lot­tiz­za­zio­ni
L.R.24/98, che pone vin­co­li pae­si­sti­ci e archeo­lo­gi­ci sul ter­ri­to­rio Comu­na­le di Mari­no
Con­ven­zio­ne Euro­pea del Pae­sag­gio, rece­pi­ta in Ita­lia nel 2008: obbli­ga i Comu­ni a cam­bia­re la desti­na­zio­ne d’uso del­le zone vin­co­la­te dai Pia­ni Pae­si­sti­ci del­le Regio­ni
Art.5–7‑8 del­lo Sta­tu­to Comu­na­le: affer­ma­no la difesa,il recu­pe­ro dell’ambiente,del patri­mo­nio sto­ri­co e archeo­lo­gi­co e del­la viti­vi­ni­col­tu­ra. Come si vede, nes­su­na di que­ste Leg­gi e degli stru­men­ti del­la Pia­ni­fi­ca­zio­ne di Area Vasta che dal 2010 dove­va­no esse­re rece­pi­ti nel PRG e impe­di­re le Lot­tiz­za­zio­ni è mai cita­ta da Paloz­zi. Che pen­sa di cavar­se­la sca­ri­can­do su pre­sun­ti “per­so­nag­gi” che oggi si ergo­no a pro­tet­to­ri dell’ambiente, quan­do ormai a ricor­re­re al TAR è un Ente Isti­tu­zio­na­le dota­to di com­pe­ten­ze pri­ma­rie in mate­ria urba­ni­sti­ca.
Giu­lio San­ta­rel­li

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