Latina: i ‘Forconi’ diffidano Danilo Calvani. È guerra di marchi e di manifestazioni

Latina: i ‘Forconi’ diffidano Danilo Calvani. È guerra di marchi e di manifestazioni

21/10/2015 0 Di Redazione

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Il marchio oggetto della contesa

Il mar­chio ogget­to del­la con­te­sa

Con­traf­fa­zio­ne del mar­chio: i For­co­ni dif­fi­da­no Cal­va­ni.

Con­traf­fa­zio­ne del mar­chio.  E’quel­lo che acca­de a noi “For­co­ni” che dal 27 Gen­na­io 2012 sia­mo i tito­la­ri di un sim­bo­lo rego­lar­men­te regi­stra­to così come la Leg­ge pre­scri­ve. L’au­to­re del col­po di genio è un signo­re di Pon­ti­nia (LT), il cui com­por­ta­men­to già basta e avan­za a descri­ver­lo, un cer­to Cal­va­ni Dani­lo che avem­mo l’oc­ca­sio­ne di cono­sce­re e “pesa­re” duran­te le mani­fe­sta­zio­ni del Dicem­bre del 2013.

Abbia­mo già prov­ve­du­to a dare man­da­to ai nostri lega­li per la denun­cia del caso pres­so tut­te le sedi com­pe­ten­ti, dif­fi­dan­do il sog­get­to ad usa­re il nome di un movi­men­to che ha pro­va­to a far­si sen­ti­re dal siste­ma in dife­sa dei tan­tis­si­mi ita­lia­ni in dif­fi­col­tà e che oggi per quel­le sacro­san­te riven­di­ca­zio­ni, con­di­vi­se da tan­tis­si­me per­so­ne, si ritro­va alla sbar­ra al tri­bu­na­le di Cata­nia per rispon­de­re ai Giu­di­ci di pre­sun­ti rea­ti com­mes­si duran­te le mani­fe­sta­zio­ni sici­lia­ne del gen­na­io 2012: un moti­vo in più in que­sto pre­ci­so momen­to, per “mas­sa­cra­re” chiun­que inten­des­se fare il fur­bo.
Abbia­mo aspet­ta­to, for­se fin trop­po, spe­ran­do in un rav­ve­di­men­to,  ma nes­su­no può per­met­ter­si di uti­liz­za­re il lavo­ro, le bat­ta­glie ed i sacri­fi­ci di tan­te per­so­ne, spe­cu­lan­do sul­la popo­la­ri­tà di un movi­men­to e pen­san­do di non esse­re per­se­gui­to per leg­ge. Suf­fi­cien­te fu quel­la bre­ve espe­rien­za di due anni fa, per per­ce­pi­re i segna­li del­la mala­fe­de del signo­re in que­stio­ne e per affer­ma­re che il com­por­ta­men­to è in linea con la qua­li­tà di un per­so­nag­gio che pro­po­ne pub­bli­ca­men­te di sov­ver­ti­re lo Sta­to con i suoi far­ne­ti­can­ti mani­fe­sti, che ci obbli­ga­no oggi ad esse­re infles­si­bi­li ed a chie­de­re con­gruo risar­ci­men­to per gra­ve dan­no d’im­ma­gi­ne. Ognu­no è libe­ro di fare, di dire o di scri­ve­re quel­lo che vuo­le, ma cre­dia­mo non pos­sa far­lo a nome di altri. Que­sti i moti­vi che ci impon­go­no di muo­ver­ci con estre­ma deter­mi­na­zio­ne su que­sto spia­ce­vo­le quan­to pue­ri­le ten­ta­ti­vo di “appro­pria­zio­ne inde­bi­ta”.
Aven­do infi­ne appre­so dai social net­work, di una pros­si­ma mani­fe­sta­zio­ne a Roma, coglia­mo l’oc­ca­sio­ne per comu­ni­ca­re che a Roma, per il momen­to, non è pre­vi­sta alcu­na ini­zia­ti­va uffi­cia­le a nome dei For­co­ni. Rite­nia­mo che il resto di que­sta vicen­da spet­ti ai giu­di­ci, man­te­nen­do quel­la pazien­za che è d’ob­bli­go in un pae­se pie­no di impu­ni­ti, dove c’è tan­to altro da fare e dove pur­trop­po capi­ta spes­so di incon­tra­re, come in que­sto caso, chi scri­ve e sbrai­ta con­tro il siste­ma dei ladri del­la poli­ti­ca, ma che imma­gi­na di poter ruba­re i mar­chi agli altri rite­nen­do di esse­re sopra la leg­ge. Non è la pri­ma vol­ta che acca­de, l’I­ta­lia è anche que­sto, pur­trop­po.
Maria­no Fer­ro
I FORCONI

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