Impianti da sci a Pian de Valli: persa un’altra occasione per il Terminillo

Impianti da sci a Pian de Valli: persa un’altra occasione per il Terminillo

21/10/2015 0 Di Redazione

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Terminillo

Ter­mi­nil­lo

Impian­ti da sci a Pian de Val­li: ulte­rio­ri 5 anni spre­ca­ti ma il con­si­glio comu­na­le per­de un’al­tra occa­sio­ne per rilan­cia­re lo svi­lup­po del Ter­mi­nil­lo

La mag­gio­ran­za in con­si­glio comu­na­le, com­pli­ce qua­si tut­ta l’op­po­si­zio­ne, di fat­to ammet­te di aver fal­li­to le poli­ti­che sul Ter­mi­nil­lo e cer­ca di cor­re­re ai ripa­ri ma, inve­ce di svin­co­lar­si dal pro­get­to “TSM” del­la Pro­vin­cia di Rie­ti, gli rin­no­va incre­di­bil­men­te la fidu­cia chie­den­do, in caso di boc­cia­tu­ra VIA, lo stral­cio per gli impian­ti a Pian de Val­li.
Ma ormai, bene che vada, per tali impian­ti si dovrà aspet­ta­re la sta­gio­ne scii­sti­ca 2017–2018, quan­do nel 2012 si sareb­be potu­to pre­sen­ta­re subi­to il pro­get­to di rifa­ci­men­to del­l’im­pian­to “Col­le di mez­zo” e, di con­cer­to con Can­ta­li­ce, l’impianto “Car­di­to Nord”, ridan­do alme­no un po’ di digni­tà alla sta­zio­ne inver­na­le rea­ti­na.
Al di là del­le pre­mes­se e con­si­de­ra­zio­ni di rito, è que­sto l’unico vero e tri­ste respon­so del con­si­glio comu­na­le dell’altra set­ti­ma­na, con­den­sa­to nel­l’ul­ti­mo capo­ver­so di un ordi­ne del gior­no del­la mag­gio­ran­za, nono­stan­te tut­to anco­ra total­men­te schiac­cia­ta sul­le posi­zio­ni del­la Vice Sin­da­co Pari­bo­ni e dall’Arch. Abruz­ze­se del­la
Pro­vin­cia.
Così, inve­ce di pren­de­re atto dell’errore com­piu­to con la Deli­be­ra di Con­si­glio n.15 del 2014, con la qua­le si appro­va­va il pro­get­to “TSM” (che ricor­dia­mo è inve­ce un Pia­no di Inter­ven­ti che anda­va pre­ven­ti­va­men­te sot­to­po­sto a Valu­ta­zio­ne Ambien­ta­le Stra­te­gi­ca (VAS)), si sce­glie di per­se­ve­ra­re sul­la “cat­ti­va stra­da” trac­cia­ta da Leo­nes­sa, dal­la Pro­vin­cia e dai loro tec­ni­ci inca­ri­ca­ti.
Tra l’altro nel­la Deli­be­ra appe­na vota­ta non si fa nem­me­no men­zio­ne del­le Osser­va­zio­ni pre­sen­ta­te da nume­ro­se auto­re­vo­li asso­cia­zio­ni (sup­por­ta­te da tec­ni­ci pro­fes­sio­ni­sti nei più sva­ria­ti set­to­ri ambien­ta­li), né del­le con­tro­de­du­zio­ni del­la Pro­vin­cia che non sono ser­vi­te ad evi­ta­re la boc­cia­tu­ra nel­la Valu­ta­zio­ne d’in­ci­den­za.
Dun­que, nel rispet­to del­la Con­ven­zio­ne di Aarhus che tra l’altro garan­ti­sce “la par­te­ci­pa­zio­ne del pub­bli­co ai pro­ces­si deci­sio­na­li”, sic­co­me cre­dia­mo che non sia mai trop­po tar­di per tor­na­re sui pro­pri pas­si e rilan­cia­re un vero pro­ces­so par­te­ci­pa­to con le atti­vi­tà eco­no­mi­che, i cit­ta­di­ni e le asso­cia­zio­ni che por­ti rapi­da­men­te ad un Pia­no di rilan­cio turi­sti­co del Ter­mi­nil­lo e dei Mon­ti rea­ti­ni, chie­dia­mo al Pre­si­den­te del­la Pro­vin­cia e ai Sin­da­ci del com­pren­so­rio che il 22 otto­bre si fer­mi que­sto tre­no in cor­sa su bina­ri mor­ti e si con­vo­chi al più pre­sto un’assemblea pub­bli­ca di con­fron­to sul­la Pro­gram­ma­zio­ne Ter­ri­to­ria­le nel­le aree mon­ta­ne per avvia­re l’iter pro­ce­du­ra­le del­la VAS, stru­men­to indi­spen­sa­bi­le per valu­ta­re, anche attra­ver­so ipo­te­si alter­na­ti­ve, la soste­ni­bi­li­tà eco­no­mi­ca e ambien­ta­le di un pro­gram­ma di inter­ven­ti come quel­lo che si vuo­le rea­liz­za­re.

Rie­ti Vir­tuo­sa

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