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I Castelli Romani e i Monti Prenestini: un’alternativa a Roma per il turista alla ricerca della qualità
19/10/2015Questo articolo è stato letto 4449 volte!
I Castelli Romani e i Monti Prenestini hanno avuto i loro giorni di gloria al Padiglione Italia dell’Expo d Milano la scorsa settimana. Su iniziativa della Regione Lazio e del Direttore del Settore Turismo, Gianni Bastianelli, Comunità Montana e Parco Regionale dei Castelli Romani sono stati ospiti nello spazio espositivo di Visit Lazio per far conoscere quanto di bello e buono possa offrire il territorio a sud della Capitale.
Lo scopo è quello di far conoscere ai turisti che non esiste solo Roma, anzi! Nei Castelli Romani e nei paesi dei Moti Prenestini possono trovare tradizioni, monumenti e siti storici importantissimi, paesaggi, cultura, folklore e soprattutto percorsi enogastronomici di altissima qualità. Esiste ormai un’ampia fetta di turismo che non si accontenta del pacchetto standardizzato, che non ama i menu turistici, i soliti percorsi, ma va alla ricerca dell’autenticità del territorio, dei suoi sapori, degli angoli da scoprire, delle storie da raccontare. Ecco allora che i paesi di questo territorio diventano una cornice ideale per chi ha voglia di un turismo intelligente e che lascia il segno.
Questo quanto ha spiegato, in breve, Bastianelli, che nella Conferenza Stampa di presentazione di questo nuovo itinerario turistico, ha lasciato poi la parola a Giuseppe De Righi, Presidente della XI Comunità Montana: “Questa presenza all’Expo è importante perché è il momento di presentarci all’estero come un territorio in cui mangiare, bere, soggiornare, visitare. Poi, eventualmente, si può andare a Roma. La sinergia tra Comuni e enti può far vincere quest’idea e siamo qui a testimoniarlo”.
Sandro Caracci, Commissario del Parco Regionale dei Castelli Romani ha ricordato come il Parco sia stato voluto dai cittadini tramite raccolta di firme 31 anni fa e che ha lo scopo di fare ambiente senza ditaccarsi dai problemi locali. “In questo territorio di 350 mila persone, stiamo cercando di fare sistema, un sistema turistico integrato, che comunque tuteli le particolarità di ogni singolo Comune. Abbiamo un patrimonio ambientale unico, dopo 50 anni sono persino tornate a nidificare le aquile, un segno che dopo i tanti danni fatti negli anni passati, finalmente si ricomincia con il piede giusto”.
Maurizio Fontana, Direttore del Parco, ha introdotto il tema delle aree protette, che nel Lazio sono il 12,5% del totale nazionale. “La Rete Natura 2000 è formata dalle uniche aree protette riconosciute dall’UE e che contano in Italia ben 2300 siti. Di questi il 10% è nel Lazio e 4 nel Parco Regionale dei Castelli Romani. Il problema è che nessuno lo sa. Da qui nasce il progetto di comunicazione che vede la collaborazione di fondi pubblici e privati e il Parco come capofila. Già 7500 alunni del Lazio sono stati raggiunti dalle attività di formazione del progetto e altri se ne aggiungeranno entro fine anno. Per tutti gli altri c’è invece a disposizione un’app e il sito lifegopark.it”.
Tra gli amministratori presenti e che hanno introdotto i propri Comuni e le loro peculiarità Gianpaolo Nardi, Sindaco di Castel San Pietro Romano, il Comune più piccolo del territorio, noto per i film di Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida; Danilo Sordi, Consigliere Metropolitano che ha rappresentato Gallicano; Emanuele Pucci, Sindaco di Monte Porzio Catone, che ha ricordato eventi come il Catone Film Festival e la Mostra delle Orchidee che richiamano turisti da tutta Italia; il Sindaco di Colonna, Augusto Cappellini, ha ricordato la Festa del Vino e la Sagra delle Pincinelle, mentre il vicesindaco di Nemi, Edy Palazzi, ha descritto i traguardi già ottenuti dal paese delle fragole, che è l’unico completamente compreso nel Parco.
Anche Pasquale Boccia, Sindaco di Rocca di Papa, ricordando la battaglia contro le antenne su Monte Cavo ha fatto un appello alla riappropriazione del territorio e a continuare con le esperienze che uniscono come il Sistema Bibliotecario e il Circuito Museale; mentre l’assessora frascatana, Francesca Naroni, ha rcordato che la candidatura di Frascati a Capitale della Cultura per il 2016 si otterrà solo in un contesto di condivisione e sinergia cn i Comuni limitrofi. Tra l’altro, il Frascati è il primo DOC d’Italia e la Strada dei Vini che unisce i Castelli da Zagarolo a Vellletri è la più lunga d’Italia.
Sullo sfondo di suggestive immagini dei paesi citati e degli altri che compongono il territorio, l’incontro è terminato con una degustazione di alcuni prodotti d’eccellenza presentati dal Presidio Slow Food di Frascati: oltre al DOC, i giglietti, biscotti unici di Castel San Pietro Romano, la porchetta di Ariccia e altre specialità del territorio.
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