CORI. IO MI CHIAMO G: SOLD OUT PER IL TEATRO CANZONE DI GIORGIO GABER

CORI. IO MI CHIAMO G: SOLD OUT PER IL TEATRO CANZONE DI GIORGIO GABER

19/09/2015 0 Di Marco Castaldi

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 4008 vol­te!

IO MI CHIAMO GUna sera­ta fan­ta­sti­ca con tan­to di sold out. Non pote­va esse­re altri­men­ti per lo spet­ta­co­lo tea­tra­le ‘Io mi chia­mo G’, che già in pre­mes­sa pre­sen­ta il lascia­pas­sa­re per il suc­ces­so. A comin­cia­re dal main the­me: una car­rel­la­ta di can­zo­ni e mono­lo­ghi del gran­de Gior­gio Gaber, tra gli arti­sti più polie­dri­ci degli anni Ses­san­ta, che ha dato vita a momen­ti indi­men­ti­ca­bi­li, sia del tea­tro che del­la can­zo­ne ita­lia­na.

IO MI CHIAMO G - TITO VITTORI

Il ‘tea­tro-can­zo­ne’ pro­po­sto vener­dì sera è una sua inven­zio­ne. Una for­mu­la ori­gi­na­lis­si­ma che fon­de pro­sa e musi­ca, testi can­ta­ti e reci­ta­ti, risa­te e rifles­sio­ne in un uni­co coin­vol­gen­te show, che spa­zia dai temi pri­va­ti a quel­li pub­bli­ci, che Gior­gio Gaber riu­scì sem­pre a trat­ta­re con asso­lu­ta one­stà intel­let­tua­le, acu­me, umo­ri­smo e una sor­pren­den­te capa­ci­tà di anti­ci­pa­re il futu­ro.IO MI CHIAMO G (3)

Poi il cast. L’affermato regi­sta e diret­to­re arti­sti­co Tito Vit­to­ri, che ha can­ta­to e reci­ta­to alla sua soli­ta magi­stra­le manie­ra, era accom­pa­gna­to da un quin­tet­to di bra­vis­si­mi e gio­va­ni musi­ci­sti: Dario Car­les­so (bas­so); Ema­nue­le Mara­fi­ni (chi­tar­ra); Lau­ra Zaot­ti­ni (vio­li­no); Simo­ne De Ste­fa­no (bat­te­ria) e dal Mae­stro Leo­nar­do Cauc­ci Mola­ra (tastie­re).

IO MI CHIAMO G (2)

Infi­ne il fra­me e la loca­tion. L’evento infat­ti è nato nel­le pro­li­fe­re stan­ze del ‘Con­do­mi­nio dell’Arte’, offi­ci­na cul­tu­ra­le ormai con­so­li­da­ta sul ter­ri­to­rio pon­ti­no, tra le real­tà loca­li più capa­ci e pro­po­si­ti­ve; fuci­na di talen­ti e pun­to di rife­ri­men­to e per mol­ti arti­sti, non solo di Cori e Giu­lia­nel­lo. Incan­te­vo­le e sug­ge­sti­vo il giar­di­no del Museo del­la Cit­tà e del Ter­ri­to­rio che ha accol­to l’iniziativa patro­ci­na­ta dal Comu­ne di Cori e già richie­sta in nume­ro­se altre cit­tà lazia­li, tra cui Roma (foto di Pie­ro Man­cioc­chi).

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